La dottrina avventistaLa dottrina avventista, radicata dal 1980 nelle “ventisette dottrine fondamentali” che sintetizzano le credenze della Chiesa, parte dall’affermazione della Trinità, della divinità di Gesù Cristo, della giustificazione per sola fede, cui si aggiunge la fiducia in un “Secondo Avvento”. Permane il condizionalismo, con negazione dell’Inferno, in quanto - dopo il giudizio - i peccatori sarebbero puniti con la “completa distruzione” e il sabatismo. Si aggiunge il rifiuto della predestinazione, il battesimo per immersione dei credenti, il principio della decima, la necessità di continuare il rito della lavanda dei piedi, l’astensione da alcool e dal tabacco, la rigorosa separazione della Chiesa dallo Stato, la verità letterale del racconto della Creazione seppure esista un’ampia gamma d’interpretazioni su questo e altri soggetti che tendono ad un’interpretazione non letterale della Creazione. Cruciale è la “dottrina del Santuario celeste”. Vi è un Santuario celeste che avrebbe una parte superiore, il “luogo santissimo” e una parte inferiore. Il 22 ottobre 1844 Gesù Cristo sarebbe asceso nel “luogo santissimo” dove ministra a favore degli uomini[1]. Da allora è in atto un “giudizio investigativo”, una “grande inchiesta” che esamina i meriti d’ogni individuo[2]. Il “giudizio investigativo” precede immediatamente i tempi ultimi, e il ritorno di Cristo è imminente, come annunciato dallo “Spirito di Profezia” che si è manifestata nell’opera di Ellen G. White. Prima che Cristo ritorni vi sarà un “grande conflitto” (o “controversia”) fra il bene e il male, identificati rispettivamente dal “suggello di Dio”e dal “marchio della bestia”, (la sua “diabolica sostituzione con la domenica”, la cui osservanza sarà presto imposta da un potere politico collegato all’Anticristo dell’Apocalisse). Nella letteratura avventista la “prima Bestia” religiosa è stata identificata con la Chiesa di Roma e con il pontificato, anche se recentemente un cauto dialogo è stato avviato con il mondo cattolico così come con quello protestante maggioritario. Il timore della “seconda Bestia” è alla radice dell’impegno avventista nelle istituzioni e associazioni internazionali che promuovono la libertà religiosa con particolare impegno. Al momento nessuno ha ancora ricevuto il “marchio della Bestia”, che sarà imposto solo quando la “seconda Bestia” avrà resa obbligatoria per legge l’osservanza della domenica… Il regno della Bestia avrà termine con il ritorno in gloria personale e visibile di Cristo che inaugurerà il Millennio, in cui gli eletti morti risorgeranno e, insieme con gli eletti viventi, ascenderanno al Cielo, dove parteciperanno al giudizio degli empi diretto da Cristo[3]. Nel frattempo, la Terra rimarrà per mille anni deserta e desolata. Al termine del millennio la Gerusalemme celeste riscenderà di nuovo sulla Terra: i malvagi “risorgeranno” per udire la sentenza che li condanna alla “distruzione”, con Satana e i suoi angeli ribelli, mentre i buoni conosceranno la vita eterna in un mondo di gioia perfetta. La CASG, possiede quindi un nucleo dottrinale ortodosso che mette in rilievo: (1) la Bibbia come Parola di Dio ispirata; (2) la Trinità; (3) Gesù come Dio, da sempre esistente con il Padre; (4) lo Spirito Santo come Persona; (5) il sacrificio vicario di Cristo; (6) la salvezza per grazia mediante la fede, e non per opere; (7) la risurrezione fisica di Gesù in un corpo glorificato; (8) l’ascensione fisica di Gesù in cielo; (9) il ritorno visibile e letterale di Gesù. La CASG, insieme a molte chiese evangeliche libere, afferma solo il battesimo per immersione dei credenti, e quindi nega il valore del battesimo per aspersione dei bambini[4]; la libertà dell’essere umano di scegliere o di respingere Cristo, e quindi la negazione della predestinazione e della dottrina della perseveranza dei santi[5]; e il premillenarismo. La pratica della decima[6] e l’astensione da alcool e tabacco, come pure la particolare cura e salute del corpo[7], è ritenuta un tratto caratteristico di questo movimento. E’ ritenuta obbligatoria, prima della celebrazione della Santa Cena, la “lavanda dei piedi”[8]. La pratica del culto in giorno di sabato è considerata come segnale di quei cristiani che “veramente rispettano tutti i comandamenti di Dio”[9]. In realtà l’insistenza su questa pratica rende la CASG simile di quelle sétte che assolutizzano, fraintendendolo, un aspetto della dottrina cristiana, utilizzandolo, più o meno apertamente, come “segno distintivo del vero cristiano”. L’accentuazione molto grande data all’osservanza della Legge di Dio, in particolare dei 10 Comandamenti, benché non sia ritenuta in sé “salvifica”, in realtà diventa, più o meno apertamente “determinante per la salvezza”, e quindi una contraddizione della salvezza per grazia, che rende il movimento della CASG molto simile ai cristiani giudaizzanti del primo secolo. Ciò che l’apostolo Paolo, nel Nuovo Testamento, contestava ai giudaizzanti, può essere bene applicato anche agli Avventisti.
