Teopedia/Pietà

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Pietà (eusebeia)

Il concetto che in italiano esprimiamo con il termine "pietà" (religiosa) e dall'aggettivo "pio", come in "persona pia" o "religiosa", deriva dal latino pietas e traduce il greco eusebeia.

La radice del termine greco "eusebeia" ha a che fare con il concetto di "rispettosa distanza", di rispetto per ciò che è considerato sacro. Si collega a quello dell'essere "timorato di Dio", della persona che riconosce ed onora la maestà di Dio e ciò che Gli appartiene.

Nell'antica Grecia eusebeia è un misto di timore, riverenza, stupore e meraviglia sacrale suscitato da una maestà onnipresente, in cose, persone e divinità e che ne fa oggetto di venerazione religiosa, cultuale. Il negativo asebeia è la mancanza di rispetto per il sacro, la trascuratezza degli obblighi cultuali, e veniva considerato un atteggiamento antisociale. L'adikia e l'asebeia erano aspetti di chi non si inseriva nella vita comunitaria nella maniera che ci si doveva attendere, la prima contro gli ordinamenti civili, la seconda contro gli ordinamenti religiosi di una data società.

Il concetto greco di "eusebeia" non corrisponde però completamente a quello ebraico e cristiano perché il rapporto con Dio (il Dio vero e vivente, il Dio di Israele e di Gesù, il Cristo), nella Bibbia, è molto più di una convenzione sociale e timore di ciò che è più grande di noi: è un rapporto personale fatto di fiduciosa ubbidienza a Dio secondo quello che Egli rivela di Sé stesso nella Sua Parola e nell'ambito del patto che ci lega a Lui. Da cui Il termine che comunemente traduciamo con pietà, indica la fiduciosa e devota comunione di una persona con Dio, vale a dire la genuina, profonda ed abituale disposizione che qualifica il rapporto del credente con Dio, impostata all’amore verso di Lui e il desiderio di compiacergli e di ubbidirgli in ogni cosa secondo la Sua Parola.

La Scrittura condanna "l'empietà" contro cui si scaglia l'ira di Dio, ma Dio salva l'empio che si ravvede dalla sua empietà e lo giustifica in Cristo.
La pietà si manifesta in una vita gioiosamente dedicata a Dio nel rispetto (timore riverenziale) verso di Lui e tutto ciò che Gli appartiene e Lo riguarda, non per paura o interesse, ma nella consapevolezza esperienziale di chi Egli sia, in riconoscenza per la propria elezione a salvezza e benedizioni.

Di fatto, la disposizione del cuore che chiamiamo pietà è il dono che lo Spirito Santo di Dio opera attraverso la Rigenerazione, la trasformazione che rende un peccatore, rispetto a Dio, da empio a pio, da ribelle a fedele amico, da disubbidiente ad ubbidiente.

La pietà rende una persona "uomo di Dio", o "amico di Dio", così come doveva essere fin dall'inizio, vale a dire di colui o colei che "ad immagine e somiglianza di Dio", "cammina con Lui".

La pietà è una virtù che siamo chiamati a coltivare ed esercitarvisi ed è quindi fondamentalmente una pratica ("la pratica della pietà") che si apprende e che comporta precise implicazioni nel nostro rapporto con gli altri (una condotta santa e pia caratterizzata da purezza di spirito).

Il concetto di pietà è affine a quello della santità, di profonda religiosità. Il termine italiano pietà è il corrispettivo dell’inglese godliness.
Essere pio, devoto, non è più oggi una qualità molto stimata e ricercata. L'associazione di questi termini con l'idea di "bigotteria" non è soltanto del linguaggio comune la rende oggi riprensibile e affine alla superstizione, ma anche all'ipocrita formalismo. Anche la predicazione sembra preoccupata di evitare l'espressione, appunto perché ingenera equivoci, indirizza il pensiero in una falsa direzione.

La ragione di questo deprezzamento del termine sta nel fatto che lo stile di vita e i modelli della società e della gente in generale sono andati mutando negli ultimi secoli, gradualmente decristianizzandosi. Un tempo i costumi ecclesiastici, i campanili ed il linguaggio biblico dominavano la vita di città e villaggi in misura molto più consistente che non oggi. Spesso, però, non consisteva in genuini atteggiamenti interiori e poteva rivelarsi come pura finzione.

Da qui la necessità da parte del cristiano del ricupero della "pietà" attraverso la testimonianza di una fede genuina, coerente e conseguente in ogni ambito della vita, senza timore di essere definito un "bigotto" o un integralista.

Il termine "integralista", anzi, lo dobbiamo considerare in termini molto positivi, perché nulla di meno di una fede che abbraccia l'intera esistenza, in ogni suo aspetto, è degna del cristiano.

