É SCRITTO NELLA BIBBIA ... O NO ?

Tratto da "In Altum" Nuova Serie - N. 65 - Anno 15 - Maggio-Giugno 1997


   Torniamo ad occuparci dei nostri fratelli e sorelle Testimoni di Geova.
A sentirli parlare sembrano dei profondi conoscitori della Sacra Scrittura, libro che è sempre presente nelle loro borse e che citano in continuazione.
    Ebbene, fate attenzione: se il testo che hanno in mano e' la "Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture" potete essere sicuri del fatto che quella non e' la Bibbia.
In essa, infatti, ci sono molte parti tradotte ad uso e consumo della Società Torre di Guardia, che, caso per caso, ha aggiunto o tolto parole, oppure ha usato apparenti sinonimi non attinenti al contesto del brano, ha stravolto la punteggiatura ecc...
    Se fate presente al Testimone di Geova che vi sta davanti il fatto che la traduzione che lui ha in mano non e' una traduzione attendibile egli certamente vi dirà che non e' vero. Sosterrà che la "Traduzione del nuovo mondo" e la Sacra Bibbia che voi gli mostrate sono identiche, a parte qualche differenza non sostanziale. A questo punto, visto che i due testi sono disponibili, si può serenamente fare qualche confronto allo scopo di evidenziare le profonde differenze fra le due traduzioni. Nel testo" La verità che conduce alla vita eterna" a pag. 152, la Società Torre di Guardia dice:"... Gesù non insegnò loro a pregare lui stesso...". A sostegno di questa affermazione il Testimone di Geova con il quale state conversando potrebbe citare Gv 14,14. In tutte le edizioni della "Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture", infatti, in questo versetto Gesù effettivamente dice:" Se voi chiederete qualche cosa nel mio nome, la faro'".
    Se invece leggete lo stesso versetto nella Sacra Bibbia, troverete questa traduzione: "Se mi chiederete qualcosa nel mio nome, la faro'".
    Quel "MI", come e' evidente, cambia il senso del versetto, ed e' per questo che e' stato volutamente soppresso dalla Società Torre di Guardia. Questa " sottrazione", come tante altre, serve all ‘organizzazione per dimostrare, Bibbia alla mano, che la preghiera non spetterebbe a Gesù perché Egli non sarebbe Dio.
    Poiché tutta la Sacra Scrittura afferma che Gesù e' Dio , il Figlio di Dio, generato dal Padre, non creato, come dice il Credo che recitiamo la domenica, allora i "furbi" traduttori hanno pensato bene di modificare, li' dove era necessario, il testo sacro per avvalorare la tesi contraria.
    Qualcuno potrebbe chiedere: come si fa a controllare se quel "MI" e' veramente nel testo originale greco del Vangelo di Giovanni? Si può prendere proprio un libro stampato dalla Società Torre di Guardia per accertarsene: la "Traduzione Interlineare delle scritture greche"("The Kingdom Interlinear Translation of the greek scriptures"), un testo che il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova ha pubblicato nel 1969 e poi nel 1985. In questo testo, Gv 14,14 in lingua greca presenta chiaramente la particella "ME" che vuol dire "MI".
    E' chiaro, dunque, che c'e' una voluta omissione in questo versetto, ripetuto anche nelle traduzioni in inglese, francese, spagnolo e tedesco.
    Poiché, per il Testimone di Geova che avete davanti, sarà impossibile reperire, presso la sua congregazione, la "Traduzione Interlineare", (che, a detta dei capi, sarebbe esaurita!) allora potete invitarlo a prendere in mano qualsiasi testo greco del Vangelo di Giovanni per accertarsi che quel "ME" c'e' davvero.
    Facciamo un altro esempio di alterazione del testo sacro a danno della divinità di Gesù. Il Testimone di Geova col quale state amabilmente intrattenendovi potrebbe mostrarvi, per sostenere la tesi dell'organizzazione di cui fa parte, un altro versetto del Vangelo di Giovanni: Gv 14,10.
    Nella "Traduzione del nuovo mondo" Gv 14,10 dice:" Non credi che io sono unito al Padre e che il Padre e' unito a me?". Se leggiamo lo stesso versetto nella Sacra Bibbia esso e' tradotto cosi': "Non credi che io sono nel Padre e il Padre e' in me?". La differenza sembrerà sottile, ma, in realtà e' sostanziale: "essere in" e' diverso da "essere unito a".
    Ma andiamo di nuovo a controllare il testo greco: anche nella lingua originale del Vangelo di Giovanni e' presente la particella "EN", che vuol dire "IN", "DENTRO", e non "UNITO A".
    Quel versetto, come l'altro, doveva essere alterato dalla Società Torre di Guardia perché in esso si afferma che il Padre e il Figlio, Gesù, sono l'uno nell'altro, cioè Gesù stesso dice che Lui e' Dio come lo e' il Padre proprio perché entrambi possiedono in comune l’unica la natura divina. Le due Persone, dunque, il Padre e il Figlio, sono l’unico Dio e, pur essendo distinte, non sono separate.
    Questa alterazione fatta dalla Società Torre di Guardia e', dunque, gravissima perché modifica il pensiero di Gesù che voleva affermare chiaramente il fatto che Lui era Dio. Scopo di questa azione, le cui prime vittime sono gli stessi Testimoni di Geova, e' quello di sminuire la figura di Gesù considerandolo una creatura come tutti noi, anche se fatta oggetto di speciale predilezione da parte di Dio.
    Cosa possiamo dire a conclusione di questo discorso? Innanzitutto che questi due esempi sono una goccia nel mare delle alterazioni fatte a scapito del testo biblico. Poi, potremmo, forse , passare a qualche raccomandazione di tipo pratico :

