Pr. 6:1-19

Come amministro i “miei” soldi?

Hai dei debiti? Nell’epoca in cui è sempre più comune l’utilizzo della carta di credito e dei crediti in genere (piccoli o grandi che siano), la raccomandazione della Parola di Dio di non contrarre debiti può essere considerata sgradevole, non solo perché è bello avere così a disposizione dei “liquidi” e realizzare subito quel che vogliamo, ma anche perché con l’aumento del costo della vita, sembra quasi impossibile non fare debiti! Pure l’apostolo Paolo, però, ribadisce: “Non abbiate altro debito con nessuno, se non di amarvi gli uni gli altri” (Ro. 13:8). In effetti il debito è un laccio al collo che diventa sempre più stretto, soprattutto, ed è la cosa peggiore, si ha a che fare con strozzini!
Secondo la Bibbia, la cosa più saggia è accontentarsi di quel che si ha, comprando solo quando effettivamente si ha a disposizione il denaro, lavorando diligentemente e risparmiando, ingegnandosi per poter avere una qualche entrata aggiuntiva: ecco il senso di ciò che la Bibbia dice sulla pigrizia. “Chi rubava non rubi più, ma si affatichi piuttosto a lavorare onestamente con le proprie mani, affinché abbia qualcosa da dare a colui che è nel bisogno” (Ef. 4:28).

Tutto questo potrebbe anche collegarsi con quanto è detto dal v. 12. Quanti sono anche oggi, infatti, coloro che si procurano denaro e beni attraverso la falsità, la perversità, l’inganno, la prevaricazione, il “meditare disegni iniqui”, la falsa testimonianza… Tutto questo il Signore lo odia e non rimarrà impunito.

Vi sono cristiani professanti che relativizzano quanto Dio prescrive per il nostro comportamento, quello che Egli si attende da noi, e che si concedono “molte licenze” quanto a moralità! Ritengono che il modo in cui gestiscono il loro denaro non abbia a che fare con la loro fede e trovano sempre giustificazioni per la “allegra” (disonesta) gestione delle loro risorse. Nel corso della storia, però, il cristiano che davvero voleva essere “biblico” ha avuto sempre particolare cura della sua onestà, laboriosità, senso del risparmio e di responsabilità finanziaria. “…infatti l'amore del denaro è radice di ogni specie di mali; e alcuni che vi si sono dati, si sono sviati dalla fede e si sono procurati molti dolori” (1 Timoteo 6:10).