Genesi 3:8-24 Dove
sei? (9-13) Coloro che, a causa del peccato,
fuggono da Dio, ben dovrebbero considerare dove siano. Lontano da ogni bene, in
mezzo ai loro nemici, resi servi di Satana e sulla strada della rovina più totale.
Questa pecora perduta ha errato a lungo fintanto che il Buon Pastore non la
cercasse e non le facesse prendere coscienza che lì dove si trova non può
essere né felice né a suo agio. Se solo i peccatori considerassero
"dove" sono, essi non si darebbero pace fintanto che non tornassero a
Dio. Colti in fallo di solito si riconosce solo quello che non si può fare a
meno di riconoscere. Come Adamo avremmo tutte le ragioni d’aver paura
d’avvicinarsi a Dio se non siamo coperti e vestiti della giustizia di Cristo.
Il peccato appare tanto più chiaramente alla luce del comandamento: per questo
Dio lo pose davanti ad Adamo. Il comandamento è lo specchio in cui dovremmo
vedere il nostro volto. Invece però che riconoscere il peccato in tutta la sua
gravità e vergognarci di noi stessi, Adamo ed Eva cercano di giustificare il
peccato dandone la colpa ad altri. Oggi c’è il vizio di incolpare "la
società" per ciò di cui noi soli dovremmo ritenercene responsabili. C’è
una strana prontezza in coloro che sono tentati, nel dire che sono stati
tentati da Dio, come se l’abuso che facciamo dei doni di Dio potesse scusare le
nostre infrazioni alla Legge. Coloro che sono pronti a cogliere il piacere ed
il profitto del peccato, sono lenti a ricevere gli ammonimenti e la vergogna.
Le sue seduzioni, però, sono un inganno, come pure le sue argomentazioni.
Quando ti dice belle parole non gli credere. "Infatti il peccato, colta
l'occasione per mezzo del comandamento, mi ingannò e mediante quello mi
uccise" (Ro. 7:11). Sebbene però l’astuzia di Satana ci possa indurre
a peccare, questo non giustificherà il peccato. Sebbene egli sia il tentatore,
noi siamo i peccatori. Non diminuiamo il nostro odio per il peccato in cui
siamo stati trascinati. Che esso piuttosto aumenti l’indignazione verso noi
stessi, affinché l’inganno sia palese in noi e noi si possa cercare solo Cristo
per avere in Lui perdono e liberazione dalle sue conseguenze. |