Ecclesiologia/Catechismo presbiteriano/5

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5. I poteri della chiesa

5.1 La natura del potere della chiesa e l'indipendenza della chiesa dal governo civile

201. Quale autorità possiedono gli ufficiali di una chiesa sui suoi membri?

Ogni ufficio implica una certa misura di autorità. Un ufficiale di una chiesa, privo del potere di svolgere il suo ufficio [compito], sarebbe un'anomalia [non avrebbe senso].

202. Perché è necessario tale potere per gli ufficiali di una chiesa?

Perché i membri della chiesa, come tali, sono separati dal resto dell'umanità e professano di credere in Cristo ed è dovere degli ufficiali della chiesa quello di preservare il carattere della chiesa.

203. La Scrittura attribuisce esplicitamente un potere agli ufficiali della chiesa?

Sì, essa esige che tutti i membri della chiesa rendano ubbidienza a coloro che li governano nel Signore.

  • Ebrei 13:17 - “Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano sulle anime vostre, come chi ha da renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando, perché ciò non vi sarebbe di alcun vantaggio”.

204. Il tipo di potere che possiedono gli ufficiali della chiesa è tale da influire sugli interessi civili delle persone?

No. È un potere esclusivamente ecclesiastico, tale da influire solo nel loro rapporto con la chiesa e con Dio.

  • Giovanni 18:36 - “Gesù rispose: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servi combatterebbero affinché io non fossi dato in mano dei Giudei; ma ora il mio regno non è di qui»”.

205. In quale altro modo potresti descrivere il potere della chiesa?

Il potere della chiesa è esclusivamente di tipo spirituale e si rivolge alle coscienze di coloro che ne sono soggetti, a differenza dal potere che avevano le autorità nell'antico Israele, che era esteriore, relativo alla carne, e tipologico.

  • Ebrei 13:17 - “Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano sulle anime vostre, come chi ha da renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando, perché ciò non vi sarebbe di alcun vantaggio”.
  • 2 Corinzi 10:4,5 - “...perché le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti in Dio a distruggere le fortezze, affinché distruggiamo le argomentazioni ed ogni altezza che si eleva contro la conoscenza di Dio e rendiamo sottomesso ogni pensiero all'ubbidienza di Cristo”.

206. In quale aspetto questo potere o governo della chiesa è spirituale?

Esso si occupa di questioni d'ordine spirituale, cioè riguarda l'anima e la coscienza delle persone. Il suo fine è spirituale, cioè, la gloria di Dio, nell'istruzione, nella guida e nella salvezza dei credenti. La sua legge è spirituale, cioè la Parola di Cristo, nelle sue istituzioni, comandi, proibizioni e promesse. I suoi atti ed esercizi sono spirituali, cioè ammettere, escludere o esercitare la disciplina dei suoi membri. Le sue sanzioni sono spirituali, cioè il ritiro dei privilegi spirituali e la minaccia della futura ed eterna retribuzione per mano del Giudice [Dio].

207. A che cosa si estende il potere degli ufficiali della chiesa?

A loro spetta, come ministri di Dio, di risolvere controversie di fede e casi di coscienza; stabilire regole e direzioni per meglio ordinare il culto pubblico di Dio ed il governo della Sua chiesa; di ricevere reclami in caso di cattiva amministrazione e di risolverli in modo autorevole; e, generalmente, stabilire quei piani che contribuiscano a far meglio avanzare gli interessi del regno di Cristo.

208. Quali sono gli strumenti che gli ufficiali della chiesa usano per esercitare il loro potere spirituale?

I mezzi usati dagli ufficiali della chiesa per assicurare questa ubbidienza sono comandi, esortazioni, promesse, minacce e censure. Essi sono intesi ad influire sul cuore soltanto, e non sulle proprietà, libertà, o sicurezza personale dei membri della chiesa.

209. Il termine stesso “potere”, com'è applicato ad un qualsiasi ufficio della chiesa, implica forse che colui che lo esercita sia egli stesso sotto l'autorità di un superiore?

Sì, potere implica l'esecuzione di ordini superiori, da parte di colui o colei che è subordinato a quel superiore.

  • Matteo 23:8-10 - “Ma voi non fatevi chiamare maestro, perché uno solo è il vostro maestro: Il Cristo, e voi siete tutti fratelli. E non chiamate alcuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è vostro Padre, colui che è nei cieli. Né fatevi chiamare guida, perché uno solo è la vostra guida: Il Cristo”.

210. In quale senso gli ufficiali della chiesa possiedono autorità?

Essi possiedono autorità per diritto del Signore Gesù Cristo che rappresentano, il quale è il solo Signore [39] della chiesa.

  • Matteo 17:5 - “Mentre egli parlava ancora, ecco una nuvola luminosa li adombrò, e si udì una voce dalla nuvola che diceva: «Questi è il mio amato Figlio, in cui mi sono compiaciuto: ascoltatelo!»”.

211. Gli ufficiali della chiesa, conservano un qualsiasi potere o autorità, anche in questioni ecclesiastiche, indipendentemente considerati, cioè a livello individuale?

No, in nessun modo; come ministri di Dio essi agiscono insieme agli altri.

  • Filippesi 1:1 - “Paolo e Timoteo, servi di Gesù Cristo, a tutti i santi in Cristo Gesù che sono a Filippi, con i vescovi e i diaconi”.
  • 2 Corinzi 4:5 - “Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù, il Signore, e siamo vostri servi per amore di Gesù”.

212. Qual è la fonte ed il limite di ogni autorità ecclesiastica?

Fonte e limite dell'autorità ecclesiastica è la Parola di Dio, alla quale essa è soggetta e limitata.

  • Isaia 8:20 - “Attenetevi alla legge e alla testimonianza! Se un popolo non parla in questo modo, è perché in esso non c'è luce”.
  • Matteo 28:19,20 - “Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente. Amen»”.

213. Qual è il fine per il quale alla chiesa è concessa questa sua autorità?

L'apostolo Paolo dichiara che essa è stata concessa per l'edificazione e non per la distruzione.

  • 2 Corinzi 8:10 - “A questo riguardo vi do un consiglio, perché questo è utile a voi, che fin dall'anno scorso non solo cominciaste a fare, ma anche a volere”.
  • 2 Corinzi 13:10 - “Perciò scrivo queste cose, essendo assente, affinché, quando sarò presente, non proceda rigidamente, secondo l'autorità che il Signore mi ha dato per l'edificazione e non per la distruzione”.

