Genesi 27:1-29

Umane contraddizioni e volontà di Dio

Dio non delude mai. Con un testo come quello di oggi si può affermare con sicurezza che siamo di fronte ad avvenimenti contorti, ai quali occorre guardare con discernimento ed attingere con prudenza. Una lezione che possiamo subito apprendere da questo racconto è che l'uomo, talvolta anche il credente, spesso si comporta in maniera contraddittoria. L'uomo non può essere per noi un riferimento assoluto: solo Dio lo è. Una seconda lezione è che i limiti umani (la famiglia è uno dei luoghi in cui si manifestano più facilmente) non pregiudicano i propositi di Dio, i quali si realizzano comunque (25:23).

Non devo quindi riporre eccessiva fiducia nell'uomo, altrimenti prima o poi ne rimarrò deluso: solo Dio non mi deluderà mai. Il fatto che l'opera di Dio vada avanti nonostante tutte le mie contraddizioni e le mie cadute, non deve diventare per me una scusa, anche se sicuramente senza di esse si andrebbe avanti meglio

Il pericolo delle preferenze. Molte persone soffrono, anche in età adulta, a causa delle gelosie fra fratelli o sorelle. I genitori possono esserne la causa quando accordano le loro simpatie ad un figlio più che ad un altro. Le ragioni possono essere del tutto banali: ?Ora Isacco amava Esaù, perché la cacciagione era di suo gusto; Rebecca invece, amava Giacobbe? (25:28). Le conseguenze di tali ingiusti atteggiamenti non sono però di poco conto (27:41).

Non usare il nome di Dio invano. Giacobbe giunge a coinvolgere Dio nel suo intrigo. Fa un uso del Suo nome che mi deve indurre a riflettere sull'uso che ne faccio.

 

Sezione biblica - Brevi commenti all'Antico Testamento - _