Confessioni di fede/Westminster/Governo chiesa
La forma presbiteriana di governo della Chiesa
"Ne misurino il piano e, se si vergognano di tutto quello che hanno fatto, fa' loro conoscere la forma di questa casa, la sua disposizione, le sue uscite e i suoi ingressi, tutti i suoi disegni e tutti i suoi regolamenti, tutti i suoi riti e tutte le sue leggi; mettili per iscritto sotto i loro occhi affinché osservino tutti i suoi riti e tutti i suoi regolamenti e li mettano in pratica" (Ezechiele 43:11).
Prefazione
Gesù Cristo, sulle cui spalle riposa il dominio, il cui nome è Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace; l'incremento del cui impero dura per sempre1; che siede sul trono di Davide e che questo Suo regno Egli ordina e stabilisce con giudizio e giustizia ora e per sempre; essendogli stato dato dal Padre, che Lo ha risuscitato dai morti e Lo ha fatto sedere alla propria destra nel cielo, ogni potere in cielo e sulla terra, al di sopra di ogni principato, autorità, potenza, signoria e di ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello futuro, e che ogni cosa Egli ha posto sotto i Suoi piedi; avendolo posto come capo supremo alla Chiesa, che è il corpo di Lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti: Egli, essendo salito in alto, molto al di sopra dei cieli, affinché riempisse ogni cosa, ha ricevuto doni per la Sua Chiesa ed ha stabilito [così] degli ufficiali per l'edificazione della Sua Chiesa e per il perfezionamento dei Suoi santi2.
La Chiesa
Non vi è che una sola Chiesa universale e visibile, quella presentata nel Nuovo Testamento3.
Il ministero, gli oracoli e le ordinanze del Nuovo Testamento sono state dati da Gesù Cristo alla Chiesa universale visibile al fine di raccoglierla e perfezionarla in questa vita fino al Suo ritorno4.
Il Nuovo Testamento presenta pure comunità visibili particolari, membra della Chiesa universale5. Le comunità [cristiane] particolari dell'antichità erano costituite da santi visibili, vale a dire, da coloro che, essendo d'età, professavano fede in Cristo ed ubbidienza a Cristo, secondo le regole di fede e di vita insegnate da Cristo e dai Suoi apostoli; insieme ai loro figlioli6.
Gli ufficiali della Chiesa
Gli ufficiali della Chiesa, che Cristo ha stabilito per l'edificazione della Sua Chiesa ed il perfezionamento dei santi, sono, alcuni a carattere straordinario, come gli apostoli, gli evangelisti ed i profeti, che sono cessati. Altri sono ordinari e perpetui, come pastori, insegnanti ed altri governanti della Chiesa, e diaconi.
I Pastori
Il pastore è un ufficiale ordinario e perpetuo nella Chiesa7, profetizzando nel tempo dell'Evangelo8.
Le funzioni proprie di questo ufficio sono:
1. Pregare per e con il suo gregge come portavoce del popolo presso Dio9. Vedasi Atti 6:2-4, laddove predicazione e preghiera sono congiunte come componenti dello stesso ufficio10. L'ufficio dell'anziano (vale a dire del pastore) è quello di pregare per gli infermi, anche in privato, al che è promessa una benedizione particolare; ancor più dovrebbe farlo nell'esecuzione pubblica del suo ufficio, come sua propria parte.
2. Leggere pubblicamente le Sacre Scritture.
Infatti: E' comprovato come ai sacerdoti ed i leviti nella chiesa israelita venisse affidata la lettura pubblica della Parola11. E' comprovato come ai ministri dell'Evangelo sia affidato l'ampio compito e mandato di dispensare la Parola, come pure le altre ordinanze, allo stesso modo in cui lo avevano sotto la Legge i sacerdoti ed i Leviti, Isaia 66:21. In Matteo 23:34 il Salvatore chiama gli ufficiali del Nuovo Testamento, che Egli invierà, con lo stesso nome degli insegnanti nell'Antico12. Ne consegue legittimamente, com'è stato provato, che la lettura pubblica delle Sacre Scritture, essendo questo un dovere di natura morale, compete all'ufficio del pastore.
