Letteratura/Devozioni Bavinck/Confessare Gesù Cristo
LVIII. Confessare Gesù Cristo
“... infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati. Difatti la Scrittura dice: ‘Chiunque crede in lui, non sarà svergognato’. Poiché non vi è distinzione fra Giudeo e Greco, perché lo stesso Signore è Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano, infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato” (Romani 10:10-13).
Quando aderiamo ad una comunità cristiana locale noi confessiamo la nostra fede in Gesù Cristo come nostro Signore e Salvatore. Vi possono essere differenze fra diversi tipi di comunità cristiane su ciò che esse richiedono a chi desidera farne parte. La domanda di base, però, è inevitabilmente qualcosa del genere: “Chi è il tuo Signore e Salvatore?”. La nostra risposta non può che essere: “Gesù Cristo è il mio Signore e Salvatore”. Si tratta di un’affermazione inequivocabile di fede in Lui - lasciando da parte ora altre questioni che non sono pertinenti in questa sede.
Quando Bavinck scriveva sulla “essenza della confessione di fede” diceva che in significato originale di “confessione” nella Scrittura è “nient’altro e nulla di meno che la testimonianza aperta e pubblica di fede personale in Gesù come il Cristo”. Confessare significa affermare la nostra fede in Gesù come il Cristo, il Messia, il Salvatore in un contesto pubblico. In questo senso, la confessione di fede può avvenire in modi diversi, e in molti contesti altro che il servizio di culto di una comunità cristiana locale.
Bavinck rileva come a questo riguardo vi siano due aspetti. In primo luogo, “confessare è una faccenda di cuore”. La confessione di fede è radicata nel nostro cuore. Sorge dal cuore. È frutto di una fede profonda al centro della nostra persona e che determina ogni aspetto della nostra vita”. Senza fede, non è possibile “confessare”, perché la confessione è cosa che riguarda il cuore”. Una cosa è, infatti, dire che crediamo certe cose intorno a Gesù Cristo dal punto di vista intellettuale. Una vera confessione di fede, però, implica che noi crediamo in Gesù Cristo, quel che Lui è e quello che Lui ha compiuto secondo l’insegnamento delle Sacre Scritture e questo determina la nostra vita.
In secondo luogo, “la fede del cuore non ha vergogna di manifestarsi apertamente e pubblicamente”. Chi crede in Gesù Cristo nel cuore deve confessare la sua fede. Non ha timore di condividere questa sua fede con altri, sia formalmente che in maniera informale. Non importa quali ne siano le conseguenze o le risposte che altri possano dare a questa nostra confessione, dobbiamo comunque esprimere la nostra fede. “Noi crediamo e per questo parliamo”, diceva Bavinck.
L’apostolo Paolo scrive: “infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati” (Romani 10:10). Bavinck osserva a questo riguardo: “Credere con il cuore e confessare con la bocca, quindi, vanno sempre insieme, appartengono inseparabilmente l’uno all’altra. Confessa Gesù Cristo comunque e dovunque sia possibile!
Spunto di preghiera: Prega affinché Dio ti apra delle opportunità per confessare la tua fede in Gesù Cristo - pubblicamente e ad altre persone. Chiedi a Dio sapienza e coraggio per confessare senza riserve la tua fede in Gesù Cristo.
Citazione da Sacrificio di lode, 48-49.
[Donald K. McKim, Devozioni giornaliere con Herman Bavinck - Credere e crescere nella fede cristiana, Phillisburgh, New Jersey: P&R Publishing, 2023, capitolo LVIII, p. 159].