214. Qual è il nome dato all'opinione che sostiene che la chiesa non possiede alcun potere e che l'ufficio dei suoi governanti consiste solo nell'istruire e nel persuadere il popolo [dei credenti]?

È chiamato Erastianesimo, da Erasto, il suo autore, un medico vissuto nel sedicesimo secolo [40].

215. I presbiteriani attribuiscono un qualsiasi potere alla chiesa tale da interferire con l'autorità dello Stato?

No, i presbiteriani affermano che la chiesa è indipendente dallo Stato e distinta da esso.

216. La chiesa cristiana, quindi, è interamente indipendente dal governo civile?

Sì, per quanto riguarda le leggi, ufficiali e doveri della chiesa, essa ha un diritto inalienabile ad una giurisdizione non limitata ed indipendente in tutte le cose sacre, tanto che la chiesa non può interferire con il governo civile nella gestione degli affari civili, né il governo civile può interferire con la chiesa nella supervisione e controllo di tutte le cose sacre.

217. Qual è, allora, il dovere dello Stato nei confronti della chiesa?

I magistrati civili [le autorità politiche] non possono assumere in proprio l'amministrazione della Parola e dei sacramenti, e tanto meno interferire in questioni di fede. Ciononostante, in quanto assumono un ruolo paterno, è loro dovere proteggere la chiesa del nostro comune Signore, senza operare preferenze verso una qualsivoglia denominazione cristiana rispetto alle altre, in modo tale che ogni membro delle chiese possa godere della piena ed incontestabile libertà di adempiere ad ogni parte delle sue funzioni sacre senza violenza o pericolo. Inoltre, in quanto Gesù Cristo ha stabilito nella Sua chiesa un regolare governo ed una disciplina, nessuna legge della società civile potrà interferire, far cessare o ostacolare il suo legittimo esercizio, fra i membri volontari di una qualsiasi denominazione cristiana, secondo la loro confessione di fede. È dovere del magistrato civile [autorità politica] proteggere la persona ed il buon nome di tutti coloro che sono loro sottoposti, in tale ed efficace modo che nessuno di loro abbia a soffrire, o per pretesa di religione o per infedeltà, un qualsiasi atto indegno, violenza, abusi o ingiuria verso la loro persona e fare in modo che ogni assemblea religiosa ed ecclesiastica sia tenuta senza molestie o disturbo.

Vedi Giovanni 18:36; Malachia 2:7; Atti 5:29; Isaia 49:23; Salmo 105:15; Atti 18:14-16.

218. Qual è il dovere della chiesa verso lo Stato?

È dovere della chiesa quello di pregare per tutte le autorità, rispettare le loro persone, pagare loro giusti tributi e tasse, ubbidire ai loro legittimi comandi, ed essere soggetti alla loro autorità per motivo di coscienza. È anche dovere della chiesa quello di predicare l'Evangelo a tutti, inclusi coloro che sono in posizione di autorità, rendere testimonianza di Cristo davanti a loro, asserire l'autorità delle Sue leggi e richiedere che si ubbidisca loro.

219. È importante che questo potere della chiesa sia conosciuto e preservato?

Sì, questa giurisdizione indipendente e spirituale della chiesa non potrà essere abbandonata senza sacrificare così l'onore di Cristo, la gloria del Suo regno, la costituzione stessa e l'essere della chiesa, come pure ogni libertà civile e religiosa [41].

220. In che modo potrebbe essere violata o andare perduta questa autorità ed indipendenza spirituale della chiesa?

L'autorità e l'indipendenza spirituale della chiesa potrebbe andare perduta cedendo ad ogni usurpazione del potere ecclesiastico da parte delle autorità civili o religiose, le quali ritengano di non osservare le leggi di Cristo o vogliano assumersene l'autorità. Tali usurpazioni noi le dobbiamo resistere, se necessario, fino a spargere il nostro stesso sangue, in quanto mettono in questione la supremazia e la gloria di Cristo.

Vedi Ebrei 2:8,10; Galati 4:7; 2 Corinzi 4:4; 1 Giovanni 2:16,17,22; Apocalisse 17:8,11; 2 Tessalonicesi 2:3,4; Matteo 12:30; Colossesi 2:10,19; Matteo 4:24.

221. Desiderano, allora, i presbiteriani un'alleanza fra la chiesa e lo Stato?

Al contrario, essi credono che tali alleanze siano state e sempre saranno, ugualmente dannose sia per lo Stato che per la Chiesa, e che devono essere disapprovate da ogni cristiano come una fonte maligna di corruzione e di intolleranza.

5.2 La vera libertà di coscienza

222. Potrebbero gli ufficiali della chiesa prendere decisioni contrarie alla Parola di Dio o che pretendano di integrarla per poi renderle vincolanti alla coscienza?

No, Dio solo è Signore della coscienza e l'ha lasciata libera dalle dottrine e dai comandamenti degli uomini che siano in qualsiasi maniera contrari alla Sua Parola, o che vadano oltre ad essa, in materia di fede e di culto.

Romani 14:4 - “Chi sei tu che giudichi il domestico altrui? Stia egli in piedi o cada, ciò riguarda il suo proprio signore, ma sarà mantenuto saldo, perché Dio è capace di tenerlo in piedi”.

223. È lecito per un qualsiasi ufficiale ecclesiastico di esigere fede implicita in ciò che non gode di giustificazioni bibliche, oppure ubbidienza assoluta a semplici decreti ecclesiastici senza tale esplicita giustificazione?

No, questo significherebbe distruggere non solo la libertà di coscienza, ma anche la ragione.

  • Isaia 8:20 - “Attenetevi alla legge e alla testimonianza! Se un popolo non parla in questo modo, è perché in esso non c'è luce”.
  • Atti 17:11 - “Or costoro erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica e ricevettero la parola con tutta prontezza, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se queste cose stavano così”.
  • Giovanni 4:22 - “Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo; perché la salvezza viene dai Giudei”.
  • Osea 5:11 - “Ascoltate questo, o sacerdoti, prestate attenzione voi della casa d'Israele, porgete l'orecchio, o casa del re, perché questo giudizio è contro di voi. Voi infatti siete stati un laccio a Mitspah e una rete tesa sul Tabor”.
  • Apocalisse 13:12,16,17 - “Essa esercitava tutta l'autorità della prima bestia davanti a lei, e faceva sì che la terra e i suoi abitanti adorassero la prima bestia, la cui piaga mortale era stata guarita. (...) Inoltre faceva sì che a tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e servi, fosse posto un marchio sulla loro mano destra o sulla loro fronte, (...) e che nessuno potesse comperare o vendere, se non chi aveva il marchio o il nome della bestia o il numero del suo nome”.

