Etica/Principi cristiani e libertarismo
Principi cristiani e libertarismo
La fede cristiana è compatibile con il libertarismo? Certamente, perché, se vissuta coerentemente la fede cristiana applica il principio di base del libertarismo, vale a dire quello della non aggressione. Si prendano, per esempio due testi biblici:
Proverbi 3:30 – “Non intentar causa ad alcuno senza motivo, allorché non t'ha fatto alcun torto”.
1 Pietro 4:15 – “Nessun di voi patisca come omicida, o ladro, o malfattore, o come ingerentesi nei fatti altrui"
Questi versi incarnano l’essenza del libertarismo. Non danneggiare in alcun modo il tuo prossimo, non appropriarti di quello che non è tuo, non fare torto ad alcuno, non mettere il naso negli affari degli altri, e non infastidire nessuno che non ti abbia infastidito. Al di fuori di questo fa tutto quello che vuoi – “qualsiasi cosa che sia pacifica”, perché “siete stati chiamati a libertà”, come disse l’Apostolo Paolo. Le sole obiezioni alla libertà per i cristiani sono di non lasciare che la propria libertà diventi un ostacolo per fratelli più deboli e non usare la propria libertà come opportunità per vizi carnali, cioè non essere un libertino.
La Bibbia ammonisce i cristiani di non tramare il male contro il prossimo (Proverbi 3:29), amare il prossimo come se stessi (Romani 13:9), mostrare mansuetudine verso tutti ["che non dicano male d'alcuno, che non siano contenziosi, che siano benigni, mostrando ogni mansuetudine verso tutti gli uomini" (Tito 3:2)], fare del bene a tutti (Galati 6:10), e vivere in pace con tutti (Romani 12:18).
Ai cristiani la Bibbia dice anche: "E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signor Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui ... Qualunque cosa facciate, operate di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini" (Colossei 3:17,23); "Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun'altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio" (1 Corinzi 10:31)
Può un cristiano assalire qualcuno in nome del Signore Gesù? Potrebbe un cristiano rubare a qualcuno di buon animo, come per il Signore? Può un cristiano uccidere qualcuno alla gloria di Dio? Penso che la risposta a queste domande sia ovvia. Mi spingerei anche un passo più avanti. Non solo la filosofia libertaria è compatibile con la più rigorosa, biblicamente letterale forma di cristianità, bensì essa è richiesta dall’essere cristiani. Al cristiano è ingiunto dalle scritture di andare persino oltre il principio di non aggressione. Gli è detto non solo di porgere l’altra guancia, ma di “sopportare sofferenze” (2 Timoteo 2:3, 2 Timoteo 4:5, 1 Pietro 2:19). Vendetta e ritorsione non sono opzioni per il cristiano. Alcuni cristiani si fanno ossessionare da Lettera ai Romani 13 e finiscono apologeti per lo stato e le sue guerre. Peccato davvero che sorvolino su "Benedite quelli che vi perseguitano; benedite e non maledite ... Non rendete ad alcuno male per male. Applicatevi alle cose che sono oneste, nel cospetto di tutti ... Non fate le vostre vendette, cari miei, ma cedete il posto all'ira di Dio; poiché sta scritto: A me la vendetta; io darò la retribuzione, dice il Signore" (Romani 12:14,17,19).
Da: "La filosofia libertaria è compatibile con la religione?" di Laurence M. Vance, in: http://www.mariamissiroli.it/index.php/81-libertarismo/73-la-filosofia-libertaria-e-compatibile-con-la-religione