Le mistificazioni della critica biblica moderna


"Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come neppure io sono del mondo, Io non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Santificali nella tua verità, la tua parola è verità" (Gv. 17:14-17).

Le parole di Gesù erano e sono chiare: senza la Parola di Dio, il Suo popolo non può essere santificato – messo a parte eticamente dal mondo – cioè chiaramente distinto da questo mondo che perisce. Dio santifica il Suo popolo attraverso la Sua Parola. Egli fa di solo dei santi. Egli dà loro accesso al Suo santuario nella preghiera e nel culto. Ed Egli fa tutto questo attraverso la Sua Parola.

La Bibbia, tutti i sessanta sei libri dell’Antico e del Nuovo Testamento, è la Parola di Dio rivelata e scritta. E’ la sola visibile manifestazione di perfezione fra l’umanità. E’ la sola Parola immutabile della storia. E’ l’unica e sola fonte, completamente affidabile di etica e di legge della storia. E’ il solo documento scritto che da un canto è immutabile e che non ha bisogno di revisioni, eppure pienamente applicabile all’uomo ed al suo ambiente attraverso la storia. Essa è fissa, eppure si applica ad un mondo di mutazioni storiche. Essa è, per usare il linguaggio della filosofia, "l’universale concreto".

Attenzione ai seduttori

La maggior parte dei cristiani hanno udito il versetto del Nuovo Testamento che dice: "Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia, affinché l'uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona opera" (2 Ti. 3:16). Probabilmente essi non conoscono il contesto in cui si pone. Dice: "i malvagi e gli imbroglioni andranno di male in peggio, seducendo ed essendo sedotti. Tu però persevera nelle cose che hai imparato e nelle quali sei stato confermato, sapendo da chi le hai imparate, e che sin da bambino hai conosciuto le sacre Scritture, le quali ti possono rendere savio a salvezza, per mezzo della fede che è in Cristo Gesù" (2 Ti. 3:13-15). Uomini malvagi andranno di male in peggio nel corso del tempo, eppure continueranno ad ingannare e ad essere ingannati. Qual è l’antidoto a questo male montante? Perseverare nelle cose che abbiamo appreso nelle Sacre Scritture.

I malvagi, non essendo stupidi, hanno fatto tutto quel ch’è in loro potere per scoraggiare la gente dall’usare le Sacre Scritture. Le loro strategie sono stare molteplici:

  1. Hanno sminuito l’uso della Bibbia durante il culto e la preghiera, sostituendolo con tradizioni ecclesiastiche e manuali;
  2. Hanno proclamato nuove rivelazioni che aggiornerebbero la Parola di Dio; e
  3. Hanno soppresso la produzione e la vendita di Bibbie.

Un’altra strategia molto efficace è stata lo sviluppo dell’erudizione critica che cerca di provare come la Bibbia non sia quello che dice d’essere, cioè, la Parola rivelata di Dio. Essi così la presentano come una collezione slegata di documenti ingannevoli, deliberatamente rivisti e riscritti da "redattori" ed editori anni se non secoli dopo che i testi paiono essere stati scritti. La Bibbia, in breve, è una mistificazione.

Dopo aver affermato la loro testi, essi si premurano poi di usare il linguaggio della lode, dicendo ai lettori che, sebbene mitologica, la Bibbia sia, ciononostante, un documento maestoso che merita una collocazione importante nel contesto della varia e complessa storia delle religioni umane. In breve, essa rimane una mistificazione, ma una mistificazione buona e di qualità, anzi, migliore delle altre mistificazioni presenti nella storia religiosa dell’uomo. Questa è la "linea ufficiale di partito" assunta da ogni università secolare nei suoi corsi di religioni comparate e di "Bibbia come letteratura", come pure nella maggior parte delle facoltà teologiche.

Per più di un secolo, tali credenze sull’origine della Bibbia sono state comuni nei circoli accademici. La cosa più grave è che le stesse credenze si sono sempre più imposte nei circoli cristiani evangelici. Così, dovunque un tale atteggiamento abbia preso radice in chiese evangeliche, università e facoltà di teologia, esso ha condotto, passo dopo passo al liberalismo teologico ed al liberalismo politico. Perché? Perché una volta che la Bibbia viene abbandonata come fonte unica di stabilità non riveduta e non rivedibile in un mondo di perenne cambiamento, non rimane più alcun’altra roccia affidabile su cui poggiare i piedi. Nelle parole dell’apostolo Giacomo: "chi dubita è simile all'onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là" (Gm. 1:6). Gli uomini sono agitati e spinti qua e là dai venti delle opinioni mutevoli. Nel ventesimo secolo, i venti delle opinioni, in Occidente sono stati liberali: inerentemente scettici, pieni di dubbi, relativisti, ed esistenzialisti, sfidati solo dal Comunismo dogmatico, che ora è nella fase di auto-distruzione ideologica e forse persino istituzionalmente.