Del tutto aberranti, però diverse altre dottrine: (1) I nostri peccati saranno alla fine deposti su Satana[10]. (2) L’essere umano non possiede un’anima immortale. (3) Gesù è identificato nell’arcangelo Michele. (4) Il culto comunitario deve svolgersi solo di sabato. (5) Il 22 ottobre 1844 Gesù è entrato nella seconda ed ultima fase della Sua opera espiatrice. (6) Il giudizio investigativo – il destino di tutti sarà deciso sulla base di questo futuro avvenimento. (7) Coloro che sono morti non esistono più [il sonno dell’anima]. (7) I malvagi saranno completamente distrutti [l’inferno non esiste]. (9) Ellen G. White, “fondatrice” della CASG era un messaggero di Dio dotata dello spirito di profezia[11], (10) Esiste in cielo un santuario dove Gesù porta avanti la Sua opera mediatrice.
[1] “La Bibbia, e in particolare la lettera agli Ebrei, espone un significativo parallelismo fra il sacerdozio ebraico che aveva il suo centro nel santuario e la funzione del Salvatore che si sviluppa in un «santuario celeste» di cui quello terreno era soltanto «figura e ombra». «... abbiamo un tal Sommo Sacerdote, che si è posto a sedere alla destra del trono della Maestà nei cieli, ministro del santuario... che il Signore, e non un uomo, ha eretto» (Ebrei 8:1,2). E ancora nella stessa lettera: «Ma venuto Cristo, Sommo Sacerdote dei futuri beni, egli, attraverso il tabernacolo più grande e più perfetto, non fatto con mano... e non mediante il sangue di becchi e di vitelli, ma mediante il proprio sangue, è entrato una volta per sempre nel santuario, avendo acquistata una redenzione eterna... Poiché Cristo non è entrato in un santuario fatto con mano, figura del vero; ma nel cielo stesso, per comparire ora, al cospetto di Dio, per noi» (Ebrei 9:11,12,24). Gli avventisti ritengono che nel «santuario celeste», dal 1844, data in cui scade il più lungo periodo profetico della Bibbia (cfr. Daniele 8:14), sia iniziata l'opera finale del Cristo, analoga alla purificazione del popolo che avveniva, nell'Antico Testamento, nel «giorno dell'espiazione». Tale opera, con la quale si entra nel tempo della fine, è un momento di giudizio che prepara il ritorno in gloria di Cristo sulla terra” (Dichiarazione di fede avventista, nel sito http://www.avventisti.org). [2] “Questo giudizio, chiamato «giudizio investigativo» o «pre-avvento», ha il compito di svelare a tutti gli esseri dell'universo i criteri della giustizia divina, quella giustizia che porterà alla salvezza eterna di quelli che hanno accettato Gesù. La coscienza di vivere in un tempo in cui il giudizio è già in atto costituisce un ulteriore stimolo per gli avventisti in vista della predicazione della prossimità dell'avvento del Regno di Dio e della necessità di riconoscere la sovranità dell’Eterno sul mondo” (Dichiarazione di fede avventista, nel sito http://www.avventisti.org). [3] “La Scrittura (Apocalisse cap. 20) parla di un periodo di mille anni (il «millennio») in cui i redenti saranno col Cristo, mentre i perduti aspetteranno nel «sonno della morte» la loro risurrezione per il giudizio finale in seguito al quale saranno come se non fossero mai esistiti. Questa è chiamata «la morte seconda» (cfr. Apocalisse 20:14). Alla fine del millennio, insieme agli empi, saranno giudicati anche Satana e i suoi angeli che verranno annientati dalla giustizia divina. Allora si compirà l'intero piano di Dio che prevede la scomparsa del male, della sofferenza e della morte, e un'eternità piena di significato in un mondo rinnovato per sempre. La Parola di Dio non autorizza a credere all'esistenza di un inferno di pene eterne, del purgatorio e del limbo” (Dichiarazione di fede avventista, nel sito http://www.avventisti.org). [4] Si nega, quindi, il concetto biblico di inclusione dei figli dei credenti nel patto di salvezza e nella chiesa, si concepisce il battesimo in totale senso individualista e sulla base della propria “decisione di fede”, negando, quindi, che di Dio è l’iniziativa della salvezza di una persona e che il battesimo è soprattutto segno della grazia preveniente di Dio. Cfr. “Per la sua natura l'uomo ha bisogno di segni, manifestazioni esteriori, impegni formali in relazione ai momenti fondamentali della sua esistenza. Il battesimo è forse il rito della chiesa più carico di significati affettivi e di fede. Esso non è un atto che ha un valore in sé, quale un segno magico, ma è un simbolo che testimonia l'accettazione di Gesù Cristo come