Preghiera/Preghiere Riformatori/Il martello della preghiera
51. Il martello della preghiera
Leggere: Luca 11:5–8
Dio insegna la perseveranza nella preghiera, Gesù disse dell'amico che bussa a mezzanotte (vedere Luca 11:5–8). Quando arriva, lascia l'ospite bisognoso di pane. L'ospite si avvicina a mezzanotte a un altro amico per chiedergli tre pani, ma l'amico rifiuta, rispondendo: “Non darmi fastidio; la porta è già chiusa e i miei bambini sono con me a letto; io non posso alzarmi per darteli” (v. 7). Ma, dice Gesù, quando l'amico insiste, l'uomo a letto gli darà il pane.
Il pastore luterano Johann Spangenberg (1484-1550) ha scritto: “Questo amico addormentato è Dio nostro Signore, perché quando lo invochiamo nei momenti di difficoltà o di pericolo e non ci risponde così velocemente, ci sembra che dorma. E così continuiamo a bussare alla porta del suo cuore paterno con il martello della preghiera. Perché la preghiera che sgorga da un cuore fedele è un tale martello che sarà udita forte e chiara nel più alto dei cieli”.
Se l'amico assonnato alla fine esaudirà la richiesta del pane, quanto più il nostro buon Dio risponderà alle nostre preghiere! Spangenberg chiama la preghiera un “martello” che Dio ascolterà! Il suo punto è che mentre Dio sembra “addormentato”, le nostre preghiere saranno ancora ascoltate. Il “cuore paterno” di Dio porterà Dio a rispondere alle preghiere sincere di coloro che pregano. . . e persistere nella preghiera. Usa “il martello della preghiera”!
Spunto di riflessione. Rifletti sui momenti della tua vita in cui hai pregato e hai dovuto essere persistente nella preghiera. Cosa ti ha insegnato la perseveranza sulla preghiera. . . e Dio?
Nota
[1] Spangenberg, Giovanni teologo luterano della Germania, padre di Ciriaco, nacque il 30 marzo 1484 a Hardegsen, vicino a Gottinga. Studiò a Erfurt, aderì alla riforma luterana, fu nel 1521 arcidiacono, nel 1524 primo predicatore evangelico a Nordhausen, nel 1546 a Eisleben, e morì il 13 giugno 1550. Pubblicò sermoni, inni e scritti ascetici.