Teopedia/Alessandro Gavazzi
Alessandro Gavazzi
Alessandro Gavazzi (1809-1889) è stato un prete cattolico, poi convertitosi al protestantesimo, e un noto attivista politico e sociale italiano del XIX secolo.
Gavazzi ha iniziato la sua carriera ecclesiastica come frate domenicano, ma ha abbandonato la Chiesa cattolica nel 1843, dopo aver criticato pubblicamente il Papa e il Vaticano. Successivamente si è convertito al protestantesimo e ha iniziato a predicare in tutta Europa e negli Stati Uniti.
Gavazzi è stato un fervente sostenitore della libertà religiosa e politica, e ha sostenuto la causa dell'indipendenza italiana dal dominio austriaco. Ha partecipato attivamente alla politica italiana del suo tempo, e nel 1848 è stato eletto alla Camera dei Deputati del Regno di Sardegna.
Nel 1850 Gavazzi si è trasferito negli Stati Uniti, dove ha continuato la sua attività di predicatore e attivista politico. Ha preso parte al movimento per l'abolizione della schiavitù e ha sostenuto la causa dell'Unione durante la guerra civile americana.
Gavazzi è stato anche un prolifico scrittore e ha pubblicato numerosi libri e articoli, tra cui una biografia di Giuseppe Garibaldi e un'opera sulla storia del protestantesimo. La sua figura controversa e il suo attivismo hanno suscitato sia ammirazione che critica, e la sua influenza è stata significativa sia in Europa che negli Stati Uniti.
Fu predicatore e patriota e grande amico di Ugo Bassi. Di idee libertarie, partecipa agli eventi del 1848 e 1849, trovandosi a Roma durante la Repubblica Romana.
Figlio di una famiglia molto numerosa, suo padre era giudice presso la città bolognese. Studiò presso l'Università di Bologna ed entrò successivamente, nel 1825, nel convento dei Barnabiti dove strinse una forte amicizia con il suo confratello e patriota Ugo Bassi.
Trasferitosi a Napoli nel 1829 divenne professore universitario di retorica all'età di soli vent'anni, ma presto entrò in forte contrasto con le autorità religiose locali per le sue manifestazioni di dissidio contro la politica del pontefice Gregorio XVI.
Fu molti anni esule prima in Inghilterra poi negli USA e in Canada. A Londra guida la locale comunità evangelica di lingua italiana, che ospita pure diversi ex-sacerdoti italiani. Nel 1847 fonda con Camillo Mapei ed altri la rivista mensile L'Eco di savonarola.
Nel 1859 torna in Italia ed è cappellano di Giuseppe Garibaldi nel 1860 e nel 1866.
Abiurata la fede cattolica fin dalla fine degli anni '40 dell'800, si converte al Protestantesimo fondando infine a Firenze la Chiesa Libera Evangelica Italiana.
Fra i suoi scritti più significativi: Il Papa e il Congresso (1860) e L'Italia fedele alla religione dei padri (1866).