3. Pascere il gregge, predicando la Parola, secondo la quale egli deve insegnare, convincere, riprovare, esortare e confortare13.
4. Catechizzare, vale a dire esporre in modo semplice i primi elementi degli oracoli di Dio14 o dottrina di Cristo. Questo è una componente della predicazione.
5. Amministrare altri misteri di Dio15.
6. Amministrare i sacramenti16.
7. Benedire il popolo da parte di Dio (Numeri 6:23-26); Si confronti questo con Apocalisse 14:5, dove sono espressamente menzionate le stesse benedizioni e le persone da cui provengono17; Isaia 66:21, dove sotto il nome di Sacerdoti e Leviti, da continuare sotto l'Evangelo, si intende i pastori evangelici, che hanno quindi il compito di benedire il popolo18.
8. Prendersi cura dei poveri19.
9. Come pastore, egli ha pure la podestà di presiedere e condurre il gregge20.
I maestri o dottori
La Scrittura presenta non solo il nome ed il titolo del pastore, ma anche quello del maestro (insegnante) o dottore21.
Il dottore è pure ministro della Parola quanto il pastore ed ha la facoltà di amministrare i sacramenti.
Il Signore, avendo elargito doni diversi e operazioni diverse di questi doni nell'ambito del ministero della Parola22; sebbene questi diversi doni possano concentrarsi e quindi essere esercitati da un unico e medesimo ministro23, laddove vi siano nella stessa comunità più ministri, essi possono essere destinati ad impieghi diversi, secondo i doni nei quali ciascuno di essi particolarmente eccelle24. Colui che maggiormente eccelle nell'esposizione della Scrittura, nell'insegnare la sana dottrina e nel persuadere chi la contraddice, più di quanto lo faccia nella sua applicazione, e di conseguenza, vi è impiegato, può essere chiamato maestro o dottore (secondo quanto indica la stessa etimologia del termine). Ciononostante, laddove non vi sia che un solo ministro in una comunità particolare, egli deve eseguire, per quanto ne sia capace, l'intera opera del ministero25.
Un maestro, o dottore, può essere usato in modo eccellente nelle scuole e nelle università così come nelle antiche scuole profetiche e in Gerusalemme, dove Gamaliele ed altri insegnavano come dottori.
Altri governatori della Chiesa
Come nella chiesa giudaica, per il governo della chiesa, insieme ai sacerdoti ed ai Leviti vi erano gli anziani del popolo ("capi delle case patriarcali d'Israele"26) così Cristo, che ha stabilito il governo [della chiesa], oltre ai ministri della Parola, ha fornito alcuni nella chiesa del dono di governo [presidenza] con il mandato di esercitarlo quando vi siano chiamati. Essi devono unirsi al ministro nel governo della chiesa27.
I diaconi
Fra gli ufficiali della Chiesa, la Scrittura presenta il ministero specifico dei diaconi28.
L'ufficio dei diaconi ha carattere permanente29. L'ufficio dei diaconi non è quello di predicare la Parola o amministrare i sacramenti, ma quello di provvedere alle necessità dei poveri30.
Le comunità cristiane locali
E' legittimo e opportuno che vi siano comunità [congregazioni] stabili, vale a dire una compagnia certa di cristiani che si riuniscano ordinariamente in assemblea per il culto pubblico. Quando i credenti si moltiplicano in tal maniera che essi non possono riunirsi convenientemente in un unico luogo, è legittimo ed opportuno che essi si suddividano in comunità distinte e stabili per la migliore amministrazione delle ordinanze che loro competono e l'esercizio dei doveri che essi devono rendersi reciprocamente31.
La maniera ordinaria di suddividere i cristiani in comunità distinte e sommamente opportune per l'edificazione [fraterna] è in funzione della disposizione territoriale della loro dimora.