224. Dovrebbe qualcuno, al di fuori dalla propria coscienza, credere a tali dottrine, od ubbidire a tali comandamenti? (Quelli, ad esempio, menzionati nelle domande 222 e 223).

No, fare così significherebbe tradire la libertà di coscienza.

  • Colossesi 2:20,22,23 - “Se dunque siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché vi sottoponete a dei precetti come se viveste nel mondo, quali: (...) tutte cose che periscono con l'uso, secondo i comandamenti e le dottrine degli uomini? Queste cose hanno sì qualche apparenza di sapienza nella religiosità volontariamente scelta, nella falsa umiltà e nel trattamento duro del corpo, ma non hanno alcun valore contro le intemperanze carnali”.
  • Galati 1:10 - “Infatti, cerco io ora di cattivarmi l'approvazione degli uomini o quella di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Infatti, se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servo di Cristo”.
  • Galati 2:4 - “...e ciò a causa dei falsi fratelli introdottisi abusivamente, i quali si erano insinuati per spiare la nostra libertà che abbiamo in Cristo Gesù, allo scopo di metterci in servitù”.
  • Galati 5:1 - “State dunque saldi nella libertà con la quale Cristo ci ha liberati, e non siate di nuovo ridotti sotto il giogo della schiavitù”.

225. La libertà di coscienza significa forse la libertà di trasgredire o di trascurare qualsiasi comandamento di Dio?

No, questo significherebbe licenziosità, non libertà.

226. La libertà di coscienza significa libertà da ogni ubbidienza all'autorità degli ufficiali della chiesa, siano essi ecclesiastici o civili, anche quando essi amministrano fedelmente le leggi di Cristo?

No, coloro che si oppongono ad ogni legittimo potere o al suo legittimo esercizio, sia ecclesiastico che civile, resistono alle stesse ordinanze di Dio.

  • 1 Pietro 2:13,14,16 - “Sottomettetevi dunque per amore del Signore ad ogni autorità costituita: sia al re come al sovrano, sia ai governatori, come mandati da lui per punire i malfattori e per lodare quelli che fanno il bene, (...) Comportatevi come uomini liberi, non facendo uso della libertà come di un pretesto per coprire la malvagità, ma come servi di Dio”.
  • Vedi anche Ebrei 13:17; Romani 13:1-8.

227. Che cosa significa, allora, libertà di coscienza?

La vera libertà di coscienza significa essere liberi di trasgredire ogni dottrina o comandamento che sia soltanto umano, cioè che sia in qualche modo contrario alle regole generali della Parola di Dio o ne vada oltre [42], in questioni di fede o di culto [43].

  • Atti 4:19 - “Ma Pietro e Giovanni, rispondendo loro, dissero: «Giudicate voi, se è giusto davanti a Dio ubbidire a voi, piuttosto che a Dio”.
  • Atti 5:29 - “Ma Pietro e gli altri apostoli, rispondendo, dissero: «Bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini”.
  • 1 Corinzi 7:23 - “”Voi siete stati comprati a prezzo, non diventate schiavi degli uomini.
  • Matteo 23:8,10 - “Ma voi non fatevi chiamare maestro, perché uno solo è il vostro maestro: Il Cristo, e voi siete tutti fratelli. (...) Né fatevi chiamare guida, perché uno solo è la vostra guida: Il Cristo”.
  • 2 Corinzi 1:24 - “Non già che dominiamo sulla vostra fede, ma siamo collaboratori della vostra gioia, perché voi state saldi per fede”.
  • Matteo 15:9 - “E invano mi rendono un culto, insegnando dottrine che sono comandamenti di uomini”.

228. Potrebbe un qualsiasi articolo di fede essere creduto sulla base di una qualsiasi autorità che non sia la Parola scritta di Dio?

No, non lo può, perché non è concesso ad alcuno, anche se fosse un apostolo, di esercitare dominio sulla nostra fede. Al contrario, è pronunciata una maledizione su chiunque pretenda di aggiungere o togliere da questo libro.

  • 2 Corinzi 1:24 - “Non già che dominiamo sulla vostra fede, ma siamo collaboratori della vostra gioia, perché voi state saldi per fede”.
  • Apocalisse 22:19 - “E se alcuno toglie dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dal libro della vita dalla santa città e dalle cose descritte in questo libro”.

5.3 Le suddivisioni del potere della chiesa – il suo potere dogmatico

229. In che modo si può suddividere il potere [44] che è stato affidato alla chiesa?

Il potere della chiesa si può comunemente suddividere secondo la natura degli oggetti verso i quali è rivolto e comporta tre parti.

230. Qual è la prima suddivisione del potere della chiesa?

La prima suddivisione del potere della chiesa è chiamata dogmatica e concerne gli articoli di fede [45].

231. La chiesa ha facoltà di redigere tali articoli?

Tutti i protestanti concordano nel credere che le Scritture contengono tutte le verità che l'uomo necessita di conoscere e che esse costituiscono la sola ed infallibile regola di fede.

232. Quale altra regola adotta la chiesa cattolica romana?

La chiesa cattolica romana adotta un'altra regola, chiamata tradizione. Con questo termine essa intende un sommario di dottrina che la chiesa possiede al di là di quello che è contenuto nelle Scritture e che sarebbe da considerarsi di uguale autorità a quello delle Scritture stesse.

233. Esiste nelle Scritture una base per sostenere tutto questo?

No, al contrario, le Sacre Scritture scagliano un severo anatema (una maledizione) verso chiunque pretenda di aggiungere o togliere dalla Parola di Dio.

  • Apocalisse 22:18,19 - “Io dichiaro ad ognuno che ode le parole della profezia di questo libro che, se qualcuno aggiunge a queste cose, Dio manderà su di lui le piaghe descritte in questo libro. E se alcuno toglie dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dal libro della vita dalla santa città e dalle cose descritte in questo libro”.
  • Galati 1:9 - “Come abbiamo già detto, ora lo dico di nuovo: Se qualcuno vi predica un evangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia maledetto”.
  • Vedi anche Deuteronomio 4:2,12,32; Proverbi 30:6; Isaia 8:20; Matteo 15:3-6; Colossesi 2:8.