Testi biblici che traducono l'originale "eusebeia":

  • “Pietro, visto ciò, parlò al popolo, dicendo: «Uomini d'Israele, perché vi meravigliate di questo? Perché fissate gli occhi su di noi, come se per la nostra propria potenza o pietà avessimo fatto camminare quest'uomo?” (Atti 13:12). Santità (Diodati). Comunione con Dio.
  • “...per i re e per tutti quelli che sono costituiti in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità” (1 Timoteo 2:2). Vita dedicata al Signore (BDG).
  • “Senza dubbio, grande è il mistero della pietà: Colui che è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato fra le nazioni, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria” (1 Timoteo 3:16).
  • “Ma rifiuta le favole profane e da vecchie; esèrcitati invece alla pietà” (1 Timoteo 4:7).
  • “...perché l'esercizio fisico è utile a poca cosa, mentre la pietà è utile a ogni cosa, avendo la promessa della vita presente e di quella futura” (1 Timoteo 4:8). Amore verso Dio (BDG).
  • “Se qualcuno insegna una dottrina diversa e non si attiene alle sane parole del Signore nostro Gesù Cristo e alla dottrina che è conforme alla pietà” (1 Timoteo 6:3).
  • “acerbe discussioni di persone corrotte di mente e prive della verità, le quali considerano la pietà come una fonte di guadagno” (1 Timoteo 6:5). La religiosità.
  • “La pietà, con animo contento del proprio stato, è un grande guadagno” (1 Timoteo 6:6).
  • “Ma tu, uomo di Dio, fuggi queste cose, e ricerca la giustizia, la pietà, la fede, l'amore, la costanza e la mansuetudine” (1 Timoteo 6:11).
  • “...aventi l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza. Anche da costoro allontànati!” (2 Timoteo 3:5). Religiosità.
  • “Paolo, servo di Dio e apostolo di Gesù Cristo per promuovere la fede degli eletti di Dio e la conoscenza della verità che è conforme alla pietà” (Tito 1:1).
  • “La sua potenza divina ci ha donato tutto ciò che riguarda la vita e la pietà mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la propria gloria e virtù” (2 Pietro 1:3). Vita dedicata a Dio (BDG). Comunione con Dio.
  • “...alla conoscenza l'autocontrollo; all'autocontrollo la pazienza; alla pazienza la pietà; alla pietà l'affetto fraterno; e all'affetto fraterno l'amore” (2 Pietro 1:6,7). Pratica della pietà, l’esercizio della comunione con Dio.
  • “Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi, quali non dovete essere voi, per santità di condotta e per pietà” (2 Pietro 3:11). Condotta santa e pia (ND).

Testi biblici che traducono "'ἀσέβεια'" (empietà):

  • "L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia" (Romani 1:18).
  • "E così tutto Israele sarà salvato, secondo ch'egli è scritto: Il Liberatore verrà di Sion, e torrà d'innanzi a sè l'empietà di Giacobbe." (Romani 1:26 Diodati).
  • "Ma evita le chiacchiere profane, perché quelli che le fanno avanzano sempre più nell'empietà" (2 Timoteo 2:16).
  • "...e ci insegna a rinunciare all'empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo" (Tito 2:12).
  • "...per giudicare tutti; per convincere tutti gli empi di tutte le opere di empietà da loro commesse e di tutti gli insulti che gli empi peccatori hanno pronunciati contro di lui" (Giuda 1:15).
  • "...quando vi dicevano: «Negli ultimi tempi vi saranno schernitori che vivranno secondo le loro empie passioni»." (Giuda 1:18).

Ricorrenze dell'aggettivo "ἀσεβής" (empio);

  • "mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede è messa in conto come giustizia" (Romani 4:5).
  • "Infatti, mentre noi eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi" (Romani 5:6).
  • "Infatti, mentre noi eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi" (1 Timoteo 1:9).
  • "E se il giusto è salvato a stento, dove finiranno l'empio e il peccatore?" (1 Pietro 4:18).
  • "...se non risparmiò il mondo antico ma salvò, con altre sette persone, Noè, predicatore di giustizia, quando mandò il diluvio su un mondo di empi; se condannò alla distruzione le città di Sodoma e Gomorra, riducendole in cenere, perché servissero da esempio a quelli che in futuro sarebbero vissuti empiamente" (2 Pietro 2:6).
  • "mentre i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della perdizione degli empi" (2 Pietro 3:7).
  • "Perché si sono infiltrati fra di voi certi uomini (per i quali già da tempo è scritta questa condanna); empi che volgono in dissolutezza la grazia del nostro Dio e negano il nostro unico Padrone e Signore Gesù Cristo" (Giuda 1:4).
  • "per giudicare tutti; per convincere tutti gli empi di tutte le opere di empietà da loro commesse e di tutti gli insulti che gli empi peccatori hanno pronunciati contro di lui" (Giuda 1:15).