In primo luogo perché coloro che dimorano in prossimità, essendo tenuti all'adempimento l'uno verso l'altro da ogni tipo di dovere morale, hanno in questo modo la migliore opportunità di onorarlo. Questo legame morale ha caratteristiche perpetue, perché Cristo non è venuto per abolire la legge, ma per portarla a compimento32.
In secondo luogo la comunione dei santi dev'essere così ordinata tanto da poter sussistere con l'utilizzo più conveniente delle ordinanze e l'adempimento dei doveri morali senza alcun favoritismo33.
In terzo luogo il pastore ed il suo popolo devono vivere nello stesso circondario affinché possano adempiere l'uno verso l'altro i reciproci doveri nel modo più conveniente.
E' nell'ambito dei membri della comunità particolare che alcuni devono essere eletti [messi a parte] per assumere gli uffici del suo governo.
Gli ufficiali delle comunità locali
In ciascuna singola comunità vi deve essere almeno un ufficiale che si affatichi sia nella predicazione e nell'insegnamento che nella sua conduzione34.
E' pure un requisito che altri vi si aggiungano per il governo [della comunità]35.
Allo stesso modo vi dovranno essere altri ancora che dovranno prendersi speciale cura di sovvenire alle necessità dei poveri36.
Il numero [di questi ufficiali] deve essere proporzionato alla condizione della comunità.
Questi ufficiali dovranno riunirsi in tempi convenevoli e precisi per prendersi cura del buon ordinamento e degli affari della comunità, ciascuno secondo il proprio ufficio.
E' sommamente necessario che, in queste riunioni, chi si affatica nella predicazione e nell'insegnamento funga da moderatore dei suoi lavori37.
L'ordine del culto della comunità locale
L'ordine del culto della comunità locale comprende: preghiera, rendimento di grazie e canto dei Salmi38; la Parola letta (non è necessario che segua immediata spiegazione di ciò che vien letto), la Parola spiegata ed applicata, l'istruzione catechistica, l'amministrazione dei sacramenti, la colletta per i poveri, il congedo del popolo con una benedizione.
Il governo della Chiesa e i diversi tipi di assemblee che lo costituiscono
Cristo ha stabilito per la Sua Chiesa un governo e dei governatori ecclesiastici. A questo fine gli Apostoli immediatamente ricevettero dalla mano di Gesù Cristo le chiavi ed essi le usarono e ne fecero esercizio in tutte le chiese del mondo in ogni occasione. Da allora Cristo ha continuamente fornito alcuni nella Sua Chiesa del dono di governo e con il mandato di eseguirlo quando vi fossero chiamati. E' legittimo e concordante con la Parola di Dio che la Chiesa sia governata da diversi tipi di assemblee, vale a dire congregazionali [la comunità locale], presbiterali [regionale] e sinodali.
Il potere comune a tutte queste assemblee
E' legittimo e concordante con la Parola di Dio che le diverse assemblee prima menzionate abbiano la facoltà di convocare e chiamare a comparire di fronte ad esse qualsiasi persona, nell'ambito della loro giurisdizione, per rendere conto dello specifico affare ecclesiastico che li riguardi39.
Esse hanno la facoltà di udire e determinare quelle cause e differenze che ordinatamente vengano loro sottoposte.
E' legittimo e concordante con la Parola di Dio che tutte le suddette assemblee abbiano un qualche potere di amministrare sanzioni disciplinari ecclesiastiche.
Le assemblee congregazionali, cioè l'incontro degli ufficiali preposti ad una particolare comunità per il suo governo
Gli ufficiali in carica preposti ad una particolare comunità hanno autorevolmente la facoltà di convocare di fronte a loro un qualsiasi membro della [loro] comunità come ritengono giustamente opportuno.
Per accertare la conoscenza e la condizione spirituale dei diversi membri della comunità.
Per ammonire e riprendere.
Le sunnominate facoltà sono dimostrate da Ebrei 13:17; 1 Tessalonicesi 5:12-13; Ezechiele 34:440.
