Confessioni di fede/cfv1662/Articolo 26
Confessione di fede valdese 1662 |
Intro - 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - Errori condannati -Atto 1894 - |
26. Sua indefettibilità
Che quella Chiesa non puole mancare ed essere ridutta al niente, ma che deve essere perpetua, tutti gl'eletti essendo, ogniuno nel suo tempo, chiamati da Dio nella communione de' santi, e talmente per la virtù del Suo Santo Spirito sostenuti e conservati nella fede, che perseverando in essa conseguiscono l'eterna salute.
Prove
Geremia 31:3- Geremia 32:38-40 - Salmi 46:6 - Mal 3:6 - Salmi 102:28 - Os. 2:19. Il sacro vincolo di questo matrimonio spirituale di Cristo con la sua Chiesa non può esser rotto ne dagli uomini ne dalli demoni: perché Iddio conserva la fede nei suoi. - Giovanni 14:16 - Romani 11:29 - Salmi 37:28 - Salmi 48:14 - Giovanni 6:37,47 - Giovanni 10:27,28 - Romani 8:29-32 -Romani 8:38,39 - Matteo 24:24. Così Cristo qui insegna non essere possibile che gli eletti siano sedotti. Essendo sostenuti per la grazia di Dio persevereranno nella fede sin alla morte. - Luca 22:31,32 - Giovanni 17:11:20,21 - 1 Corinzi 1:7,8. Filippesi 1:6; 2:13. Dio opera talmente nella volontà dei suoi eletti che essi vogliono perseverare, ed effettivamente perseverano fin alla fine, tal che non si può dire che la volontà di essi renda dubbiosa la loro perseveranza: ne essi vanagloriarsi d'averla dal loro libero arbitrio, che si determini se stesso: ma dalla grazia di Dio. - 1 Giovanni 2:19 - 1 Giovanni 3:9.