Letteratura/Preghiere di famiglia/Quarta settimana/Domenica
Quarta settimana - Domenica mattina
Signore, che hai stabilito un giorno di riposo per tutti, Ti preghiamo di udire il nostro ringraziamento perché per esso noi ristoriamo il nostro spirito e rinnoviamo le nostre forze. Anche questo giorno ci mostra la Tua bontà verso il corpo e l’anima nostra e lo riceviamo come anticipo di quel riposo che è riservato al popolo di Dio. “Benedici, anima mia, l'Eterno; e tutto quello che è in me, benedica il suo santo nome” (Salmo 103:1). Noi ti lodiamo per questo e per le innumerevoli espressioni di misericordia che ci accordi grazie a Gesù Cristo.
O Signore, fa che in questo giorno sia santificato il Tuo nome ed esteso il Tuo Regno. Proteggi la Tua Chiesa universale e tutt’intera la cristianità; soccorri ed invigorisci le chiese deboli; riconduci a Te quelle che hanno deviato dalla Tua verità e preserva il Tuo popolo dalle cadute.
Ti preghiamo anche per il trionfo della Tua causa fra le popolazioni pagane e quelle che, abbandonando il retaggio cristiano, sono ricadute nel paganesimo. Benedici tutte le associazioni che hanno per scopo quello di mandare fedeli cristiani a predicare la Tua Parola in regioni a noi lontane; spandi il Tuo Spirito nelle scuole e sulle università affinché ne possano uscire nuovi banditori dell’Evangelo e corona di grandi risultati l’opera dei Tuoi ministri ovunque essi la prestano con fede.
O Signore, volgi il Tuo occhio benigno alla Tua Chiesa, alla nostra nazione, ai nostri cari parenti ed amici, a coloro che soffrono, agli ammalati, agli ammalati, agli afflitti, ai poveri e ai bisognosi e fa che tutti possano sentire la Tua presenza e le Tue consolazioni. Fa che i Tuoi eletti siano raccolti da ogni nazione e che si rallegrino della Tua grazia che li riconcilia con Te e li rende volenterosi Tuoi servitori.
Al Signore, Padre, Figlio e Spirito Santo sia onore e gloria oggi ed in sempiterno. Amen.
Lettura biblica: Matteo 20:1-16
“Venuti i primi, pensavano di ricevere di più, ma ricevettero anch'essi un denaro per uno. Perciò, ricevutolo, mormoravano contro il padrone di casa, dicendo: 'Questi ultimi non hanno fatto che un'ora e tu li hai trattati come noi che abbiamo portato il peso della giornata e il caldo'. Ma egli, rispondendo a uno di loro, disse: 'Amico, io non ti faccio alcun torto; non ti sei accordato con me per un denaro?” (Matteo 20:10-13).
Signore Iddio, quanto è grande la Tua misericordia verso l’umanità. Tu non ti stanchi mai di venire a cercare le creature umane e torni e ritorni ad ogni secolo, ad ogni generazione, in ogni vita, a parecchie riprese finché tutti abbiano sentito il Tuo invito. Beati coloro che fin dalla loro giovinezza hanno risposto al Tuo invito! Beati anche coloro che rispondono all’ultima ora! Tutti quanti riceveranno il premio che Tu hai fissato nella Tua misericordiosa bontà.
Eppure, anche quando siamo nel numero di quei beati, abbiamo ancora un gran bisogno della Tua misericordia. Come quei lavoratori, quanto facilmente siamo portati a criticare quelli che vengono dopo di noi e a trovare che il loro lavoro non valga il nostro, e ci aspettiamo di ricevere più di loro e ci pare ingiusto che tu li tratti con bontà e generosità e vediamo di mal occhio che Tu sia buono. O Dio, liberaci da tutte queste odiose invidie, liberaci dalla maldicenza, liberaci dallo spirito calcolatore, ma riempici invece il cuore di riconoscenza, di spirito fraterno, di amore.
Quanto sono ancora numerosi nelle piazze delle nostre città coloro a cui non è pervenuto il Tuo invito. Ritorna, o Signore e manifesta la Tua potenza; bandisci una nuova ora di grazia, accogli una nuova e numerosa schiera di volenterosi lavoratori nella Tua vigna.
E, nella Tua Chiesa dove oggi ancora ci sono tante divisioni fra i Tuoi operai, agisci, o Dio, mediante il Tuo Spirito, affinché ci sia fra di loro maggiore comprensione, maggiore reciproco affetto ed affiatamento, in vista del trionfo del Regno di Cristo, unico Signore di tutti. Amen.
