Corsi/Neutralità

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IL MITO DELLA NEUTRALITÀ

Le scuole statali si considerano neutrali rispetto alla religione. Non favoriscono una religione piuttosto che un’altra - dicono. Non è vero. Con Gesù Cristo non esiste posizione neutrale. Egli ha detto che o siamo per lui o contro di lui. Nessun ambito di vita può essere definito neutrale. Tutta la verità è verità di Dio. Se cerchiamo d’interpretare il mondo senza Dio scadremo nell’errore. Una scuola che insegni tutto il giorno senza fare menzione di Dio sta in effetti insegnando allo studente che Dio è irrilevante. L’insegnante sta dicendo implicitamente che Dio non è importante, che non ha niente a che vedere con la storia, la geografia, l’educazione civica, l’economia, la letteratura, la scienza o la matematica. Questo insegnamento è falso e non ha nulla di neutrale. La presenza di un insegnante cristiano nella scuola statale non cambia la situazione. A meno che l’insegnante sviluppi il materiale da una prospettiva cristiana, le idee saranno distorte. L’insegnante evangelicale non è libero d’insegnare da una prospettiva cristiana in una scuola statale. Al massimo potrà essere libero di infarinare di pietismo il corso di studi anti-cristiano messo a disposizione da editori umanisti. Un corso di studi che insegni ogni materia da una prospettiva cristiana in Italia non esiste.

Lungi dall’essere neutrale, la scuola statale è impegnata a indottrinare gli studenti nella religione dello stato: l’umanesimo secolare. L’uomo, non Dio, è il criterio di tutte le cose. Il ragazzo viene cresciuto per servire lo stato, non Dio.

Il Catechismo di Westminster chiede: “Qual’è lo scopo primario dell’uomo?” Risponde: “Dio ha creato l’uomo per conoscerlo, amarlo, servirlo e godere di Lui per sempre”. Questa risposta è assai simile a quella del Catechismo di Pio X, Domanda 13: “Dio ci ha creati per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita, e per goderlo poi nell'altra in Paradiso”. Ancora, il Catechismo della Chiesa Cattolica alla domanda 358 specifica ancor meglio: “Dio ha creato tutto per l'uomo, ma l'uomo è stato creato per servire e amare Dio e per offrirgli tutta la creazione. Una conseguenza logica di questa dichiarazione di fede è che i figli dei credenti devono essere istruiti in modo tale da facilitare la loro maturazione come uomini e donne in grado di assumere il dominio sotto Dio ovvero offrirgli tutta la creazione. Meno che questo non è solo incoerenza ma apostasia dalla propria fede. Per quanto concerne lo scopo primario della vita, mandare i propri figli in una scuola statale umanista è come minimo azzopparli se non un sacrificarli sull’altare di Molech.

G. Modolo, 6.7.2020