234. Qual è stato il risultato di adottare pure la tradizione come criterio per stabilire la dottrina della chiesa nel Cattolicesimo?

Sono stati introdotti nel credo di quella chiesa dei dogmi di origine puramente umana [46] e dottrine grossolanamente errate per le quali essa esige adesione implicita con la minaccia di maledizione su coloro che non concordano con esse.

235. Qual è, allora, il potere della chiesa, per quanto riguarda le Sacre Scritture?

La chiesa è depositaria delle Sacre Scritture ed è tenuta a preservarle pure e non adulterate.

  • 1 Timoteo 3:15 - “...se dovessi tardare, tu sappia come bisogna comportarsi nella casa di Dio, che è la chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità”.
  • 2 Timoteo 1:14 - “Custodisci il buon deposito che ti è stato affidato mediante lo Spirito Santo che abita in noi”.

236. Quale altro potere possiede la chiesa, in riferimento alle Sacre Scritture?

È dovere della chiesa quello di spiegare le Scritture e di fare appello a tutti affinché le studino, le credano e le ubbidiscano da sé stessi.

  • Malachia 2:7 - “Poiché le labbra del sacerdote dovrebbero custodire la conoscenza e dalla sua bocca uno dovrebbe cercare la legge, perché egli è il messaggero dell'Eterno degli eserciti”.
  • Isaia 8:20 - “Attenetevi alla legge e alla testimonianza! Se un popolo non parla in questo modo, è perché in esso non c'è luce”.
  • Giovanni 5:39 - “Voi investigate le Scritture, perché pensate di aver per mezzo di esse vita eterna; ed esse sono quelle che testimoniano di me”.
  • Romani 15:4 - “Infatti tutte le cose che furono scritte in passato furono scritte per nostro ammaestramento, affinché mediante la perseveranza e la consolazione delle Scritture noi riteniamo la speranza”.
  • Atti 17:11 - “Or costoro erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica e ricevettero la parola con tutta prontezza, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se queste cose stavano così”.

5.4 Le confessioni di fede

237. Ha diritto, la chiesa, a formulare sommari delle dottrine cristiane come, per esempio, confessioni di fede e catechismi?

È dovere di ogni chiesa formulare tali sommari delle dottrine cristiane per diversi motivi: (1) Al fine di dichiarare al mondo il contenuto della sua fede fondata sulle Scritture; (2) per opporsi ad eresie ed errori prevalenti;(3) per determinare le persuasioni dei candidati all'ammissione al ministero cristiano; (4) per assicurare armonia ed uniformità nel suo ministero pubblico.

238. Quale autorità possiedono in sé stesse queste formulazioni?

Considerate in sé stesse, non hanno maggiore autorità di qualsiasi altra composizione umana.

239. Da che cosa deriva, allora, la loro autorità?

L'autorità di tali sommari deriva solo dalla loro conformità alle Sacre Scritture.

240. Possono questi sommari essere considerati infallibilmente corretti?

No, l'unica regola infallibile per l'interpretazione delle Scritture sono le Sacre Scritture stesse.

  • Romani 12:6 - “Ora, avendo noi doni differenti secondo la grazia che ci è stata data, se abbiamo profezia, profetizziamo secondo la proporzione della fede”.
  • Giovanni 5:46 - “...infatti se voi credeste a Mosè, credereste anche a me, perché egli ha scritto di me”.

241. La nostra confessione di fede può affermare d'avere un qualsiasi altro potere su quelli che la ricevono?

No, perché è affermato in quella stessa confessione che tutti i sinodi o concili, sin dal tempo degli apostoli, possono talvolta errare e molti, di fatto, hanno errato. Quindi essi non possono essere considerati regola di fede o di condotta, ma devono essere usati come un sussidio d'esse.

  • Vedi La Confessione di fede di Westminster, 31:4.

242. Puoi citare un'altra dichiarazione che quella confessione fa dallo stesso significato?

Sì, essa dichiara che “... sinodi ed i concili hanno il compito ministeriale (cioè come ministri della Parola di Dio) di risolvere controversie di fede e casi di coscienza” e che “Questi decreti e delibere, se conformi alla Parola di Dio, devono essere ricevuti con riverenza e sottomissione, non solo per il loro accordo con la Parola, ma anche per l'autorità con cui vengono fatti, il che è un'ordinanza di Dio, stabilita nella sua Parola”.

  • Vedi La Confessione di fede di Westminster 31:3. Vedi anche i capitoli 1, 9, 10, e 20 per esteso.

243. In che modo, allora, puoi riconciliare l'autorità che questi canoni pretendono con l'autorità suprema che è attribuita alla Parola di Dio?

Nessun individuo è costretto a ricevere questi canoni che sia contrario alla sua scelta individuale. Nel sottomettersi all'autorità della chiesa, ogni individuo dichiara che riceve questi canoni perché, dopo averli attentamente esaminati, crede che essi contengano il sistema di dottrina insegnato dalle Sacre Scritture.

244. Hai detto che nessun individuo è costretto ad adottare questi canoni. Potresti ora dirmi se un individuo che li ha adottati sia libero – se lo ritiene necessario – di ritirare la sua dichiarazione di piena adesione ad essi?

Se un individuo fosse persuaso a considerare una qualsiasi parte di questi canoni come contraria alla Parola di Dio, è suo privilegio e dovere di dichiararsi libero [47] da quest'obbligo. Altrimenti, come uomo d'onore, di sostenerli e difenderli fintanto che continua a servire come ministro od anziano della chiesa.

245. C'è forse in questo qualcosa che interferisca con la vera libertà di coscienza?

No, non c'è, perché se pure tale procedura sia adottata per assicurare pace, armonia e consonanza d'azione, essa pure preserva e mantiene la vera libertà di coscienza.

246. A chi è richiesto di adottare esplicitamente questi canoni della chiesa e di promettervi ubbidienza?

I vescovi [pastori], candidati al ministero, anziani e diaconi.

5.5 La seconda parte dei poteri della chiesa – stabilire regole per il suo governo ed ordine.

247. Qual è la seconda parte dei poteri della chiesa?

La seconda parte dei poteri della chiesa è quella di stabilire regole per il suo governo ed ordine.

248. Questo vuol dire forse che a chiesa ha il potere di stabilire una qualsiasi forma di governo che ritenga più adatta?

