Teopedia/Credo atanasiano
Simbolo Atanasiano
Il Credo atanasiano (noto anche come Simbolo Quicumque) è un'antica dichiarazione di fede cristiana che prende il nome dal teologo del IV secolo Atanasio di Alessandria, anche se la sua origine esatta e la sua attribuzione sono ancora oggetto di dibattito accademico.
Il Credo atanasiano si presenta come un'ampia confessione di fede trinitaria e cristologica, divisa in tre parti principali. La prima parte descrive la natura di Dio come unico e trino, composto da tre persone divine: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. La seconda parte riguarda la natura di Cristo, il Figlio di Dio, che è sia pienamente divino che pienamente umano. La terza parte afferma la fede nella risurrezione dei morti e nel giudizio finale.
Il Credo atanasiano viene spesso utilizzato nella liturgia della Chiesa cattolica, della Chiesa anglicana e di altre confessioni cristiane, specialmente durante le festività importanti come la Pentecoste e la Trinità. Tuttavia, a causa della sua lunghezza e della sua complessità teologica, viene recitato con meno frequenza rispetto ad altri simboli di fede, come il Credo apostolico o il Niceno.
Il Credo atanasiano è stato oggetto di critica da parte di alcuni teologi cristiani, che lo ritengono troppo rigido e troppo focalizzato sulla dottrina teologica a discapito dell'esperienza spirituale personale. Tuttavia, per molti credenti, rappresenta una testimonianza di fede profonda e un mezzo per esprimere la propria adesione alla tradizione cristiana.
Nella liturgia della chiesa occidentale era recitato nell'ufficio domenicale di prima. La chiesa orientale invece non l'ha mai usato.
È stato tramandato in greco e in latino. La maggioranza dei critici ritiene che sia stato scritto originariamente in latino e non in greco; e non nel IV secolo, ma almeno un secolo più tardi. La teologia che ne traspare è molto vicina a quella di Sant'Ambrogio di Milano.
I critici attuali non si accordano sull'attribuzione:
- Karl Künstle lo attribuisce a un vescovo spagnolo antipriscillanista;
- L. G. Morin lo ritiene opera del secolo VI, probabilmente di San Martino di Braga;
- H. Brewer lo attribuisce a Sant'Ambrogio;
- J. Stiglmayr lo ritiene di San Fulgenzio di Ruspe.
Testo
Traduzione italiana
- Chiunque voglia salvarsi, deve anzitutto possedere la fede cattolica:
- colui che non la conserva integra ed inviolata perirà senza dubbio in eterno.
- La fede cattolica è questa: che veneriamo un unico Dio nella Trinità e la Trinità nell'unità.
- Senza confondere le persone, e senza separare la sostanza.
- Una è infatti la persona del Padre, altra quella del Figlio, ed altra quella dello Spirito Santo.
- Ma Padre, Figlio e Spirito Santo sono una sola divinità, con uguale gloria e coeterna maestà.
- Quale è il Padre, tale è il Figlio, tale lo Spirito Santo.
- Increato il Padre, increato il Figlio, increato lo Spirito Santo.
- Immenso il Padre, immenso il Figlio, immenso lo Spirito Santo.
- Eterno il Padre, eterno il Figlio, eterno lo Spirito Santo
- E tuttavia non vi sono tre eterni, ma un solo eterno.
- Come pure non vi sono tre increati, né tre immensi, ma un solo increato e un solo immenso.
- Similmente è onnipotente il Padre, onnipotente il Figlio, onnipotente lo Spirito Santo.
- E tuttavia non vi sono tre onnipotenti, ma un solo onnipotente.
- Il Padre è Dio, il Figlio è Dio, lo Spirito Santo è Dio.
- E tuttavia non vi sono tre Dei, ma un solo Dio.
- Signore è il Padre, Signore è il Figlio, Signore è lo Spirito Santo.
- E tuttavia non vi sono tre Signori, ma un solo Signore.
- Poiché come la verità cristiana ci obbliga a confessare che ciascuna persona è singolarmente Dio e Signore: così la religione cattolica ci proibisce di parlare di tre Dei o Signori.
- Il Padre non è stato fatto da alcuno: né creato, né generato.
- Il Figlio è dal solo Padre: non fatto, né creato, ma generato.
- Lo Spirito Santo è dal Padre e dal Figlio: non fatto, né creato, né generato, ma da essi procedente.
- Vi è dunque un solo Padre, non tre Padri; un solo Figlio, non tre Figli; un solo Spirito Santo, non tre Spiriti Santi.
- E in questa Trinità non v'è nulla che sia prima o dopo, nulla di maggiore o minore: ma tutte e tre le persone sono l'una all'altra coeterne e coeguali.
- Cosicché in tutto, come già detto prima, va venerata l'unità nella Trinità e la Trinità nell'unità.
- Chi dunque vuole salvarsi, pensi in tal modo della Trinità.
- Ma per l'eterna salvezza è necessario credere fedelmente anche all'Incarnazione del Signore nostro Gesù Cristo.
- La retta fede vuole, infatti, che crediamo e confessiamo che il Signore nostro Gesù Cristo, Figlio di Dio, è Dio e uomo.