Quarta settimana - Domenica sera
Signore Iddio nostro, ripensando ai servizi di culto ai quali abbiamo partecipato in questo giorno, ci convinciamo sempre di più di non avere osservato come avremmo dovuto, il Tuo santo giorno. Fa che la parola che vi abbiamo udito non vada perduta per noi, ma concedi che lo Spirito operi nel nostro cuore per dare lode e gloria al Tuo nome in eterno. Aiutaci a prendere molto sul serio l’esortazione dell’Apostolo quando scrive: “Ora, fratelli, io vi esorto, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad avere tutti un medesimo parlare e a non avere divisioni fra voi, ma a stare perfettamente uniti in una medesima mente e in un medesimo sentire” (1 Corinzi 1:10).
Signore Iddio, accogli questo nostro umile tributo di lode e di ringraziamento per tutte le benedizioni spirituali e i favori temporali che ci hai sempre conferiti. La Tua misericordia ha avuto per noi una bontà e un amore maggiore di quanto potessimo aspettare perché Tu consideri le nostre necessità ed accordi ai tuoi figli anche di più di quanto ti sanno domandare.
Sia benedetto il Tuo nome, o nostro Padre celeste, perché in tante cose ci hai fatti diversi dalla moltitudine del mondo a cui mancano i conforti di questa vita e che sono privi anche delle speranze di una vita migliore. Riconosciamo tutto questo e attribuiamo a Te tutta la lode e la gloria. Ti benediciamo per le espressioni della Tua misericordia che ti degni di spandere sulle anime nostre e in particolar modo per quelle che ci hai accordato in questo giorno. La parola che ha risuonato nelle nostre orecchie e lo spirito che ha rinvigorito il nostro cuore ci sostengano nelle infermità, illuminino l’intelletto e ravvicinino le anime nostre. Fa, o Signore, che ricevendo la Tua grazia noi corrispondiamo meglio alle benignità che Tu ci elargisci.
Padre nostro, accordaci un riposo che ristori le nostre forze nella prossima notte e fa che anche dormendo Ti dedichiamo i nostri pensieri e la nostra riconoscenza e svegliandoci ci rimettiamo al Tuo servizio. Te lo chiediamo nel nome del nostro Salvatore Gesù Cristo benedetto in eterno. Amen.
Lettura biblica: Apocalisse 5
“Essi cantavano un cantico nuovo, dicendo: “Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, e ne hai fatto per il nostro Dio un regno e dei sacerdoti, e regneranno sulla terra”. E vidi e udii una voce di molti angeli intorno al trono, alle creature viventi e agli anziani, il loro numero era di miriadi di miriadi e di migliaia di migliaia, che dicevano con gran voce: “Degno è l'Agnello che è stato immolato di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l'onore, la gloria e la benedizione”. E tutte le creature che sono nel cielo, sulla terra, sotto la terra, nel mare e tutte le cose che sono in essi, le udii che dicevano: “A colui che siede sul trono e all'Agnello siano la benedizione, l'onore, la gloria e la potenza, nei secoli dei secoli’” (Apocalisse 5:9-13).
O Eterno, nostro Redentore, questa sera degnati di aprire per noi il libro delle Tue profezie. Tutta la Sacra Scrittura rimane per coloro che la leggono un libro misterioso e sigillato, inspiegabile e incomprensibile fintanto che Gesù Cristo non interviene a darne con la Sua vita e le Sue parole la vera interpretazione. Facci dunque conoscere ed amare sempre di più il Tuo unigenito Figlio affinché da Lui stesso possiamo ricevere gli insegnamenti che ci danno vita eterna.
Vogliamo noi pure unirci all’atto di omaggio che tutte le creature terrestri e celesti rendono all’Agnello di Dio. Non vogliamo cercare la nostra gloria, né vantare i nostri meriti, ma gettare ai piedi di Cristo ogni cosa che ci onori, perché è Lui che ci ha redenti, per grazia Sua siamo quel che siamo, e se vi è qualcosa di buono in noi, ciò è dovuto alla potenza trasformatrice e santificante del Tuo amore. A Lui solo la gloria.
Permetti, o Dio, che ci uniamo all’inno dei redenti e dei santi in onore di Cristo Redentore; sgorghi esso dai nostri cuori, non solo con parole di riconoscenza, di lode e di amore, ma con le azioni tutte della nostra vita, perfettamente intonate all’ubbidienza pronta e gioiosa, alla dedizione intera e definitiva a Colui che ha dato sé stesso per noi.
Gradisci, o Dio, ed esaudisci la preghiera del Tuo popolo santo, le preghiere che da ogni parte salgono verso di Te come un soave profumo di riconoscenza e di fiducia, Te ne supplichiamo nel nome di Colui che è stato immolato e che è degno di ricevere la potenza e la gloria e l’onore e l’imperio, nei secoli dei secoli. Amen.