Predicazioni/Galati/Diffidate dalle imitazioni

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Diffidate dalle imitazioni 

Vi sono prodotti tipici della nostra cucina (pensiamo per esempio ai vini o ai formaggi) che spesso vengono imitati all'estero. Assomigliano agli originali anche nel nome che portano; costano magari di meno, ma poi ti accorgi, dal gusto o da altre loro caratteristiche che prima non apparivano, che non sono gli stessi. Non sono prodotti di qualità; possono anche far male. Sono spesso fraudolenti. Il prodotto originale è il migliore. Tanti sono i prodotti genuini che vengono imitati, anche molto abilmente. Non sono però gli stessi! Anche il vangelo fin dall'inizio è stato suscettibile ad imitazioni di vario genere. L'Apostolo ce ne mette in guardia. Non si tratta di "varianti" equivalenti e comunque "accettabili", ma, prodotti privi della potenza di salvezza che possiede solo l'originale opera di Gesù di Nazareth, ancora oggi efficace se ci atteniamo fermamente alla parola che le Sacre Scritture ci annunciano. Quello contraffatto è un vangelo che non salva affatto, comunque si presenti. A suo riguardo, l'Apostolo "va giù pesante" e dice che chi lo predica "sia maledetto" Leggiamo prima che dice nel testo che esaminiamo oggi.

“Mi meraviglio che da colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo, passiate così presto ad un altro evangelo, il quale non è un altro evangelo; ma vi sono alcuni che vi turbano e vogliono pervertire l'evangelo di Cristo. Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi predicasse un evangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia maledetto. Come abbiamo già detto, ora lo dico di nuovo: Se qualcuno vi predica un evangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia maledetto” (Galati 1:6-9).

Non fa meraviglia che sin dall'inizio l'Evangelo di Cristo sia stato oggetto di attacchi d'ogni genere. Esso, infatti, “è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede” (Romani 1:16). L'Avversario sa benissimo quanto l'Evangelo sia efficace, per questo vorrebbe neutralizzarlo e distruggerlo. Se non può farlo attraverso l'opposizione violenta per sradicarlo, cercherà di insinuarsi nella chiesa sotto mentite spoglie per corromperlo, alterarlo, sovvertirlo, pervertirlo.  

È come chi produce moneta falsa o opere d'arte contraffatte. La copia può essere somigliantissima all'originale e trarre in inganno anche i più esperti, ma è un falso, non ha valore. L'Evangelo può essere così bene imitato da confondere anche chi normalmente sarebbe considerato persona avveduta. 

È per questo che dobbiamo sempre verificare bene: non tutto ciò che è fatto passare per vangelo è vangelo. Il contenuto dell'Evangelo ci è stato trasmesso una volta per sempre dal Nuovo Testamento. L'Apostolo scrive: “Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi ho annunziato, che voi avete anche ricevuto, nel quale state anche saldi, mediante il quale siete salvati, purché lo riteniate quale ve l'ho annunziato; a meno che non abbiate creduto invano” (1 Corinzi 15:1-2). 

Ciononostante, pure a molti oggi l'Apostolo potrebbe dire, come agli antichi cristiani della Galazia: “Mi meraviglio che ... passiate, da colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo, a un altro vangelo”. 

Ecco perché lo studio diligente della Parola di Dio e delle dottrine bibliche cristiane è importantissimo. Solo un ingenuo potrebbe sottovalutarlo. Ci permette infatti di discernere il vero dal falso, di non essere ingannati e derubati di ciò che più vale. L'Evangelo annunzia la grazia di Dio per la nostra eterna salvezza dal peccato e dalle sue conseguenze attraverso il ravvedimento e la fede in Cristo, quello che il Nuovo Testamento annuncia. Nessun altro vale.

Si incontra sempre, però, chi questo vangelo vorrebbe “interpretarlo” secondo i presupposti di filosofie e tradizioni umane, "aggiornarlo", rivederlo, ad esso aggiungere o togliere secondo presunte nuove rivelazioni o autorità. 

Anche per l'Evangelo valgono così gli ammonimenti dell'ultimo capitolo dell'Apocalisse: “Io lo dichiaro a chiunque ode le parole della profezia di questo libro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali i flagelli descritti in questo libro; se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dell'albero della vita e della santa città che sono descritti in questo libro” (22:18-19). 

Non sorprendono quindi nemmeno le maledizioni (detti anche anatemi) dell'Apostolo verso chiunque pretende di alterare ed imitare l'Evangelo: si tratta di questioni troppo importanti per tollerare qualsiasi sua manipolazione, qualunque sia il pretesto che la vorrebbe giustificare, chiunque la proponesse, uomo o persino angelo che sia!

L'Evangelo è inalterabile. Non cambia. Non si "evolve" nel tempo. Esso è eterno: “Poi vidi un altro angelo che volava in mezzo al cielo, recante il vangelo eterno per annunziarlo a quelli che abitano sulla terra, a ogni nazione, tribù, lingua e popolo” (Apocalisse 14:6). 

Non lasciamoci confondere da chi ci propone un cristianesimo riveduto e corretto che sembra buono ma che non è conforme al “deposito” della fede apostolica contenuto nel Nuovo Testamento tutt'intero.

Preghiera. Signore Iddio, voglio attenermi diligentemente alla fede trasmessa dagli antichi apostoli e profeti, senza lasciarmi turbare da discorsi di apparente plausibilità che se ne distanziano. Aiutami a verificare ogni cosa secondo il metro della Tua Parola. Amen.