Confutare il modalismo: l'uso del plurale
Generalmente i riferimenti UPC sono tratti da: "The Oneness Of God", David K. Bernard, 1956, ISBN 0-912315-12-1
"Un certo numero di volte Gesù fa riferimento al Padre ed a Sé stesso al plurale. Questi brani sono nel libro di Giovanni, lo scrittore del Nuovo Testamento che più di altri identifica Gesù come Dio e Padre. E' errato in ogni caso supporre che quest'uso del plurale significhi che Gesù sia una persona separata nell'Essenza divina dal Padre. Però questo indica una distinzione fra divinità (Padre) e umanità (Figlio), il quale è visibile e rivela il Padre, che è invisibile. Questo spiega la natura duale di Gesù e rivela l'unità di Dio" (UPC). |
Ancora la teoria dei "due spiriti di Gesù in un solo corpo" è il loro sistema per sfuggire al problema! Essi dicono essere SBAGLIATO supporre che pluralità significhi più di uno. Noi chiediamo: PERCHE'? Nemmeno Dio potrebbe parlare un linguaggio umano per essere compreso? Se Dio voleva indicare la trinità, non avrebbe forse USATO LA PLURALITA'? NON E' SBAGLIATO trarre queste conclusioni. Di fatto LA PLURALITA' CONDUCE MOLTO NATURALMENTE A COMPRENDERE PIU' DI UNO! Dire comje fanno i modalisti che "l'uso del plurale rivela l'unità di Dio" è del tutto ridicolo. Plurale suggerisce l'idea dell'ESATTO OPPOSTO a ciò in cui credono i modalisti, a meno di distorcere e contorcere la nostra mente stessa fino a farcelo comprendere così! |
"In che modo il Padre si rapporta a Gesù? La spiegazione logica è che Egli fosse in Gesù. Quindi, se voi conoscete Gesù, conoscete anche il Padre; se vedete Gesù, vedete anche il Padre; e se odiate Gesù, odiate pure il Padre" (UPC). |
Logico? Si potrebbe forse dire che quando mangio pranzo con voi, io divento il pranzo stesso perché io sono IN VOI? Logico, piuttosto, è che Gesù parlasse come una persona normale e non in un qualche strano e complicato codice del quale solo i modalisti hanno la chiave. Se il Padre era CON Gesù... io lo credo! |
"Un altro brano con un plurale, Giov. 14:23 merita speciale attenzione: 'Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui'. La chiave per comprendere questo versetto è rendersi conto che il Signore non stava parlando del Suo ingresso corporeo in noi. Inoltre, se vi sono due Spiriti di Dio, uno del Figlio ed un altro del Padre, allora ci dovrebbero essere almeno due spiriti nei nostri cuori. Però Efesini 4:4 dichiara che non vi è che un unico Spirito" (UPC). |
Giov. 14:23 ha bisogno di una sola e semplice lettura per respingere il modalismo. Però, per i modalisti, dire che il Padre ed il Figlio non possano avere spiriti separati perché Ef. 4:4 dice che vi sia solo "uno Spirito", solo ci mostra quanto essi riescano a contorcere le Scritture. Ef. 4:4-6 dice solo che c'è "Un Signore, uno Spirito, un Padre". Questo è uguale a tre, se la matematica non è un'opinione.... I modalisti lo fanno apparire come se l'"Uno Spirito" di Ef. 4:4-6 fosse usato per LA SOMMA di Dio, quando, di fatto, è vero l'esatto opposto. Lo "Uno Spirito" di Ef. 4:4-6 è usato ESCLUSIVAMENTE per lo Spirito santo IN DISTINZIONE dallo Spirito del Padre e dello Spirito del Figlio. |
Perché Gesù usa il plurale quando parla dell'unione del credente con Dio in Giov. 17:21,22, " che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch'essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. Io ho dato loro la gloria che tu hai data a me, affinché siano uno come noi siamo uno"? (UPC). |
