Teopedia/Credo di Calcedonia
Credo di Calcedonia
Il Credo di Calcedonia, o Confessione di Fede di Calcedonia, è una dichiarazione di fede cristiana formulata nel 451 d.C. durante il Concilio di Calcedonia, che si tenne nella città di Calcedonia (oggi Kadıköy, in Turchia).
Il Credo di Calcedonia è importante perché ha stabilito le basi teologiche della dottrina cristiana sulla natura di Cristo, che aveva generato divisioni e conflitti tra le diverse chiese cristiane dell'epoca.
In particolare, il Credo afferma che Gesù Cristo è "perfetto in divinità e perfetto in umanità, veramente Dio e veramente uomo, composto di anima razionale e di corpo" e che queste due nature sono "unite senza confusione, senza cambiamento, senza divisione, senza separazione".
Il Credo di Calcedonia ha quindi stabilito la dottrina dell'ipostatica unione, secondo cui le due nature di Cristo, divina e umana, sono unite in una persona divina, il Figlio di Dio, che ha assunto la natura umana senza perdere la sua natura divina. Questa dottrina ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della cristologia e ha influenzato la teologia cristiana fino ad oggi.
Il Credo di Calcedonia è stato accettato da gran parte del mondo cristiano, sia cattolico che ortodosso, e continua a essere considerato un testo fondamentale per la comprensione della fede cristiana.
Testo
Testo italiano
"Crediamo in un solo Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Crediamo in un solo Signore Gesù Cristo, Figlio unigenito di Dio, generato dal Padre prima di tutti i secoli, luce dalla luce, vero Dio dal vero Dio, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre, per mezzo del quale tutte le cose sono state create; che per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e si incarnò per opera dello Spirito Santo nel seno della Vergine Maria e divenne uomo. Fu anche crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, patì e fu sepolto, il terzo giorno risuscitò secondo le Scritture, salì al cielo, siede alla destra del Padre e di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Crediamo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, che procede dal Padre e dal Figlio, che con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, che ha parlato per mezzo dei profeti. Crediamo in una sola Chiesa, santa, cattolica e apostolica. Riconosciamo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspettiamo la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen."
Testo latino e greco
Il testo originale del Credo di Calcedonia è stato formulato in greco, che era la lingua comune della Chiesa cristiana dell'epoca e la lingua in cui venivano scritte la maggior parte delle opere teologiche. Tuttavia, poiché il Concilio di Calcedonia si svolse nell'Impero Romano d'Oriente, molte delle sue atti e delle sue decisioni furono registrate in latino, che era la lingua ufficiale dell'Impero e della Chiesa d'Occidente. Per questo motivo, il testo del Credo di Calcedonia è stato trascritto anche in latino, sebbene la sua formulazione originale fosse in greco.
"Credimus in unum Deum Patrem omnipotentem, factorem caeli et terrae, visibilium omnium et invisibilium. Et in unum Dominum Iesum Christum, Filium Dei unigenitum, et ex Patre natum ante omnia saecula, Deum de Deo, lumen de lumine, Deum verum de Deo vero, genitum, non factum, consubstantialem Patri, per quem omnia facta sunt. Qui propter nos homines et propter nostram salutem descendit de caelis, et incarnatus est de Spiritu Sancto ex Maria Virgine, et homo factus est. Crucifixus etiam pro nobis sub Pontio Pilato, passus et sepultus est, et resurrexit tertia die, secundum Scripturas, et ascendit in caelum, sedet ad dexteram Patris. Et iterum venturus est cum gloria, iudicare vivos et mortuos, cuius regni non erit finis. Et in Spiritum Sanctum, Dominum et vivificantem, qui ex Patre Filioque procedit. Qui cum Patre et Filio simul adoratur et conglorificatur, qui locutus est per prophetas. Et unam, sanctam, catholicam et apostolicam Ecclesiam. Confitemur unum baptisma in remissionem peccatorum. Et expectamus resurrectionem mortuorum et vitam venturi saeculi. Amen."
Testo greco
Πιστεύομεν εἰς ἕνα Θεόν Πατέρα παντοκράτορα, ποιητὴν οὐρανοῦ καὶ γῆς, ὁρατῶν τε πάντων καὶ ἀοράτων.
Καὶ εἰς ἕνα Κύριον Ἰησοῦν Χριστόν, τὸν Υἱὸν τοῦ Θεοῦ τὸν μονογενῆ, τὸν ἐκ τοῦ Πατρὸς γεννηθέντα πρὸ πάντων τῶν αἰώνων, φῶς ἐκ φωτός, Θεὸν ἀληθινὸν ἐκ Θεοῦ ἀληθινοῦ, γεννηθέντα οὐ ποιηθέντα, ὁμοούσιον τῷ Πατρί, δι’ οὗ τὰ πάντα ἐγένετο.
Τὸν δι’ ἡμᾶς τοὺς ἀνθρώπους καὶ διὰ τὴν ἡμετέραν σωτηρίαν κατελθόντα ἐκ τῶν οὐρανῶν καὶ σαρκωθέντα ἐκ Πνεύματος Ἁγίου καὶ Μαρίας τῆς παρθένου καὶ ἐνανθρωπήσαντα.
Σταυρωθέντα τε ὑπὲρ ἡμῶν ἐπὶ Ποντίου Πιλάτου, καὶ παθόντα καὶ ταφέντα.
Καὶ ἀνελθόντα εἰς τοὺς οὐρανοὺς καὶ καθεζόμενον ἐκ δεξιῶν τοῦ Πατρός.
Καὶ πάλιν ἐρχόμενον μετὰ δόξης κρῖναι ζῶντας καὶ νεκρούς, οὗ τῆς βασιλείας οὐκ ἔσται τέλος.
Καὶ εἰς τὸ Πνεῦμα τὸ Ἅγιον, τὸ Κύριον, τὸ ζωοποιόν, τὸ ἐκ τοῦ Πατρὸς ἐκπορευόμενον, τὸ σὺν Πατρὶ καὶ Υἱῷ συμπροσκυνούμενον καὶ συνδοξαζόμενον, τὸ λαλῆσαν διὰ τῶν προφητῶν.
Εἰς μίαν, Ἁγίαν, Καθολικὴν καὶ Ἀποστολικὴν Ἐκκλησίαν.
Ὁμολογοῦμεν ἓν βάπτισμα εἰς ἄφεσιν ἁμαρτιῶν.
Προσδοκῶμεν ἀνάστασιν νεκρῶν καὶ ζωὴν τοῦ μέλλοντος αἰῶνος. Ἀμήν.