Esodo 26:1-37
Dettagli significativi
La descrizione del tabernacolo è
solo apparentemente noiosa e ridondante: ogni elemento di questo
manufatto comporta un simbolismo che Dio usa per comunicare ai fedeli
preziose verità. Eccone alcune:
(1)
Il luogo
dell’incontro fra Dio ed il Suo popolo doveva essere una tenda. Dio
voleva così accompagnarlo nel suo cammino nel deserto. Questa
tenda era intesa pure a rappresentare la condizione del popolo di Dio
(la Chiesa) nel mondo, cioè la sua provvisorietà. “Infatti non
abbiamo quaggiù una città stabile, ma cerchiamo quella futura” (Eb.
13:14). (2) Tutto il manufatto doveva avere la forma esatta
che Dio per esso aveva mostrato (v. 30): ogni dettaglio è importante,
così come diligente deve essere la nostra ubbidienza atta a realizzare
credenti e chiese conformi all’espressa volontà del Signore. (3)
La tenda doveva essere di materiale pregiato: una cosa preziosa
agli occhi del mondo. Consideriamo prezioso l’incontro e la comunione
con Dio? (4) I molti suoi pannelli dovevano essere accuratamente
collegati. Le chiese di Cristo ed i cristiani, benché molti e diversi,
devono essere uno: “tutto l'edificio ben collegato cresce per
essere un tempio santo nel Signore, nel quale anche voi siete insieme
edificati per essere una dimora di Dio nello Spirito” (Ef. 2:21,22).
(5) Gli elementi del tabernacolo, esteriormente, dovevano essere
grezzi, non lavorati: la bellezza doveva essere nelle tende interne.
Coloro nei quali Iddio dimora devono avere una bellezza interiore,
avere “l'essere nascosto nel cuore con un'incorrotta purezza di uno
spirito dolce e pacifico, che è di grande valore davanti a Dio” (1
Pi. 3:4). (6) Il luogo santissimo doveva essere nascosto e
separato da un velo: nessun peccatore poteva vedere l’Iddio tre volte
santo e comparire alla Sua presenza. Solo il sacrificio di Cristo
ricevuto con fede “strappa il velo” e può rendere possibile l’incontro
della creatura umana con Dio, perché solo il sangue di Cristo può
purificare da ogni peccato e darci libero accesso a Lui. Perciò:
“accostiamoci con cuore sincero, in piena certezza di fede, avendo i
cuori aspersi per purificarli da una cattiva coscienza e il corpo lavato
con acqua pura” (Eb. 10:22)
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