personale Salvatore da parte di un credente. Il battesimo è praticato, fra gli avventisti, mediante immersione, come nella chiesa apostolica, ed è riservato agli adulti. Il battesimo dei neonati è infatti senza alcuna base biblica, perché avviene senza un'espressione di fede esplicita e responsabile da parte di chi lo riceve. Solo chi è in grado di «intendere e di volere» e ha conseguito una sufficiente conoscenza dei principi biblici così come sono compresi dalla chiesa, può richiedere alla stessa di essere battezzato” (Dichiarazione di fede avventista, nel sito http://www.avventisti.org). [5] “Il dono della vita eterna si realizzerà completamente al ritorno di Gesù quando coloro che sono morti conservando la loro fede nel Signore risusciteranno per primi unendosi coi viventi fedeli nel tempo della fine” (Dichiarazione di fede avventista, nel sito http://www.avventisti.org). Si tratterebbe quindi di un “dono” o di una grazia condizionale! [6] “Gli avventisti accettano anche il sistema delle «decime e delle offerte» per sostenere la chiesa nelle sue molteplici attività. La missione che la chiesa deve compiere nel mondo necessita di mezzi e gli avventisti propongono questo sistema che aveva procurato già tante benedizioni al popolo di Israele. Restituire la decima parte dei propri guadagni e contribuire con offerte volontarie, oltre a permettere il mantenimento dell'opera di Dio nel mondo nel campo evangelistico, educativo, assistenziale, costituisce anche un mezzo di crescita interiore nell'amore e nell'altruismo” (Dichiarazione di fede avventista, nel sito http://www.avventisti.org). [7] “La Chiesa Avventista pone anche un accento particolare alla cura del corpo e rifiuta l'uso delle droghe, alcol e tabacco, oltre a promuovere un'alimentazione il più conforme possibile ai principi espressi nella Scrittura” (Dichiarazione di fede avventista, nel sito http://www.avventisti.org). [8] “Gli avventisti, seguendo l'esempio di Gesù, fanno precedere al servizio di comunione quello della «lavanda dei piedi». «Se dunque io, che sono il Signore e il Maestro, v'ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri» (Giovanni 13:14). La «lavanda dei piedi» è una cerimonia che, ricordando l'umiltà del Cristo, ha il compito di risvegliare questo sentimento nei credenti. Essi sono invitati a cogliere l'aspetto comunitario della vita cristiana che richiede tolleranza, spirito di perdono e disponibilità reciproci” (Dichiarazione di fede avventista, nel sito http://www.avventisti.org). [9] “Che la domenica non abbia basi bibliche risulta evidente anche a una lettura superficiale del Nuovo Testamento” (Dichiarazione di fede avventista, nel sito http://www.avventisti.org). Questa pretesa è assurda e non dimostrata. [10] „Si vide, allora, che mentre l’offerta per il peccato indicava Cristo come sacrificio, il sommo sacerdote rappresentava Cristo come mediatore, e il capro per Azazel era un tipo di Satana, l’autore del peccato, sul quale alla fine saranno deposti i peccati dell’anima sinceramente pentita. Quando il sommo sacerdote, in virtù del sangue per l’offerta del peccato, rimuoveva i peccati dal santuario, li deponeva sul capro per Azazel; così Cristo, che in virtù del proprio sangue, rimuove i peccati del suo popolo dal santuario celeste, alla fine del proprio ministero li deporrà su Satana che nell’esecuzione della sentenza del giudizio, dovrà subire la pena finale (…) Così Satana, portando la colpa di tutti i peccati commessi dal popolo di Dio per sua istigazione, sarà confinato per mille anni sulla terra desolata, priva di abitanti, per poi subire alla fine la piena punizione del peccato nel fuoco che distruggerà tutti gli empi” E. G. White, Il Gran Conflitto, Editrice il Messaggero, Tortoreto (TE), p. 309, 354 [p. 422, 485 dell’edizione originale]. [11] „La Chiesa Cristiana Avventista ritiene, sulla base di un serio confronto con la Parola di Dio, unico criterio di verità, che nella sua storia il dono di «profezia» si sia manifestato nella vita, nell'insegnamento e negli scritti di Ellen G. White. I suoi scritti, che non sono considerati come un'aggiunta al canone biblico, hanno il compito di confortare, guidare, istruire la Chiesa Avventista e i suoi fedeli. Essi indicano costantemente la Bibbia come lo strumento fondamentale per la crescita spirituale” (Dichiarazione di fede avventista, nel sito http://www.avventisti.org
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