Evangelo/Il progetto e il compimento della salvezza

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Il progetto ed il compimento della salvezza

La salvezza procede dalla nostra elezione in Cristo, ma si manifesta nel tempo soltanto nel momento della nostra rigenerazione.  L'elezione di per sé stessa non salva, ma è la bozza, il proponimento, il progetto, di quanto Cristo poi avrebbe compiuto nella storia per coloro che dall'eternità sono stati a Lui affidati ([=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I. Efesini 1:4]; [=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I. Giovanni 6:37,65; 17:9]). Gesù li redime nel tempo e li unisce a Sé attraverso l'opera dello Spirito Santo che impartisce loro vita spirituale.

Fondamento della grazia di questa elezione è soltanto il beneplacito di Dio. Questo implica che la salvezza sia pura grazia. L'esistenza della fede in una persona è il modo attraverso il quale possiamo avere la certezza che essa sia stata eletta da Dio. Dato che la salvezza sta nelle mani di Dio e non nelle nostre, noi la dobbiamo interamente a Lui. Egli solo merita ogni gloria. Il nostro conforto e la nostra certezza si poggia in ciò che Cristo ha realizzato per noi, e non in ciò che noi abbiamo fatto per Lui.

E' per grazia che una persona giunge alla fede salvifica. Essa rivela l'opera dello Spirito Santo. Di fatto, la fede è l'opera più importante dello Spirito Santo, perché essa non trova la sua origine nella persona non rigenerata. Essa proviene dallo Spirito Santo. Questo vuol dire che tutti gli esseri umani sono privi delle facoltà spirituali loro necessarie e non possono comprendere l'Evangelo indipendentemente dall'opera dello Spirito Santo ([=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I. 1 Corinzi 2:14]).

E' così attraverso la predicazione dell'Evangelo e l'uso dei sacramenti che lo Spirito Santo fa germogliare la fede (Romani 10) come pure il desiderio perdurante di ubbidire a Cristo. Questi sono i mezzi che lo Spirito Santo usa per metterci in comunione con Cristo. E' in particolare la Parola di Dio ad essere lo strumento attraverso il quale lo Spirito Santo illumina l'intelletto dei credenti.

Alcuni si chiedono perché mai noi ci dovremmo occupare di predicare l'Evangelo se davvero esiste la predestinazione. La ragione di questo è che Dio si avvale di mezzi (la Sua Parola) per realizzare quel fine e che nulla accade senza di essi. La fede ha bisogno che lo Spirito Santo faccia uso della Parola per aprirci gli occhi, le orecchie e trasformare il nostro cuore di pietra in un cuore di carne. Ecco perché varie sono le risposte all'appello esteriore dell'Evangelo. Coloro che vi rispondono favorevolmente non lo fanno perché siano più intelligenti o perché generino pensieri migliori dei propri vicini, ma perché lo Spirito Santo opera la fede nel cuore di coloro che credono ([=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I. Giovanni 6:63-65]; [=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I. Efesini 2:5]).

L'elezione, quindi, si realizza attraverso la chiamata dello Spirito Santo. Il Padre elegge in Cristo, il Figlio redime, e lo Spirito Santo applica quella redenzione a coloro che il Padre ha scelto ed ha unito a Cristo, sola nostra speranza. L'appello dell'Evangelo raggiunge tutti indistintamente, ma nessuno risponderà positivamente a quell'appello senza l'opera interiore ed efficace dello Spirito Santo. L'apostolo Paolo scrive: "Infatti il nostro vangelo non vi è stato annunziato soltanto con parolema anche con potenza, con lo Spirito Santo e con piena convinzione; infatti sapete come ci siamo comportati fra voi, per il vostro bene" (1 Tessalonicesi 1:5). Possa il Signore soltanto essere glorificato.