La sospensione d'autorità dalla mensa del Signore di una persona non ancora estromessa dalla chiesa, concorda con le Scritture.
- In primo luogo, perché l'ordinanza stessa non può essere profanata.
- In secondo luogo, perché ci viene ordinato di ritirarsi da coloro che si comportano in modo disordinato.
- In terzo luogo, a causa del grave peccato e pericolo, sia per chi vi si accosta in modo indegno, come pure per il mondo intero41.
Nell'Antico Testamento vi era la facoltà di allontanare le persone impure dalle cose sacre42. Analogamente, lo stesso potere ed autorità continua sotto il Nuovo Testamento.
Gli ufficiali che presiedono al governo di una particolare comunità hanno titolo [il potere e l'autorità] di sospendere dalla mensa del Signore una persona che ancora non sia stata estromessa dalla chiesa:
- in primo luogo, perché coloro che hanno autorità di giudicare e di ammettere coloro che sono adatti a ricevere il sacramento, hanno pure autorità di tenervi lontani coloro che siano trovati indegni [d'esso];
- in secondo luogo, perché si tratta di un affare ecclesiastico di pratica ordinaria che concerne quella comunità.
Quando le comunità sono suddivise [territorialmente] e stabilite, esse devono l'un l'altra aiuto reciproco, sia a causa della loro debolezza intrinseca e interdipendenza, come pure a causa dei loro nemici esterni.
Le assemblee presbiterali
La Scrittura mostra come la chiesa comporti [fra gli organi del suo governo] un collegio presbiterale [anche detto presbiterio o "collegio degli anziani"]43.
Un presbiterio è composto dai ministri della Parola insieme a quegli altri pubblici ufficiali che la Parola di Dio legittima come conduttori della chiesa. Il governo della chiesa è dunque affidato sia ai ministri che ad essi congiuntamente44.
La Scrittura indica come sotto il governo di un solo presbiterio vi possano essere molte comunità particolari.
Questo è provato da:
La chiesa di Gerusalemme era formata da molte singole comunità, com'è manifesto da:
La moltitudine dei credenti menzionata, in diversi luoghi, sia prima della dispersione dei credenti da quel luogo a causa della persecuzione45 come pure dopo la dispersione46.
I molti apostoli ed altri predicatori nella chiesa di Gerusalemme. Se ci fosse stata una sola comunità, allora ciascun apostolo vi avrebbe predicato che solo raramente47, ma questo non è coerente con Atti 6:2.
La diversità di lingue fra i credenti, menzionata sia nel secondo che nel sesto capitolo di Atti, il che evidenzia come quella chiesa comprendesse molte comunità.
Tutte queste comunità erano sotto un solo governo presbiterale, perché:
Erano una sola chiesa48;
Sono menzionati gli anziani della chiesa49.
Gli apostoli svolgevano gli atti ordinari dei presbiteri e come presbiteri in quella chiesa, il che dimostra l'esistenza di una chiesa presbiteriana prima della dispersione (Atti 6).
Le diverse comunità [cristiane] di Gerusalemme essendo un'unica chiesa, gli anziani di quella chiesa sono menzionati come riuniti assieme per atti di governo50, il che prova come quelle diverse comunità fossero sotto un unico governo presbiterale. Se queste comunità fossero fisse o non fisse, al riguardo dei loro ufficiali o dei loro membri, non inficia la verità della proposizione. Né vi appare alcuna differenza materiale fra le diverse comunità di Gerusalemme e le molte comunità ora nella condizione ordinaria della chiesa, al riguardo della fissità richiesta dagli ufficiali o dai membri.
La Scrittura, quindi, presenta il fatto che molte comunità possano essere sotto un unico governo presbiterale.