No, non c'è che una sola particolare forma di governo prescritta dalle Sacre Scritture e questa forma non può essere alterata senza usurpare l'autorità di Gesù Cristo.

  • Ebrei 8:5 - “...i quali servono di esempio ed ombra delle cose celesti, come fu detto da Dio a Mosè, quando stava per costruire il tabernacolo: «Guarda», egli disse, «di fare ogni cosa secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte»”.

249. Vuol dire forse allora che la chiesa ha la facoltà di stabilire nuove leggi per regolare la condotta morale dei suoi membri?

La chiesa, come già abbiamo mostrato, non possiede autorità legislativa, ma solo ministeriale. Il suo ufficio consiste ESCLUSIVAMENTE nel pubblicare e far rispettare quelle leggi che il Capo della chiesa ha già stabilito.

250. La chiesa ha il potere di decretare l'istituzione di riti e cerimonie, come è insegnato negli articoli della chiesa cattolica-romana e quella protestante episcopale?

Non c'è alcuna autorizzazione scritturale per questo. Noi, quindi, crediamo che la chiesa assuma un potere che non le spetti, quando opera una qualsiasi aggiunta alle istituzioni di Cristo, e richieda che le si ubbidisca sotto pena di censura o di scomunica.

251. Quale altre materie di competenza della chiesa essa può regolare per il suo governo ed ordine?

Spetta alla chiesa stabilire i tempi del culto pubblico e in quali altre occasioni i suoi membri si devono radunare nel solenne esercizio della religione.

252. Vi sono altre materie incluse in questo potere di stabilire regole?

È pure responsabilità [48] della chiesa quello di stabilire l'ordine del culto pubblico, fissare i limiti delle comunità e dei presbiteri e di fissare ogni altra disposizione necessaria per assicurarle armonia ed ordine.

5.6 La terza parte del potere della chiesa: il potere di disciplinare

253. Qual è la terza e ultima parte del potere della chiesa?

Il potere di disciplinare o di giurisdizione [49].

  • 2 Corinzi 10:8 - “E anche se mi vantassi un po' di più della nostra autorità, che il Signore ci ha dato per la vostra edificazione e non per la vostra distruzione, non ne sarei svergognato”.

254. Questo potere è necessario ad ogni società?

Sì, in ogni società umana, e necessario che vi sia un qualche potere per preservarne la pace e mantenerne la concordia.

255. Potrebbe una persona avere diritto ad essere ammessa nella chiesa cristiana senza essere disposta a sottomettersi alle sue regole o regolamenti?

No, solo coloro che rendono una credibile professione [50] della loro fede in Cristo possono essere ammessi come membri della chiesa di Cristo.

  • Atti 8:37 - “E Filippo disse: «Se tu credi con tutto il cuore, lo puoi». Ed egli rispose, dicendo: «Io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio»”.
  • 1 Corinzi 1:2 - “...alla chiesa di Dio che è in Corinto ai santificati in Gesù Cristo, chiamati ad essere santi, insieme a tutti quelli che in qualunque luogo invocano il nome di Gesù Cristo, loro Signore e nostro”.
  • Matteo 28:20 - “...insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente. Amen”.

256. Perché non possono essere ammesse a far parte della chiesa anche altre persone?

Perché i suoi privilegi – per la loro stessa natura – sono intesi solo per coloro che, secondo un giudizio caritatevole, sono discepoli di Cristo.

  • Giovanni 17:6 - “Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dato dal mondo; erano tuoi, e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola”.
  • Atti 19:9 - “Ma poiché alcuni si indurivano e persistevano nell'incredulità, parlando male della via in presenza della folla, egli, ritiratosi da loro, separò i discepoli e continuò a discutere ogni giorno nella scuola di un certo Tiranno”.

257. Con quale mezzo può essere preservato il carattere della chiesa come società di cristiani professanti?

Attraverso il fedele esercizio della disciplina scritturale [51], nel far rispettare l'osservanza delle sue leggi, ed attraverso la riprensione e la scomunica [52].

  • 1 Corinzi 5:7 - “Togliete via dunque il vecchio lievito affinché siate una nuova pasta, come ben siete senza lievito; la nostra pasqua infatti, cioè Cristo, è stata immolata per noi” (vedi contesto).

258. Perché è necessario l'esercizio della disciplina per preservare la purezza e la pace della chiesa?

Perché coloro che, nell'ambito della chiesa, non sono autentici credenti rigenerati dallo Spirito Santo, si comportano frequentemente in modo difforme da quanto le regole della chiesa esigono. Lo stesso può avvenire, però, anche con coloro che sono credenti autentici, in quanto in ogni credente rimangono residui della sua vecchia natura corrotta.

  • Matteo 18:7 - “Guai al mondo per gli scandali! Perché è necessario che avvengano gli scandali, ma guai a quell'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!”.
  • Apocalisse 2:14 - “Ma ho alcune cose contro di te: tu hai colà alcuni che ritengono la dottrina di Balaam, il quale insegnò a Balak a porre un'insidia davanti ai figli d'Israele per farli cadere, inducendoli a mangiare cose sacrificate agli idoli e a fornicare”.

259. Chi deve esercitare questa disciplina?

I responsabili (gli ufficiali) della chiesa.

  • Matteo 28:19 - “Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”; Atti 14:23 “E dopo aver designato per loro degli anziani in ciascuna chiesa, avendo pregato e digiunato, li raccomandarono al Signore nel quale avevano creduto”; Matteo 16:19 “Ed io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che avrai legato sulla terra, sarà legato nei cieli, e tutto ciò che avrai sciolto sulla terra sarà sciolto nei cieli”.
  • Matteo 18:15-18 - “Ora, se il tuo fratello ha peccato contro di te, va' e riprendilo fra te e lui solo; se ti ascolta, tu hai guadagnato il tuo fratello; ma se non ti ascolta, prendi con te ancora uno o due persone, affinché ogni parola sia confermata per la bocca di due o tre testimoni. Se poi rifiuta di ascoltarli, dillo alla chiesa; e se rifiuta anche di ascoltare la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità vi dico che tutte le cose che voi avrete legate sulla terra saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra saranno sciolte nel cielo”.

260. Qual è l'estensione del potere degli ufficiali della chiesa?

È loro responsabilità (1) giudicare chi possa essere ammesso a far parte della chiesa, (2) verificarne la condotta una volta ammesso; e (3) riprendere e eventualmente espellervi chi si comprova indegno di farne parte.

