Teopedia/Questione di lana caprina
Questione di lana caprina
L'espressione "una questione di lana caprina" indica una disputa o un argomento che è considerato irrilevante, inutile o eccessivamente sottile, come se fosse una discussione su dettagli insignificanti. La "lana caprina" è la lana delle capre, notoriamente meno pregiata rispetto a quella delle pecore, il che rende la questione in sé vista come priva di valore.
Questa frase ha origine da dispute teologiche o scolastiche del passato, spesso percepite come troppo tecniche o inutili rispetto alle questioni più concrete e importanti. In pratica, si utilizza per descrivere discussioni che perdono di vista il quadro generale per concentrarsi su dettagli futili.
"Una questione di lana caprina" può essere accostata alla critica dello Scolasticismo, soprattutto nelle sue forme più estreme, che spesso viene accusato di concentrarsi su dibattiti astratti e questioni di dettaglio che risultano lontani dalla realtà pratica.
Lo Scolasticismo, una corrente filosofico-teologica medievale, aveva l'obiettivo di sistematizzare e approfondire la conoscenza della fede cristiana attraverso un metodo rigoroso di analisi logica e razionale. Tuttavia, con il tempo, i suoi critici hanno sostenuto che molti scolastici tendevano a perdersi in argomentazioni minuziose su questioni teologiche o filosofiche molto sottili, come ad esempio il celebre (e aneddotico) dibattito su quanti angeli possano danzare sulla punta di uno spillo. Questo genere di discussioni veniva spesso giudicato come astratto e irrilevante rispetto ai problemi concreti della vita religiosa e morale.
La critica allo Scolasticismo si intensificò durante la Riforma protestante e il Rinascimento, quando pensatori come Martin Lutero e Desiderio Erasmo contestarono l'eccessivo formalismo e la tendenza dei teologi scolastici a dedicarsi a questioni teoriche lontane dalla fede vissuta.
Quindi, descrivere una disputa come "una questione di lana caprina" è un modo di sottolineare l'inutilità o la futilità di certi dibattiti, una critica simile a quella rivolta allo Scolasticismo quando si sofferma troppo su dettagli speculativi, perdendo di vista il cuore della fede o della realtà.