Confessioni di fede/cfv1662/Articolo 21
Confessione di fede valdese 1662 |
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Articolo XXI - La necessità delle buone opere
Che le buone opere sono tanto necessarie a' fedeli che non possono giungere al regno de' cieli senza farle, atteso che Iddio lddio le ha preparate accioche in esse noi caminiamo: che così dobbiamo fuggire i vitij et applicarci alle virtù christiane, impiegando i digiuni et ogni altro mezzo che può servirci in una cosa sì santa.
Prove
- "...infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo" (Efesini 2:10).
- "Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che vi asteniate dalla fornicazione" (1 Tessalonicesi 4:3).
- "Impegnatevi a cercare la pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore" (Ebrei 12:14).
- "E nulla di impuro, né chi commetta abominazioni o falsità, vi entrerà; ma soltanto quelli che sono scritti nel libro della vita dell'Agnello" (Apocalisse 21:27).
- "Non v'illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio" (1 Corinzi 6:9-11).
- "...perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete" (Romani 8:13).
- "Fate dunque morire ciò che in voi è terreno: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e cupidigia, che è idolatria. 6 Per queste cose viene l'ira di Dio sugli uomini ribelli" (Colossesi 3:5-6).
- "anzi, tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non avvenga che, dopo aver predicato agli altri, io stesso sia squalificato" (1 Corinzi 9:27).
- "...e ci insegna a rinunciare all'empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo" (Tito 2:12).
- "Il digiuno che io gradisco non è forse questo: che si spezzino le catene della malvagità, che si sciolgano i legami del giogo, che si lascino liberi gli oppressi e che si spezzi ogni tipo di giogo?" (Isaia 58:6)
- "...perché l'esercizio fisico è utile a poca cosa, mentre la pietà è utile a ogni cosa, avendo la promessa della vita presente e di quella futura" (1 Timoteo 4:8).
Commento
Le opere buone sono di fatto essenziali nella vita cristiana autentica. Dio stesso, infatti, produce dei cristiani per praticare quelle opere che Egli ha predisposto affinché le compissero. Nessuno può giungere nel regno dei Cieli senza compierle. E' dovere del cristiano vivere una vita conforme alla volontà rivelata del Signore cessando da tutto ciò che a Lui dispiace ed applicandosi a sviluppare nella sua vita virtù cristiane facendo uso di tutto ciò che può essere utile per vivere una vita santa. La santificazione è espressa volontà di Dio: senza di essa nessuno vedrà il Signore. Nessuno si può illudere:né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. Da tutto questo il cristiano autentico è stato purificato e strappato e deve mortificare in lui tutto ciò che è terreno: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e cupidigia, che è idolatria. Per queste cose, infatti, viene l'ira di Dio sugli uomini ribelli. Il cristiano "tratta duramente" il proprio corpo per domarne le passioni, privandolo consapevolmente di tutto ciò che gradirebbe e che solo potrebbe alimentare il peccato ed esercitandosi con impegno nella pratica della pietà.