  • 2 Timoteo 4:2 - “...predica la parola, insisti a tempo e fuor di tempo, riprendi, rimprovera, esorta con ogni pazienza e dottrina”.
  • Tito 2:15 - “Insegna queste cose, esorta e riprendi con ogni autorità. Nessuno ti disprezzi”.
  • Ebrei 13:17 - “Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano sulle anime vostre, come chi ha da renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando, perché ciò non vi sarebbe di alcun vantaggio”.

5.7 L'ammissione e l'esclusione dalla chiesa

261. Possono essere ammessi a far parte della chiesa solo coloro che sono realmente santi?

Che una persona sia veramente santa, questo è conosciuto solo da Dio. Gli ufficiali della chiesa, quindi, non hanno conoscenze tali per discernere il cuore di una persona, non possono determinare lo stato segreto dell'anima.

262. Con quale regola, allora, devono essere guidati nell'ammissione nella chiesa di nuovi membri?

Essi devono essere guidati solo dalla professione esteriore di fede, che testimonia della fede interiore in Cristo Gesù.

  • Atti 8:12 - “Quando però credettero a Filippo, che annunziava la buona novella delle cose concernenti il regno di Dio e il nome di Gesù Cristo, uomini e donne si fecero battezzare”.
  • Atti 19:18 - “E molti di coloro che avevano creduto venivano a confessare, e a dichiarare le cose che avevano fatto”.

263. Quand'è che una persona può essere considerata fare una professione credibile di fede?

Quando un tale individuo manifesta conoscenza delle dottrine principali dell'Evangelo; dichiara di credere in esse; professa nel suo cuore di essere stato rinnovato dallo Spirito di Dio; e conserva una condotta compatibile con l'Evangelo.

  • Romani 10:10 - “Col cuore infatti si crede per ottenere giustizia e con la bocca si fa confessione, per ottenere salvezza”.
  • Atti 16:33 - “Ed egli li prese in quella stessa ora della notte e lavò loro le piaghe. E lui e tutti i suoi furono subito battezzati”.
  • Luca 3:8 - “Fate dunque frutti degni del ravvedimento e non cominciate a dire dentro di voi: "Noi abbiamo Abrahamo per padre", perché io vi dico che Dio può suscitare dei figli ad Abrahamo anche da queste pietre”.

264. I membri della chiesa, dopo esservi stati ammessi, continuano ad essere soggetti all'autorità dei suoi conduttori?

Sì, tale autorità da una parte e l'ubbidienza dall'altra, sono chiaramente sanzionate dalla legge di Cristo.

265. Per quali tipi di trasgressione i membri della chiesa sono passibili di riprensione?

(1) Per errori dottrinali; (2) per immoralità nella condotta; (3) per aver disprezzato l'autorità, l'ordine e le ordinanze della chiesa; (4) per aver trascurato i doveri pubblici, domestici e segreti della religione. Romani 16:17 - “Or io vi esorto, fratelli, a guardarvi da quelli che fomentano le divisioni e gli scandali contro la dottrina che avete appreso, e ritiratevi da loro”.

  • Tito 3:10 - “Evita l'uomo settario, dopo una prima e una seconda ammonizione”.
  • 2 Cronache 23:19 - “Stabilì inoltre i portinai alle porte della casa dell'Eterno, affinché non vi entrasse nessuno che fosse in alcun modo impuro”.
  • Efesini 5:11 - “E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto riprovatele”.
  • Apocalisse 2:20 - “Ma ho alcune cose contro di te: tu permetti a quella donna Iezabel, che si dice profetessa, di insegnare e di sedurre i miei servi inducendoli a fornicare e a mangiare cose sacrificate agli idoli”.
  • 1 Corinzi 11:12 - “...perché come la donna proviene dall'uomo, così anche l'uomo nasce per mezzo della donna, e ogni cosa è da Dio”.
  • 2 Tessalonicesi 3:6 - “Ora, fratelli, vi ordiniamo nel nome del Signor nostro Gesù Cristo, che vi ritiriate da ogni fratello che cammini disordinatamente e non secondo l'insegnamento che avete ricevuto da noi”.
  • Ebrei 10:25 - “...non abbandonando il radunarsi assieme di noi come alcuni hanno l'abitudine di fare, ma esortandoci a vicenda, tanto più che vedete approssimarsi il giorno”.
  • Geremia 10:25 - “Riversa la tua ira sulle nazioni che non ti conoscono e sui popoli che non invocano il tuo nome, perché hanno divorato Giacobbe, sì, l'hanno divorato e consumato e hanno distrutto la sua dimora”.
  • Matteo 6:6 - “Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, chiudi la tua porta e prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà pubblicamente.”.

266. Tutte le trasgressioni sono seguite dallo stesso tipo di riprensione?

No, secondo la natura della trasgressione, alcune ricevono formale ammonizione, alcune conducono alla sospensione dai privilegi della chiesa, ed altre ancora conducono alla scomunica, cioè ad essere tagliati fuori da ogni rapporto con la chiesa.

  • Tito 1:13 - “Questa testimonianza è vera, per questo motivo riprendili severamente, affinché siano sani nella fede”.
  • 2 Tessalonicesi 3:14,15 - “E se qualcuno non ubbidisce a quanto diciamo in questa epistola, notate quel tale e non vi associate a lui, affinché si vergogni. Non tenetelo però come un nemico, ma ammonitelo come fratello”.
  • 1 Corinzi 5:13 - “Ora è Dio che giudica quelli di fuori. Perciò togliete il malvagio di mezzo a voi”.

Galati 5:12 - “Oh, si facessero pur anche mutilare coloro che vi turbano!”.

267. Le Scritture attribuiscono grande importanza alla riprensione della chiesa?

Sì, certamente, perché essa dichiara che la sentenza della chiesa, quando pronunciata secondo le Scritture, è confermata e ratificata in cielo.

  • Matteo 18:18 - “In verità vi dico che tutte le cose che voi avrete legate sulla terra saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra saranno sciolte nel cielo”.
  • 1 Corinzi 5:5 - “...ho deciso che quel tale sia dato in mano di Satana a perdizione della carne, affinché lo spirito sia salvato nel giorno del Signor Gesù”.
  • 1 Timoteo 1:20 - “Tra questi vi sono Imeneo e Alessandro, che io ho dato in mano di Satana, perché imparino a non bestemmiare”.

