Salmo 11
Non cedere alle
provocazioni
In questo Salmo
vediamo la lotta di Davide e la sua vittoria contro la forte tentazione
del pensiero che Dio, dopo tutto, non sia al suo fianco per sostenerlo
nel momento del pericolo, e che sia meglio ricorrere piuttosto a misure
protettive “più sicure”.
Si suppone che
questo Salmo sia stato scritto quando Davide cominciava a sentire il
risentimento dell’invidia di Saul, avendo quest’ultimo tirato ancora
contro una lancia. Gli era stato così consigliato di ritornare al suo
paese.
Lui, però, dice:
“No, io confido in Dio, e quindi manterrò le mie posizioni”.
Davide così è come
se qui intavolasse una discussione con il tentatore, mettendolo a tacere
considerando che Dio continua a regnare ed a fare in modo che la
provvidenza nei suoi riguardi non venga meno. Egli continuerà a favorire
il giusto e a giudicare l’empio per le sue azioni.
Spesso anche oggi
il credente è turbato da pensieri negativi e tentazioni, come pure del
disprezzo degli avversari.
Il Salmo ci esorta
a continuare a guardare non tanto alle minacce, ma alle certe promesse
di Dio, contrapponendone l’oggettività di fronte ad ogni avversario.
Non cedere alle
provocazioni, aggrappati con forza alle promesse oggettive di Dio
riportate nella Sua Parola.
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