Deuteronomio 1:19-40

Rimanere nel deserto per colpa nostra!

In questo brano Mosè fa un’estesa ripetizione della svolta fatale in cui Israele era incorso a causa dei loro peccati. E’ una storia memorabile: era stata riportata in Numeri 13,14, qui però troviamo ulteriori riflessioni non riportate prima. Come possono diventare istruttive anche per noi?

1. Israele aveva attraversato un grande e spaventoso deserto (19): rammentarci dei pericoli superati dovrebbe renderci maggiormente riconoscenti per la liberazione provvedutaci.

2. Erano giunti a pochissima strada dal traguardo finale (20,21): l’uscita era lì davanti a loro, ma essi stessi l’avevano ostruita a causa della loro mancanza di fiducia.

3. Era stato Israele ad aver voluto mandare delle spie in avanscoperta nel paese, "per controllare". Dio gliel’aveva permesso, talora però, quella che sembra "prudenza" rivela solo colpevole mancanza di fede nelle promesse ricevute. Non bastava loro la sapienza e la parola del Signore!

4. Il resoconto delle spie aveva confermato la straordinaria bontà della terra promessa, ma le difficoltà della conquista sembravano insuperabili. Su chi contavano in quel momento?

5. Mosè aveva cercato di rassicurarli nuovamente: Dio sarebbe stato con loro. Non bastavano forse le prove dei passati interventi di Dio in loro favore? C’era forse ancora motivo per dubitare di Dio?

6. Mosè li aveva così accusati dei loro crimini verso Dio: disubbidienza e ribellione contro la legge di Dio e riflessioni invidiose sulla bontà di Dio. Il loro era fondamentalmente un cuore incredulo: "Non aveste fiducia nell’Eterno vostro Dio" (32). Non c’è peccato più grande che possa causare la nostra rovina che la mancanza di fede.

7. Ed ecco la condanna: terminerete la vostra vita nel deserto per colpa vostra, eccetto Caleb e Giosuè (34-38). Anche Mosè più tardi cadrà sotto l’ira di Dio per colpa loro (37) e non entrerà nella terra promessa. Il giudizio di Dio, però, non è privo della Sua grazia: sarà la prossima generazione ad entrarvi.

8. Il ravvedimento tardivo non funziona: misure affrettate di riparazione si rivelano solo evidenza di ulteriore ribellione. Non sarebbe servito neppure tornare a piangere davanti all’Eterno (45).

 

Sezione biblica - Brevi commenti all'Antico Testamento - _