Letteratura/Preghiere di famiglia/Quinta settimana/Lunedì

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Quinta settimana - Lunedì mattina 

Padre misericordioso, noi cerchiamo nel Tuo aiuto la luce, la sapienza e la forza per cominciare degnamente questa nuova settimana di lavoro.

Gesù benedetto, Tu sei la luce del mondo e noi riconosciamo di aver fin ora camminato nelle tenebre. Tu sei sempre presente nei nostri cuori e ci vieni incontro, ma noi troviamo mille pretesti per allontanarci da Te. Tu ci offri la salvezza ed alla Tua voce amorevole noi opponiamo la nostra indifferenza; trascuriamo i Tuoi insegnamenti e ci lasciamo trascinare dalle distrazioni che ci offre questo mondo fallace. Ti supplichiamo umilmente di riempire l’animo nostro di energia e di coraggio, di distruggere i nostri dubbi e la nostra indifferenza e di darci la forza di confessare che Tu sei il nostro unico Salvatore venuto sulla terra per redimerci dai nostri peccati e salvarci, perché nessuno sapeva osservare la Tua santa Legge. Nella nostra debolezza non abbandonarci ed offrici “il bene a noi che temiamo Dio e proviamo timore nel Tuo cospetto” (Ecclesiaste 8;12).

Padre misericordioso, perdona i nostri peccati, e se il nostro piede vacilla, sostienici e raddrizza le nostre vie... sii la nostra forza ed il nostro sostegno. Aiutaci a sentire che ogni volta che ci rivolgiamo a Te, i Tuoi occhi sono attenti alle nostre suppliche, Tu sei con noi, ci stendi la mano e lo Spirito Tuo Santo guida il nostro spirito e le nostre azioni. Cancella in noi ogni pensiero che ci distragga dal Tuo servizio e fa che non Ti preghiamo mai per solo dovere o per semplice formalità.

Signore Iddio, tieni i nostri occhi aperti per comprendere il Tuo Evangelo e che la Tua Parola, ricercata con fede, si auna semenza salutare che avvicini la nostra anima a Te, trovando nel Tuo amore nuove sorgenti di gioia, di luce, di sapienza, di consolazioni.

Ti supplichiamo, o Signore, di ascoltarci con compassione e di stendere la Tua destra per difenderci da ogni male, per Gesù Cristo il nostro Salvatore. Amen.

Lettura biblica: Matteo 6:24-25, 31-34 

“Perciò vi dico: Non siate ansiosi per la vostra vita di quel che mangerete o di quel che berrete; né per il vostro corpo di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: Non seminano, non mietono, non raccolgono in granai e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? E chi di voi può, con la sua preoccupazione, aggiungere una sola ora alla sua vita? E, riguardo al vestire, perché siete ansiosi? Considerate come crescono i gigli della campagna; essi non faticano e non filano, eppure io vi dico che nemmeno Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro. Ora, se Dio veste in questa maniera l'erba dei campi che oggi è e domani è gettata nel forno, non vestirà egli molto più voi, o gente di poca fede? Non siate dunque in ansia, dicendo: 'Che mangeremo? Che berremo?' o 'Di che ci vestiremo?'.” (Matteo 6:25-31).

Padre celeste e misericordioso, noi contempliamo con adorazione la Tua meravigliosa e divina Provvidenza: non solo Tu nutri gli uccelli del cielo e rivesti di smaglianti colori i fiori della campagna, ma, con maggiore e infinita bontà, Tu provvedi a tutte le nostre materiali necessità. Tu vuoi che ci lasciamo tanto persuadere dalla Tua Provvidenza da bandire dal nostro cuore ogni tormentosa necessità.

È una vera necessità, per noi, di sentirci ripetere ogni tanto l’assicurazione che Tu sai quanto abbiamo bisogno di tutte quelle cose e che Tu ti prendi cura di noi, particolarmente nei tempi travagliati. Abbiamo, però, soprattutto bisogno di convincerci che tutte queste cose verranno da sé, quando cercheremo innanzitutto il Tuo regno e la Tua giustizia. Proprio al principio della settimana, quando il pensiero del nostro lavoro ci investe in pieno, Tu ci ricordi che le cose spirituali precedono e dominano le altre; ci fai sentire che non è possibile lavorare con gioia se non c’è fiducia nella Tua sovrana potenza; ci vuoi inculcare che non è possibile ricevere il giusto premio della nostra fatica se non abbiamo coscienziosamente lavorato secondo i principi della Tua giustizia.