268. Quale dovrebbe essere la condotta di coloro che sono stati sottoposti ad azioni disciplinari in uno dei modi sopra descritti?

Essi dovrebbero umiliarsi sotto di esse e perseguire la grazia del ravvedimento e del ritorno ad opere compatibili con la loro fede.

  • 1 Pietro 5:6 - “Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché egli v'innalzi al tempo opportuno”.
  • Ebrei 13:17 - “Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano sulle anime vostre, come chi ha da renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando, perché ciò non vi sarebbe di alcun vantaggio”.
  • Apocalisse 2:5 - “Ricordati dunque da dove sei caduto, ravvediti e fa' le opere di prima; se no verrò presto da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto, se non ti ravvedi”.

269. Quand'è che può una persona sospesa essere ristabilita nella comunione della chiesa?

Quando è stata fornita prova sufficiente del suo ravvedimento e ritorno ad uno stile di vita confacente con l'Evangelo.

  • Galati 6:1 - “Fratelli, se uno è sorpreso in qualche fallo, voi che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. Ma bada bene a te stesso, affinché non sii tentato anche tu”.
  • Giovanni 20:23 - “A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati, e a chi li riterrete, saranno ritenuti”.

270. Devono essere rese pubbliche le misure disciplinari della chiesa?

Sì, quando le trasgressioni sono di tali gravità e dominio pubblico da portare scandalo alla chiesa.

  • 2 Corinzi 2:6 - “Basta a quel tale la punizione inflittagli dalla maggioranza”.
  • 1 Timoteo 5:20 - “Quelli che peccano, riprendili alla presenza di tutti, affinché anche gli altri abbiano timore”.

271. La chiesa ne riceve un danno se trascura la disciplina?

Sì, perché le persone pie ne sarebbero scoraggiate dall'entrarvi; sarebbe provocata l'ira di Dio ed il nome di Cristo ne sarebbe disonorato.

  • 1 Corinzi 5:11 - “Ma ora vi ho scritto di non mescolarvi con chi, facendosi chiamare fratello, sia un fornicatore, o un avaro o un idolatra, o un oltraggiatore, o un ubriacone, o un ladro; con un tale non dovete neppure mangiare”.
  • 1 Corinzi 10:20 - “No, ma dico che le cose che i gentili sacrificano, le sacrificano ai démoni e non a Dio; or io non voglio che voi abbiate parte con i démoni”.
  • Apocalisse 18:4 - “Poi udii un'altra voce dal cielo che diceva: «Uscite da essa, o popolo mio, affinché non abbiate parte ai suoi peccati e non vi venga addosso alcuna delle sue piaghe”.
  • Geremia 7:11 - “Questo tempio su cui è invocato il mio nome è forse divenuto ai vostri occhi un covo di ladroni? Ecco, io ho visto questo», dice l'Eterno”.
  • 2 Samuele 12:14 - “Tuttavia, poiché facendo questo tu hai dato ai nemici dell'Eterno occasione di bestemmiare, il figlio che ti è nato dovrà morire”.
  • Romani 2:24 - “Infatti: «Per causa vostra, come sta scritto, il nome di Dio è bestemmiato fra i gentili»”.
  • Efesini 4:30 - “E non contristate lo Spirito Santo di Dio, col quale siete stati sigillati per il giorno della redenzione”.

272. Potrebbe una chiesa, trascurando del tutto di esercitare disciplina al suo interno, cessare di essere una vera e vivente chiesa di Cristo?

Sì, questo talvolta succede.

  • Apocalisse 2:9 - “Io conosco le tue opere, la tua tribolazione, la tua povertà (tuttavia tu sei ricco) e la calunnia di coloro che si dicono Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana”.
  • Apocalisse 3:9,16 - “ Ecco, io ti consegno alcuni della sinagoga di Satana, che si dicono Giudei e non lo sono, ma mentono; ecco, li farò venire a prostrarsi ai tuoi piedi e conosceranno che io ti ho amato. ... Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né caldo, io sto per vomitarti dalla mia bocca”.

273. D'altro canto, vi sono molti e grandi benefici che sorgono dall'esercizio di una stretta e fedele disciplina?

Sì.

274. Quali benefici trae il trasgressore al quale sono state applicate sanzioni disciplinari?

Attraverso le sanzioni disciplinari il trasgressore vede il peccato come qualcosa di cattivo e di vergognoso e se accetta queste sanzioni disciplinari con uno spirito appropriato, esse hanno la potente tendenza a renderlo umile, richiamarlo alla fedeltà e ad edificarlo.

  • 2 Tessalonicesi 3:4 - “A vostro riguardo noi confidiamo nel Signore, che già fate e continuerete fare le cose che vi ordiniamo”.
  • 2 Corinzi 7:9,10 - “Ora mi rallegro, non perché siete stati rattristati, ma perché siete stati rattristati a ravvedimento, poiché siete stati rattristati secondo Dio, affinché in nessuna cosa aveste a ricevere alcun danno da parte nostra. La tristezza secondo Dio infatti produce ravvedimento a salvezza, che non ha rimpianto; ma la tristezza del mondo produce la morte”.

275. Quali benefici trae la chiesa dal fedele esercizio della disciplina?

Attraverso l'esercizio della disciplina i peccatori vengono scoraggiati dall'aderire ipocritamente alla chiesa ed il lievito che potrebbe infettare l'intera pasta è purgato; il numero dei suoi veri convertiti è aumentato e la sua santità manifestata; infine le viene assicurata la presenza di grazia e la benedizione di Dio.

  • 1 Corinzi 5:7 - “Togliete via dunque il vecchio lievito affinché siate una nuova pasta, come ben siete senza lievito; la nostra pasqua infatti, cioè Cristo, è stata immolata per noi”.
  • Atti 16:4,5 - “E, come essi attraversavano le città, ordinavano loro di osservare le decisioni prese dagli apostoli e dagli anziani a Gerusalemme. Le chiese dunque erano fortificate nella fede e crescevano di numero ogni giorno”.
  • Atti 5:11,13,14 - “Così una grande paura venne su tutta la chiesa e su tutti coloro che udivano queste cose. ... E nessuno degli altri ardiva unirsi a loro; ma il popolo li magnificava. Così si aggiungeva al Signore un numero sempre maggiore di credenti, moltitudini di uomini e donne”.
  • Giovanni 2:16 - “...e ai venditori di colombi disse: «Portate via da qui queste cose; non fate della casa del Padre mio una casa di mercato”.
  • Ezechiele 36:23 - “Io santificherò il mio grande nome profanato fra le nazioni, che avete profanato nel loro mezzo. Le nazioni riconosceranno che io sono l'Eterno», dice il Signore, l'Eterno, «quando sarò santificato in voi davanti ai loro occhi”.
  • 2 Corinzi 6:17,18 - “Perciò «uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d'immondo, ed io vi accoglierò, e sarò come un padre per voi, e voi sarete per me come figli e figlie, dice il Signore Onnipotente”.

