Salmo 84 La gioia del cultoQuesto salmo esprime tutta la gioia del pellegrino che si recava in pellegrinaggio al Tempio di Gerusalemme in occasione della Festa del Nuovo Anno, per proclamare e riconfermare che Dio è sovrano sull’intera sua vita e che da Lui ogni cosa dipende, come pure per chiedere che Egli si compiacesse di benedire il Suo popolo con un’altra stagione feconda. Il Tempio di Gerusalemme era il luogo-simbolo dove Dio aveva promesso di essere particolarmente presente per ricevere le preghiere ed i sacrifici del Suo popolo e dove la Sua Parola sarebbe stata solennemente proclamata. Lo scrittore anela arrivarvi e invidia chi può stare costantemente in quel luogo (persino gli uccelli che vi fanno il nido!). Non è pesante nemmeno il cammino (per molti lungo) perché il solo pensiero di giungere a quella destinazione è sufficiente per dare energia e determinazione. Egli valorizza al massimo grado quel luogo perché la stessa sua vita trova il suo valore ultimo proprio nella comunione con Dio. Noi oggi non dobbiamo più fare pellegrinaggi, né localizzare la presenza di Dio in alcun luogo sacro in particolare, perché il nostro culto non è legato a luoghi ed a tempi (vedi Giovanni 4:19ss). Il credente, però, ancora oggi ha e trova gioia ed entusiasmo in ogni opportunità di culto privato, familiare e comunitario. Non vede l’ora di essere in comunione con Dio nella preghiera, nel canto, nell’ascolto della Sua Parola e nella celebrazione della Cena del Signore. Non vede l’ora di incontrare i suoi fratelli e sorelle in fede nel culto e nello studio biblico. Questi appuntamenti per lui sono una priorità rispetto ad ogni altra cosa e non vi mancherebbe per nulla al mondo! Se ami qualcuno, non vedi l’ora di stare in sua compagnia, ne attendi con ansia il momento per tutto il giorno, pregustandolo e …guardando continuamente l’orologio! Se non hai questi sentimenti per Colui che è l’Amore per eccellenza, devi seriamente domandarti se hai davvero capito chi Lui sia e che cosa Lui ha fatto e fa per te. Com’è possibile essere attratti maggiormente da altre cose quando in Dio si trova per noi il massimo del bene, di soddisfazione e di gioia? Chiedi a Dio di farti fare esperienza piena della gioia del culto e di condividere i sentimenti dell’Apostolo quando diceva: “Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all'eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo” (Fl. 3:8). |