Benedici, o Signore, il nostro lavoro e la nostra fatica... Raccomandiamo alle Tue paterne compassioni coloro che cercano di fare la Tua volontà inmezzo ai travagli della vita; coloro che cercano un onesto lavoro per guadagnarsi da vivere; coloro che sono travolti e tormentati dalle preoccupazioni e non conoscono ancora la pace che Tu solo sai e puoi dare a chi, con fede, si rivolge a Te. Esaudiscici nel nome del Signore Gesù. Amen.

Quinta settimana - Lunedì sera 

Signore Iddio benedetto, che ci hai date le Sante Scritture per nostra istruzione, concedici che le possiamo sentire, leggere e meditare. Insegnaci ad investigarle, a comprenderle e ad eseguire i Tuoi comandamenti, sapendo che nessuna cosa uguaglia il valore della Tua Legge.

Padre di misericordia, Tu non Ti compiaci della morte dell’empio, ma vuoi che egli si converta dalla sua via e viva (Ezechiele 33:11). Lavaci dai nostri peccati;: crea in noi un cuore puro; fortificaci con la forza del Tuo Santo Spirito, affinché consacrandoci al Tuo servizio, noi celebriamo le Tue lodi per Gesù Cristo.

Il Tuo Spirito Santo ci conceda quel pentimento che, per Cristo Gesù, può lavare le nostre colpe; vestici di umiltà e, quando ci prostriamo davanti a Te, fa che ci ricordiamo di tutti i nostri peccati e ricorriamo a Colui che è morto per noi, sapendo che Tu che hai risuscitato Gesù Cristo, risusciterai anche noi con Lui e ci farai comparire alla Tua presenza (2 Corinzi 4:14).

Onnipotente Iddio, noi riconosciamo le nostre iniquità e, con l’aiuto del Tuo Spirito Santo, veglieremo in avvenire per non ricadere nelle nostre colpe; ma la Tua misericordia è infinita e, per Gesù Cristo, perdonaci tutto quello che è passato.

Ti preghiamo di riammettere Israele nella Tua grazia. Tu hai detto che egli è una pecora smarrita che condurrai a i Tuoi pascoli (Geremia 50:17-19), e la sua riammissione sarà vita tra i morti (Romani 11:15). Adempi la Tua Parola. Apri anche gli occhi e converti i cuori di coloro che, infedeli alla Tua verità, tirano il popolo su strade sbagliate a distruzione.

O Signore, con la certezza del Tuo perdono, Ti preghiamo di concederci, la prossima notte, un riposo ristoratore, sperando di svegliarci domani in buona salute onde dedicarti tutti i nostri pensieri col fermo proponimento di compiacerti e servirti in novità di vita, sempre ad onore e gloria di Gesù Cristo, che vive e regna con Te e con lo Spirito Santo. Amen.

Lettura biblica: Matteo 5:38-48 

“Ma io vi dico: Non contrastate il malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l'altra; (...) Ma io vi dico: Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano” (Matteo 5:39,44).

Dio d’amore, la Tua Parola è una lampada al nostro piede e una luce sul nostro sentiero: ci fa vedere dove abbiamo errato, ci richiama alla buona strada, ci dà animo per procedere in essa. Dopo le preoccupazioni e i lavori della giornata, essa è un refrigerio per l’anima nostra; quando le ansie e le passioni della vita attiva ci danno finalmente un momento di tregua, quale benedizione di poterci ritemprare in essa. Ti benediciamo e Ti adoriamo per avercela data.

O Dio, non permettere che ci contentiamo di ammirare la Tua sapienza e la Tua misericordia, ma ricordando le dichiarazioni di Gesù “voi siete miei amici se fate le cose che io vi comando, concedici la grazia di saperle veramente metterle in pratica. Insegnaci a padroneggiare i nostri sentimenti  e a regolare la nostra condotta di fronte a coloro che fanno continuamente appello alla nostra buona volontà, alla nostra pazienza, alla nostra sopportazione. Liberaci dall’egoismo che risponde con asprezza, dell’indifferenza che risponde con malavoglia e dall’avarizia che risponde con grettezza.

Padre celeste, perché Tu vuoi che facciamo delle cose straordinarie per seguire il Tuo proprio esempio, mantieni sempre vivo nello spirito nostro l’alto ideale della vita cristiana; mantienici nella Tua comunione; facci riconoscere il Tuo amore che si esercita del continuo verso di noi cosicché noi sentiamo l’obbligo di fare verso gli altri come Tu hai fatto con noi; facci provare la santa ambizione di imitarti; facci partecipi della Tua beatitudine mentre ci lasciamo guidare dal Tuo Spirito.

Padre nostro, fa che la regola dell’amore trionfi fra tutti; fa che essa trionfi nei nostri paesi dove essa è spesso proclamata. Fa che essa trionfi soprattutto nella Tua chiesa e fra i Tuoi credenti, in nome di Gesù Cristo. Amen.