Stiamo bene attenti quando recitiamo il Credo tutte le domeniche: in esso ci sono le verità di fede che fondano il cattolicesimo, verità non inventate dalla Chiesa Cattolica di oggi, ma basate sulla Rivelazione e trasmesse fedelmente fino a noi di generazione in generazione.

Cerchiamo di approfondire la conoscenza della Sacra Scrittura se vogliamo evitare di essere raggirati da persone amabilissime, ma completamente fuori strada.

Quando un Testimone di Geova dice qualcosa che genera in noi un dubbio, affidiamoci, per risolverlo, a chi conosce la Scrittura meglio di noi.

Se abbiamo qualche parente Testimone di Geova amiamolo e rispettiamolo anche se non condividiamo le sue credenze, pensando sempre che, probabilmente, è all’oscuro di molte cose e che è in buona fede. Nonostante la difficoltà di mettere in pratica il comandamento dell’amore in questo caso, sappiamo che non vi è altra strada percorribile per un cristiano.

Il modo migliore per rispondere ai Testimoni di Geova quando siamo avvicinati e' sempre questo:" No, grazie", detto con gentilezza e fermezza. Se, invece, intendiamo intraprendere un colloquio con loro facciamolo alla presenza di qualcuno che conosce bene sia le Sacre Scritture sia le alterazioni presenti nella loro presunta Bibbia.

Attenzione a leggere le loro riviste ed i loro libri: essi spesso sembrano accattivanti, pieni di idee buone ed accettabili anche dal punto di vista di un cattolico. Il problema e' che, insieme a queste cose buone, ci sono tantissime imprecisioni, alterazioni nelle citazioni bibliche, idee assolutamente false che potrebbero indurci in grave errore.

    Le raccomandazioni potrebbero continuare, ma per questa volta ci fermiamo qui. Stiamo cercando di fare opera di prevenzione, per evitare di aderire a movimenti religiosi che sembrano innocui ma in realtà non lo sono.
    Basti pensare, per esempio, a tutte le morti causate dal divieto di ricevere trasfusioni di sangue. Tale divieto è stato imposto dalla Società Torre di Guardia ai suoi seguaci con la motivazione che esso proviene da Geova Dio ed è sancito nella Sacra Scrittura. Noi proveremo anche in questo caso, come negli altri, non e' così.

 

Riferimenti bibliografici :

"I Testimoni di Geova non hanno la Bibbia", Prof. Lorenzo Minuti, Edizioni Coletti a S. Pietro, 1992 (ristampa 1997).

 

                                 RAFFAELLA DI MARZIO


 Lo spazio Internet di Paolo Castellina