Perché diciamo no al movimento ecumenico

Benché noi crediamo all'unità spirituale di tutti i credenti in Cristo sulla base del comune riferimento alle Sacre Scritture come Parola di Dio e regola unica della nostra fede e della nostra condotta, noi ci opponiamo al movimento ecumenico come oggi viene comunemente inteso. Noi crediamo che il movimento ecumenico sia una minaccia per la fede riformata, in quanto esso vorrebbe giungere a compromessi al riguardo di quella che riteniamo sana ed inalterabile dottrina biblica. E' in corso, infatti, un processo di ridefinizione dei principi biblici stabiliti dai riformatori del XVI secolo e del significato delle parole stesse che li caratterizzano. L'intenzione sembra chiara: far convergere il cattolicesimo romano e le denominazioni protestanti in una sola chiesa con a capo il papa di Roma, e questo con l'aiuto di stratagemmi, sottigliezze e sofismi ingannevoli di varia natura. La chiesa cattolica romana non ha infatti minimamente cambiato i suoi dogmi non biblici. Il suo motto rimane "Semper Eadem", sempre la stessa. Non intendiamo quindi lasciarci ingannare dalla cortina fumogena del Movimento Ecumenico. Crediamo che se accadrà l'impensabile, se questa alleanza non biblica verrà stabilita, allora quelli che con essa non concordano verranno perseguitati, come oggi spesso accade quando chi non appoggia questo movimento è avversato ed emarginato. Nell'ambito delle chiese che fanno parte del movimento ecumenico, ogni critica della chiesa cattolica romana, di fatto, è fatta tacere perché, si dice, questo non sarebbe caritatevole e cristiano. Consideriamo, così, il movimento ecumenico come qualcosa che compromette la verità e che di per sé stesso diventerà una religione, qualcosa di molto diverso da ciò per cui la Riforma protestante aveva combattuto e che per noi rimane, nonostante tutte le acrobazie linguistiche usate, non trattabile.


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