- È Dio, perché generato dalla sostanza del Padre fin dall'eternità; è uomo, perché nato nel tempo dalla sostanza della madre.
- Perfetto Dio, perfetto uomo: sussistente dall'anima razionale e dalla carne umana.
- Uguale al Padre secondo la divinità, inferiore al Padre secondo l'umanità.
- E tuttavia, benché sia Dio e uomo, non è duplice, ma è un solo Cristo.
- Uno solo, non per conversione della divinità in carne, ma per assunzione dell'umanità in Dio.
- Totalmente uno, non per confusione di sostanze, ma per l'unità della persona.
- Come infatti anima razionale e carne sono un solo uomo, così Dio e uomo sono un solo Cristo.
- Che patì per la nostra salvezza, discese agli inferi, e il terzo giorno è risuscitato dai morti.
- È salito al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente, e di nuovo verrà a giudicare i vivi e i morti.
- Alla sua venuta tutti gli uomini dovranno risorgere con i loro corpi, e dovranno rendere conto delle proprie azioni.
- Coloro che avranno fatto il bene andranno alla vita eterna; coloro, invece, che avranno fatto il male, nel fuoco eterno.
- Questa è la fede cattolica, e non potrà essere salvo se non colui che l'abbraccerà fedelmente e fermamente.
- Amen.
Testo in latino
- Quicumque vult salvus esse, ante omnia opus est, ut teneat catholicam fidem:
- Quam nisi quisque integram inviolatamque servaverit, absque dubio in aeternam peribit.
- Fides autem catholica haec est: ut unum Deum in Trinitate, et Trinitatem in unitate veneremur.
- Neque confundentes personas, neque substantiam separantes.
- Alia est enim persona Patris alia Filii, alia Spiritus Sancti:
- Sed Patris, et Fili, et Spiritus Sancti una est divinitas, aequalis gloria, coeterna maiestas.
- Qualis Pater, talis Filius, talis Spiritus Sanctus.
- Increatus Pater, increatus Filius, increatus Spiritus Sanctus.
- Immensus Pater, immensus Filius, immensus Spiritus Sanctus.
- Aeternus Pater, aeternus Filius, aeternus Spiritus Sanctus.
- Et tamen non tres aeterni, sed unus aeternus.
- Sicut non tres increati, nec tres immensi, sed unus increatus, et unus immensus.
- Similiter omnipotens Pater, omnipotens Filius, omnipotens Spiritus Sanctus.
- Et tamen non tres omnipotentes, sed unus omnipotens.
- Ita Deus Pater, Deus Filius, Deus Spiritus Sanctus.
- Et tamen non tres dii, sed unus est Deus.
- Ita Dominus Pater, Dominus Filius, Dominus Spiritus Sanctus.
- Et tamen non tres Domini, sed unus est Dominus.
- Quia, sicut singillatim unamquamque personam Deum ac Dominum
- confiteri christiana veritate compelimur: ita tres Deos aut Dominos dicere catholica religione prohibemur.
- Pater a nullo est factus: nec creatus, nec genitus.
- Filius a Patre solo est: non factus, nec creatus, sed genitus.
- Spiritus Sanctus a Patre et Filio: non factus, nec creatus, nec genitus, sed procedens.
- Unus ergo Pater, non tres Patres: unus Filius, non tres Filii: unus Spiritus Sanctus, non tres Spiritus Sancti.
- Et in hac Trinitate nihil prius aut posterius, nihil maius aut minus: sed totae tres personae coaeternae sibi sunt et coaequales.
- Ita ut per omnia, sicut iam supra dictum est, et unitas in Trinitate, et Trinitas in unitate veneranda sit.
- Qui vult ergo salvus esse, ita de Trinitate sentiat.
- Sed necessarium est ad aeternam salutem, ut incarnationem quoque Domini nostri Iesu Christi fideliter credat.
- Est ergo fides recta ut credamus et confiteamur, quia Dominus noster Iesus Christus, Dei Filius, Deus et homo est.
- Deus est ex substantia Patris ante saecula genitus: et homo est ex substantia matris in saeculo natus.
- Perfectus Deus, perfectus homo: ex anima rationali et humana carne subsistens.
- Aequalis Patri secundum divinitatem: minor Patre secundum humanitatem.
- Qui licet Deus sit et homo, non duo tamen, sed unus est Christus.
- Unus autem non conversione divinitatis in carnem, sed assumptione humanitatis in Deum.
- Unus omnino, non confusione substantiae, sed unitate personae.
- Nam sicut anima rationalis et caro unus est homo: ita Deus et homo unus est Christus.
- Qui passus est pro salute nostra: descendit ad inferos: tertia die resurrexit a mortuis.
- Ascendit ad caelos, sedet ad dexteram Dei Patris omnipotentis: inde venturus est iudicare vivos et mortuos.
- Ad cuius adventum omnes homines resurgere habent cum corporibus suis: et reddituri sunt de factis propriis rationem.
- Et qui bona egerunt, ibunt in vitam aeternam: qui vero mala, in ignem aeternum.
- Haec est fides catholica, quam nisi quisque fideliter firmiterque crediderit, salvus esse non poterit.
- Amen.