Teopedia/Tradizione/Gesù
Gesù e la tradizione degli antichi
Il passo evangelico riportato sia nel Vangelo di Marco (7:9) che in quello di Matteo (15:3,6), riguarda una discussione tra Gesù e alcuni farisei e scribi riguardo alla questione del cibo e delle tradizioni rituali.
In questo contesto, Gesù rimprovera gli interlocutori per aver trasformato le tradizioni umane in leggi divine, mettendo così da parte i comandamenti di Dio. Gesù sostiene che ciò che rende impuro l'uomo non è ciò che entra nella sua bocca, ma ciò che esce dalla sua bocca, ovvero le sue parole e le sue azioni (Marco 7:15).
In altre parole, Gesù critica l'abitudine di dare maggiore importanza alle tradizioni e alle leggi umane piuttosto che a ciò che Dio ha realmente dettato, considerando queste ultime come fondamentali per la fede e la pratica religiosa. La critica di Gesù, quindi, non si riferisce alla tradizione in sé, ma alla tendenza degli uomini a sostituirla alla Parola di Dio, e a considerarla come un'alternativa o addirittura una superiorità al contenuto delle Scritture.
Tuttavia, va notato che il concetto di "sola scriptura" come principio assoluto è un'interpretazione relativamente moderna della fede cristiana. Nella maggior parte delle tradizioni cristiane, la Scrittura è considerata come un'autorità fondamentale, ma non esclusiva, e la tradizione della chiesa viene vista come un complemento e una guida interpretativa delle Scritture stesse.