276. Non potrebbe forse il trasgressore essere condotto, dopo aver subito delle sanzioni disciplinari, ad abbandonare la predicazione dell'Evangelo e quindi diventare ancora di più indurito?

L'esercizio della disciplina è un'ordinanza dio Dio. Dovremmo piuttosto aspettarci che è la negligenza, e non l'esercizio della disciplina ad indurire il peccatore. Se infatti, nel suo orgoglio ed ostinazione, egli ignora i vantaggi che sorgono da essa quand'è ricevuta con spirito appropriato, i responsabili della chiesa non devono essere scoraggiati dal loro dovere più di quanto il ministro dell'Evangelo sia scoraggiato dal predicare perché molti ne risultano induriti vedendo così aumentare la loro colpa e pericolo.

  • 2 Corinzi 2:15 - “Perché noi siamo per Dio il buon odore di Cristo fra quelli che sono salvati, e fra quelli che periscono”.
  • Giuda 19 - “Costoro sono quelli che causano le divisioni, gente carnale, che non ha lo Spirito”.

277. I responsabili (gli ufficiali) della chiesa sono seriamente responsabili per il giusto esercizio della disciplina?

Essi detengono questa loro responsabilità per espresso incarico di Cristo. La loro fedeltà sarà imitata da molti e ne conseguiranno grandi benedizioni. Al contrario, la negligenza in questo campo è sempre seguita da profonde e durevoli ferite alla chiesa, disonore verso Cristo, e male ai peccatori. Gli ufficiali della chiesa dovrebbero sentire profondamente quanto grande sia la loro responsabilità in questo campo. Saranno infatti chiamati a rendere strettamente conto della loro amministrazione in questo senso nel giorno del giudizio.

  • 1 Pietro 5:4 - “E quando apparirà il sommo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce”.
  • Ebrei 13:17 - “Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano sulle anime vostre, come chi ha da renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando, perché ciò non vi sarebbe di alcun vantaggio”.

278. In che modo un membro della chiesa potrà pienamente comprendere tutte le sue regole come pure l'ordinamento disciplinare?

Lo potrà fare studiando la Forma di Governo ed il Libro di Disciplina che si accompagna alla Confessione della nostra Fede e che ogni membro della nostra chiesa dovrebbe possedere [53].

Note

  • [39] Cristo è il solo che possa “signoreggiare” sulla chiesa. “E Gesù, chiamatili a sé, disse: «Voi sapete che i sovrani delle nazioni le signoreggiano e che i grandi esercitano il potere su di esse, ma tra di voi non sarà così; anzi chiunque tra di voi vorrà diventare grande sia vostro servo” (Matteo 20:25,26). (Ed.)
  • [40] http://it.wikipedia.org/wiki/Erastianesimo.
  • [41] Le libertà civili e religiose dipendono dal fatto che l'ambito del potere civile è interamente separato e distinto da quello ecclesiastico e che non può, quindi, giustamente, e non dovrebbe, in ogni caso, essere fatto reciprocamente interferire. (Ed.)
  • [42] “Che vada oltre” significa non esplicitamente comandato.
  • [43] L'originale dice: “general rules of God's Word, or beside it, either * [non “if”] in matter of faith or worship” `è virtualmente una citazione dalla Confessione di fede di Westminster 20:2, che è stata leggermente, ma non in modo insignificante, corrotta nel tempo, come è stato dimostrato dalla scoperta del manoscritto originale del 1646 di Cornelius Burges, fatta nella prima metà del ventesimo secolo. Se l'autore avesse conosciuto questo errore, avrebbe scritto la domanda come indicato qui sopra * [Ed.] .
  • [44] “Potere” è qui sinonimo di “facoltà”, “competenza”.
  • [45] La facoltà di scrivere una confessione di fede che contenga il dogma (la dottrina) oppure quella di affermare e definire la fede biblica.
  • [46] I dogmi d'origine puramente umana sono le dottrine inventare dall'uomo e che non possono essere derivate dalle Sacre Scritture.
  • [47] Se le sue persuasioni diventassero contrarie alla Confessione di Fede di Westminster, questo esigerebbe da parte sua di dimettersi dalla Chiesa presbiteriana.
  • [48] Alcuni fra i discutibili risultati dell'esercizio di questo potere, sono presentati al cap. 7.2, D/R 304.
  • [49] Applicata allo Stato, il vocabolario della lingua italiana dà la seguente definizione di giurisdizione: funzione fondamentale dello Stato che consiste nella facoltà e nella competenza di applicare il diritto in modo imparziale nei casi concreti: g. amministrativa, civile, penale, militare | insieme degli organi che esplicano tale funzione.
  • [50] Il termine “professione” (di fede) ha, secondo il vocabolario della lingua italiana, fra l'altro, questo significato: “pubblica manifestazione o dichiarazione delle proprie idee, dei propri sentimenti, della propria fede politica o religiosa: far p. di amicizia, di stima “. (Ed.)
  • [51] Esercitata, cioè, secondo i principi stabiliti dalla Bibbia. (Ed.)
  • [52] Il vocabolario della lingua italiana definisce “scomunica” così: (1) pena comminata da un’autorità religiosa, specialmente cristiana o ebraica, che esclude chi ne è colpito dai sacramenti e dalla partecipazione al culto dei fedeli: dare, lanciare, infliggere la s. a qualcuno, incorrere nella s., essere colpito da s. (2) per estensione, severa condanna nei confronti di qualcuno considerato indegno di appartenere a un gruppo, a un ambiente e simili, dichiarazione dell’indegnità di appartenenza di una persona o un gruppo a un partito o ad altra organizzazione politica, con la conseguente condanna delle idee da questi sostenute in quanto discordanti dalla linea del partito stesso. (Ed.)
  • [53] Questi documenti possono assumere forme e nomi diversi a seconda delle chiese. (Ed.)