Teopedia/Apocrifi

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Aprocrifi

I libri apocrifi della Bibbia sono testi che sono stati scritti in epoche successive ai libri canonici dell'Antico e del Nuovo Testamento, ma che non sono stati inclusi nel canone ufficiale della Bibbia. La parola "apocrifo" deriva dal greco e significa "nascosto" o "segreto", il che indica che questi testi non sono stati accettati come sacri o rivelati come gli altri libri biblici.

I libri apocrifi dell'Antico Testamento sono scritti ebraici, scritti principalmente durante il periodo intertestamentario, cioè tra la fine dell'Antico Testamento e l'inizio del Nuovo Testamento. Tra i libri apocrifi dell'Antico Testamento ci sono il Primo libro di Enoch, il Libro dei Giubilei, il Testamento dei Dodici Patriarchi, il Libro della Sapienza, l'Ecclesiastico, tra gli altri.

I libri apocrifi del Nuovo Testamento sono scritti cristiani, scritti in epoche successive ai libri del Nuovo Testamento canonico. Tra i libri apocrifi del Nuovo Testamento ci sono il Vangelo di Giuda, il Vangelo di Tommaso, l'Apocalisse di Pietro, l'Epistola di Barnaba e altri.

I libri apocrifi della Bibbia sono generalmente considerati testi storici e letterari interessanti, ma non sono considerati come ispirati dalla rivelazione divina o sacri come i libri canonici della Bibbia. Alcune chiese cristiane, come la Chiesa Ortodossa e la Chiesa Cattolica, includono alcuni di questi testi nella loro versione della Bibbia o li considerano rilevanti per la tradizione e la liturgia, ma la maggior parte delle chiese protestanti non li considerano parte del canone biblico.