I modalisti di fatto non forniscono una risposta a questa domanda. E' interessante però che nel versetto seguente di Gv. 17 Gesù dica qualcosa che i modalisti ben si guardano dal citare: "io in loro e tu in me; affinché siano perfetti nell'unità, e affinché il mondo conosca che tu mi hai mandato, e che li ami come hai amato me" (23). Cattiva notizia, questa, per i modalisti! Gesù verifica che il fatto che Dio è uno è una funzione di COMUNIONE. Gesù persino usa il termine "unità" per descriverlo! Gesù comprendeva la Trinità e che l'essere uno di Dio era unità, comunione, non un numero specifico da essere contato! |
"Un altro modo di intendere la nostra unione con Dio è quello di rammentarsi dei due diversi uffici o rapporti rappresentati da Padre e Figlio. Il credente ha la disponibilità delle qualità d'entrambi i ruoli, come l'onnipotenza del Padre e il sacerdozio e la sottomissione del Figlio. Egli ha sia il Padre che il Figlio" (UPC). |
Nel caso che i leader della chiesa UPC non l'avessero colto, essi ora sostengono il caso dell'Unità contro sé stessi! Notate come essi rilevino DUE RUOLI DISTINTI che sono UNO COME UN'UNITA' (comunione) non uno di NUMERO. |
"Se, d'altro canto, si dovessere interpretare Gv. 14:23 e 17:21,22 come se descrivesse l'unione di due persone separate nell'Essenza divina, allora sarebbe solo coerente affermare che i credenti diventino ugualmente membri dell'Essenza divina come Gesù. Chiaramente, poi, questi brani alludono all'unione con Dio che il Figlio di Dio aveva e della quale possiamo godere credendo ed ubbidendo all'Evangelo" (UPC). |
I modalisti non riescono a comprendere come questo sia semplice! Il Padre ed il Figlio sono due Spiriti differenti e distinti che sono uniti quanto a propositi, volontà e giudizio. Il Padre non diventa il Figlio, e il Figlio non diventa il Padre. I due sono in perfetto accordo! Allo stesso modo Gesù pregava che noi si sia uniti nello stesso modo, unità di propositi! La preghiera di gesù in Gv. 17 è formulata perché Egli prevedeva le grandi diversità religiose che vi sono oggi. Gesù desidera che noi si sua uniti in volontà, propositi e dottrina, allo stesso modo in cui lo sono Padre e Figlio. E' difficile non cogliere questo, ma i modalisti riescono a rendere complicate anche le cose più semplici, per piegarle alle loro idee preconcette e incontestabili! |
"In Giov. 1721 Gesù, parlando come uomo, non afferma di essere il Padre. Però, altri brani descrivono l'unità di Gesù con il Padre in modo da trascendere la stessa unità di propositi, in modo da indicare che Gesù è il Padre. Come uono Gesù era uno con il Padre nel senso di unità di propositi, mente e volontà (Gv. 17:22). Come Dio, Gesù è uno con il Padre nel senso di identità con il Padre - nel senso che Egli è il Padre (Gv. 10:30; 14:9)" (UPC). |
Stupefacente! L'UPC guarda Gv. 10:30 "Io e il Padre siamo uno" e dicono: "Vedete? Gesù era il Padre! Essi sono uno come numero, e non uno nel senso di comunione!". Poi, quando giungono a Gv. 17:21-23, "che essi siano uno come Noi siamo uno", dicono: "Gesù è uno con il Padre in semplice unità di propositi e non uno in numero, perché ovviamente i credenti non possono essere uno di numero con Dio!". Noi rispondiamo: "Proprio così, l'avete capito! L'UPC è terribilmente incoerente quando interpreta la Bibbia. Ammettono che Gv. 17:21-23 insegni che Gesù è uno in unitòà con il Padre, proprio come fanno i tribitari biblici! Ovviamente, sia Gv. 10:30 che Gv. 17:21-23 parlano di unità come comunione di propositi e non unità di numero! |