Corsi/Essere cristiani/33
Essere cristiani (J. I. Packer) |
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Il Credo, o Simbolo apostolico. Credo in Dio padre onnipotente, creatore del cielo e della terra. E in Gesù Cristo, suo figlio unigenito, Signor nostro, il quale fu concepito di Spirito santo, nacque da Maria vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto. Discese nel soggiorno dei morti, il terzo giorno risuscitò, salì al cielo, siede alla destra di Dio, padre onnipotente. Di là ha da venire a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito santo, la santa chiesa universale, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione dei corpi e la vita eterna. Amen.
La preghiera del Signore
33. Prefazione
Con tre formule onorate ed antiche (il Credo, il Padre nostro, e i Dieci Comandamenti), stiamo cercando di esporre i termini fondamentali della fede cristiana. Esse rispettivamente riassumono: il modo cristiano di credere, il modo cristiano di comportarsi, e il modo cristiano di pregare.
Il Padre nostro, in particolare, è una meraviglia di “dati compressi”, una formulazione dal significato ricchissimo e profondo. E’ un compendio dell’Evangelo (Tertulliano), un trattato teologico (Thomas Watson), regola di propositi come pure di richieste, e quindi la chiave stessa dell’intera faccenda del vivere. On c’è nessun altro luogo migliore di questo dove si trovi l’esposizione di ciò che significa essere cristiani.
Il catechismo riformato di Heidelberg (1563) si esprime al riguardo della preghiera, in questo modo:
Domanda 116: Perché la preghiera è necessaria ai cristiani?
Perché è il “pezzo forte” della riconoscenza che Dio esige da noi (Sl. 50:14,15), ed Egli non vuole dare la Sua grazia e il Suo santo Spirito se non a coloro che glieli domandano con preghiere ardenti e continue e Lo ringraziano per questo (Mt. 7:7ss; Lu. 11:9-13; Mt. 13:12).
Domanda 117: Che cosa occorre alla preghiera perché sia gradita a Dio e da Lui esaudita?
In primo luogo che noi invochiamo di tutto cuore il solo vero Dio che si è rivelato a noi nella Sua Parola (Gv. 4:22-24) per ottenere da Lui tutto ciò che ci ha comandato di chiedergli (Ro. 8:26; 1 Gv. 5:14,15). In secondo luogo, che riconosciamo pienamente la nostra povertà e la nostra miseria (2Cr. 20:12) per umiliarci davanti alla Sua santa maestà (Sl. 2:11; 34:19; Is. 66_2). In terzo luogo, che ci basiamo sulla certezza (Ro. 10:14; Gm. 1:16ss) che, senza tenere conto della nostra indegnità, Egli esaudirà sicuramente la nostra preghiera a causa del Signore Gesù Cristo (Gv. 14_13-16; Da. 9:17,18), come ce lo ha promesso nella Sua Parola (Mt. 7:8; Sl. 143:1).
Domanda 118: Dio che cosa ci ha comandato di chiedergli?
Tutto ciò che è necessario all’anima e al corpo e che il Signore Gesù Cristo ha riassunto nella preghiera che Lui stesso ha insegnato (Gm. 1:17; Mt. 6:33).
Domanda 119: Che cosa dice questa preghiera?
"Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. Venga il tuo regno. Sia fatta la tua volontà in terra come in cielo. Dacci oggi il nostro pane necessario. E perdonaci i nostri debiti, come anche noi perdoniamo ai nostri debitori. E non esporci alla tentazione, ma liberaci dal maligno, perché tuo è il regno e la potenza e la gloria in eterno. Amen.”.