Il relativismo non può sostenere una civiltà, e nemmeno crearne una. Siamo così chiaramente al termine di un’era, un’era cominciata in occidente più di tre secoli fa col sorgere dello scetticismo illuminista. Uno dei segni di questo movimento religioso del tutto consapevole di sé stesso, è stata la sua determinazione a respingere la Bibbia come ispirata ed autorevole Parola di Dio. A cominciare dal tardo diciassettesimo secolo, il Socinianismo, precursore dell’Unitarismo, e il Deismo, piano piano si è sostituito dal Cristianesimo trinitario, nel pensiero dei leader politici ed intellettuali dell’Occidente, ad iniziare da Isaac Newton (il quale almeno prendeva seriamente i testi storici della Bibbia), fino a muoversi verso passi ancora più apertamente eretici nel diciottesimo secolo, fino a Diderot, Rousseau, e Voltaire in Europa, come pure Hume ed il marchese de Sade, e nell’America del Nord, a figure come Franklin, John Adams, e Jefferson (Jefferson di fatto produsse la sua propria versione fortemente purgata della Bibbia)-

In questa giuntura critica della storia umana, in un modo ora tecnologicamente ed economicamente unificato dalle istituzioni dell’Occidente, l’Occidente sta perdendo la sua carica, come l’aveva fatto la Grecia più di venti secoli fa. La questione oggi è: Che cosa si sostituirà all’Occidente fondato sull’Illuminismo? Un’altra questione dovrà pure essere trattata: che cosa costerà questa transizione?

L’illusione della sicurezza

Ciò che sappiamo è che "non puoi sostituire qualcosa con nulla". Così, più che mai prima nella storia umana, l’intero mondo deve essere sfidato dalla domanda di Elia: "Fino a quando tentennerete fra due opinioni? Se l'Eterno è DIO, seguitelo; ma se invece lo è Baal, seguite lui" (1 Re 18:21). Più le cose cambiano, più rimangono le stesse. Il silenzio del popolo fece si che un fuoco dal cielo distruggesse il sacrificio. Oggi, noi affrontiamo un altro tipo di fuoco dal cielo: fatto dall’uomo. Noi stessi potremmo diventare il sacrificio.

Se i cristiani credono di poter sfuggire alla loro responsabilità di fare pubblicamente questa domanda sulla sovranità ultima, come pure sfuggire agli effetti della risposta del mondo a questa domanda cruciale, essi vivono in un mondo di fantasia. Molti milioni di fondamentalisti sono vissuti esattamente in un tale mondo. Il mondo, però, non permetterà loro più di vivere più a lungo in un’illusoria sicurezza.

Se i cristiani mancano di fiducia nell’integrità ed applicabilità universale della Bibbia, sia dell’Antico che del Nuovo Testamento, allora essi non saranno in grado di porre con efficacia la domanda pubblica di Elia. Bisogna dare alla gente l’opportunità di decidere con piena consapevolezza quale sarà la loro risposta. Vi sono oggi più di cinque miliardi di persone in vita. Senza fede salvifica in Gesù Cristo, la vasta maggioranza d’essi passerà l’eternità nel lago di fuoco (Ap. 20:14). Per salvarli, lo Spirito Santo deve continuare a fare la Sua mossa molto presto. Se però il Suo popolo stesso continua ad aver dubbi sulla Parola di Dio, che sorgerà da un risveglio mondiale? Un maggiore scetticismo ed un maggiore senso di tradimento.

Per questo i cristiani devono riconquistare la loro fede nella Parola di Dio. Un passo importante nel ristabilimento di questa fiducia è il riconoscimento, specialmente nei seggi disfatti dell’erudizione cristiana, che la critica biblica moderna è una mistificazione.

(Introduzione al libro dallo stesso titolo di Gary North, 1989).


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