Teopedia/Giovan Battista di Menna

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Giovan Battista Di Menna

« È entrato da ragazzo nell’ordine dei Cappuccini a Penne e ha studiato filosofia e teologia È stato missionario in Tunisia per la Propaganda Fide. Nel 1837 ha avuto una crisi personale che lo ha portato a convertirsi al protestantesimo e a pubblicare le sue ragioni Nel 1838 si è rifugiato a Malta dove ha trovato accoglienza tra gli ex-sacerdoti protestanti Nel 1843 si è trasferito a Londra dove ha insegnato italiano nel Collegio di Eton e ha tentato di lanciare un periodico e delle traduzioni dei Salmi di Davide, ma senza successo Nel 1844 è stato assunto dalla “Missione londinese per l’evangelizzazione e l’istruzione degli italiani” e ha svolto un’intensa attività di predicazione e scrittura tra gli emigr »ati italiani

Giovanni Battista Di Menna (1804-1884) fu un predicatore italiano del XIX secolo. Come ex-cappuccino, Di Menna si unì alla Chiesa valdese e divenne uno dei principali esponenti del movimento evangelico in Italia.

Di Menna fu coinvolto nella revisione della traduzione Diodati della Bibbia, pubblicata nel 1839 dalla Società per la Promozione della Conoscenza Cristiana (SPCK). Questa traduzione della Bibbia era stata fatta da Giovanni Diodati, un riformatore svizzero del XVII secolo, e rappresentava una delle prime traduzioni della Bibbia in lingua italiana. La revisione di Di Menna contribuì a rendere la traduzione più accessibile e comprensibile per i lettori italiani del XIX secolo.

Di Menna fu anche coinvolto nella fondazione della Società Biblica Britannica e Forestiera in Italia, un'organizzazione che si occupava della diffusione della Bibbia in lingua italiana. Grazie al suo lavoro di traduzione e di diffusione della Bibbia, Di Menna contribuì in modo significativo alla diffusione del protestantesimo evangelico in Italia e alla promozione della conoscenza della Bibbia tra i cristiani italiani del XIX secolo.

E' messo da ragazzo in convento nell'ordine dei Cappuccini a Penne. Diventa lettore di filosofia e teologia nei conventi di Pescara e di Tocco Caudio, quindi missionario in Tunisia per la Propaganda Fide.

Una profonda crisi personale lo spinge a rivedere radicalmente tutte le sue concezioni di cattolico romano e, avendo pubblicato le sue persuasioni al riguardo, subisce persecuzioni tali da spingerlo a recarsi, nel 1838 sull'isola di Malta dove trova riparo in un luogo che si dimostra accogliente per ex-sacerdoti come lui. A Malta, infatti, trovano accoglienza pure altri insigni rifugiati italiani, come Giacinto Achilli (ex-domenicano noto per aver portato in tribunale il Cardinale Newman) e Gabriele Rossetti. Aderisce alla fede evangelica (anglicana) riformando le sue precedenti persuasioni cattoliche-romane.

Dall'ottobre del 1837 all'aprile 1838 intrattiene una corrispondenza pubblicata con il padre gerosolimitano Emanuele Borg ed il Canonico Psaila che volevano convincerlo a ritornare al Cattolicesimo.

Malta è allora centro di propaganda protestante verso l'Italia e l'intera area del Mediterraneo. A Malta, infatti, nel XIX secolo sono molto attive la Società Biblica Britannica e Forestiera (istituita nel 1804 con il duplice obiettivo di promuovere l'istruzione fra le classi popolari e fornire loro la possibilità di leggere la Bibbia), come pure la SPCK([Society for Promoting Christian Knowledge) le cui attività erano appoggiate dall'Ufficio Coloniale inglese. La prima pubblicazione evangelica in Italiano era stata pubblicata a Malta nel 1845 da M. A. Camilleri, un ex-sacerdote cattolico maltese che aveva seguito i passi del professore universitario Cleardo Nardi.

L'ex-cappuccino risulta già nel 1839 impiegato della SPCK alla revisione della traduzione Diodati della Scrittura.
L'otto aprile 1841 il vescovo di Londra riceve la sua pubblica abiura del Cattolicesimo e lo ammette nella comunione della Chiesa di Inghilterra, presso la Cappella Reale di Whitehall, insieme agli ex-sacerdoti cattolici portoghesi P. C. Mello e Vincent Gomez.
Nel 1843 insegna italiano nel Collegio di Eton e tenta di lanciare un periodico dal titolo L'Aulico Illustre ed anche delle traduzioni in italiano dei Salmi di Davide, ma l'iniziativa non ha successo ed è criticata perchè trovata scadente dallo stesso Gabriele Rossetti incaricato di rivederla.

Diventa predicatore popolare, che sa essere la sua vera vocazione, alle dipendenze della London City Mission. Evangelizza, infatti, negli slum di Londra dove si ammassano molti immigrati italiani e si pratica lo sfruttamento di bambini italiani comprati in Italia e ridotti in schiavitù. Durante una sua predicazione in una sala di Saffron Hill si converte Camillo Mapei, e poi collabora con l'Eco di Savonarola.
Nel 1846 pubblica a Londra il "Pastore appenninese" a spese del Lord Kinnair, sostenitore dell'Eco di Savonarola. In esso fa appello agli italiani ed al Papa stesso perchè si volgano a Cristo come unico Salvatore, insistendo sulla dottrina della sola grazia e del sola Scrittura.
Si occupa della traduzione italiana del Book of Common Prayer e scrive numerosi trattati evangelistici.

L'Eco di Savonarola riporta come ancora sia attivo nel 1857 come predicatore in Liguria. Non si conosce la data della morte.

Opere

  • Giovanni Battista di Menna, Authentic Correspondence of ... J. B. di Menna ... with two Roman Catholic Priests [E. Borg and P. P. Psaila] resident in Malta in the year 1838. Translated ... by W. R. Payne ... To which are prefixed some particulars of ... J. B. di Menna’s life, London, 1841.
  • Giovan Battista di Menna, Il Pastore appenninese cattolico ed apostolico, pp. 24. J. Nisbet & Co.: Londra, 1846
  • Giovan Battista Di Menna, L’Aulico Illustre. A publication on Italian literature and the Psalms of David. [By G. B. di Menna.] no. 1, Windsor, [1842.].

Bibliografia

  • Christian Remembrancer, Monthly Magazine and review. Vol. I. January-June, 1841. London: Burns. P. 389.
  • Melita Historica : Journal of the Malta Historical Society. 6(1975)4(446-448), p. 446], 1975.
  • Giorgio Spini, Risorgimento e protestanti, Napoli, Edizioni Scientifiche, 1956.