1 Samuele
8:1-22
"Vogliamo
essere come tutti gli altri"
"Vogliamo
essere come tutti gli altri": ecco una frase che spesso ascoltiamo dai
nostri figli quando, come credenti, li esortiamo a seguire la via
indicata dal Signore come la migliore e non conformarsi all'andazzo di
questo mondo. Evidentemente non si rendono conto delle sue ingannevoli
seduzioni. Anche i figli del buon Samuele preferiscono "gli usi e
costumi" ed i "guadagni" di questo mondo, e si rendono indegni, agli
occhi del popolo, di essergli successori alla guida di Israele.
Anche il
popolo, però, non si rende conto di cadere in un errore simile quando
chiedono a Samuele che egli, prima di morire, fornisca loro un autentico
re come capo della loro nazione, "come tutte le nazioni che si
rispettino". Insistono, e il Signore dice a Samuele che faccia ben
presente al popolo tutti gli svantaggi di una tale richiesta. Il
richiamo del conformismo, però, è spesso tale da sfidare ogni appello al
buon senso.
Il popolo di
Dio aveva bisogno di una conduzione "leggera", provvisoria e
carismatica, non di un'istituzione "infrangibile" secondo i criteri di
questo mondo. Certo, per grazia di Dio la monarchia avrà anche effetti
positivi su Israele, e i re migliori come Davide saranno prefigurazione
del Messia, ma il popolo di Dio è qualcosa di speciale e di differente
dalle nazioni di questo mondo. La sua istituzionalizzazione, la sua
trasformazione in potere mondano, farà nella storia, anche moderna,
danni incalcolabili alla causa di Dio in questo mondo.
E' necessario
ordine e disciplina fra il popolo di Dio, ma la sua organizzazione deve
sfuggire dai criteri di questo mondo. L'organizzazione della Chiesa del
Signore trascende ogni dottrina politica. Gesù disse: "Voi sapete che
quelli che son reputati principi delle nazioni le signoreggiano e che i
loro grandi le sottomettono al loro dominio. Ma non è così tra di voi;
anzi, chiunque vorrà essere grande fra voi, sarà vostro servitore; e
chiunque, tra di voi, vorrà essere primo sarà servo di tutti. Poiché
anche il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per
servire, e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti"
(Mr. 10:42-45).
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