Dal caso della chiesa di Efeso, perché:
Che vi fossero più di una comunità nella chiesa di Efeso, appare da Atti 20:3151 dove si dice che Paolo era rimasto ad Efeso per predicare per più di tre anni; e Atti 19:18-20, dove si menziona lo speciale effetto della Parola52; e il versetto 10 e 17 dello stesso capitolo, dove si fa una distinzione fra Giudei e Greci53; e 1 Corinzi 16:8-9, dove si afferma la ragione della permanenza di Paolo ad Efeso fino a Pentecoste54; ed il versetto 29 dove si menziona una chiesa particolare nella casa di Aquila e Priscilla, poi a Efeso55 come appare in Atti 18:19,24,2656. Se si considera tutto questo assieme, è la dimostrazione che la moltitudine dei credenti formavano ad Efeso più comunità.
Appare che vi fossero molti anziani [presbiteri] su queste molte comunità come un solo gregge57.
Che queste molte comunità erano una sola chiesa, e che esse fossero sotto un unico governo presbiterale58.
Le assemblee sinodali
Oltre alle assemblee congregazionali e presbiteriali, la Scrittura presenta un ulteriore tipo di assemblee per il governo della Chiesa, quelle che noi chiamiamo sinodali59.
Pastori e dottori, come pure altri governatori di chiese, insieme a quanti ancora saranno ritenuti degni così come si ritenga utile, sono membri di quelle assemblee che noi chiamiamo sinodali, a cui sono legittimamente chiamati.
Le assemblee sinodali possono legalmente essere di tipo diverso: provinciali, nazionali ed ecumeniche.
E' legittimo e in accordo con la Parola di Dio, per il governo della chiesa, che vi sia la subordinazione [consecutiva] delle assemblee congregazionali, presbiteriali, provinciali e nazionali.
L'ordinazione dei ministri della Parola
Il soggetto dell'ordinazione dei ministri [della Parola] deve essere considerato sia sotto l'aspetto della dottrina che la definisce, che quello del potere di ordinare.
La dottrina dell'ordinazione
Nessuno può prendersi da sé l'ufficio di ministro della Parola senza una chiamata legittima60.
L'ordinazione è un'istituzione permanente della chiesa61.
L'ordinazione è la solenne consacrazione [separazione] di una persona ad un qualche ufficio ecclesiastico pubblico62.
Ogni ministro della Parola deve essere ordinato per imposizione delle mani e la preghiera, insieme al digiuno, da quei presbiteri predicatori ai quali essa appartiene63.
E' conforme alla Parola di Dio e molto opportuno che coloro che stanno per essere ordinati ministri, siano designati [alla cura] di una particolare chiesa o ad altro incarico ministeriale64.
La persona che deve essere ordinata ministro deve essere debitamente qualificata, sia per quanto riguarda la sua vita che per le sue capacità ministeriali, secondo le regole poste dall'Apostolo65.
Dovrà essere esaminata ed approvata da coloro dai quali sta per essere ordinata66.
Nessuno dovrà essere ordinato ministro di una particolare comunità se coloro che vi appartengono possono mostrare giusta causa per la sua non idoneità [per farne obiezione]67.
Il potere di ordinare
L'ordinazione è atto del presbiterio68.
Il potere di regolare tutto ciò che riguarda l'ordinazione sta nelle mani dell'intero presbiterio che, quando presiede su più di una comunità, siano queste comunità fisse o non fisse, al riguardo degli ufficiali e dei membri, per quanto riguarda l'ordinazione la cosa è indifferente69.
E' essenziale che nessuna singola comunità che possa convenientemente associarsi, assuma solo essa stessa il potere di ordinare:
- perché non c'è un solo esempio nelle Scritture che una qualsiasi singola comunità che possa convenientemente associarsi, assuma su sé stessa soltanto tutto il potere di ordinare, né vi è regola alcuna che possa giustificare tale pratica;
- perché nella Scrittura vi è l'esempio di un'ordinazione da parte di un presbiterio che presiede su diverse comunità; come nella chiesa di Gerusalemme, che era suddivisa in diverse comunità. Queste molte comunità sottostavano ad un unico presbiterio, e questo presbiterio ordinava.
I presbiteri predicanti, associati regolarmente, sia nelle città che nei villaggi circostanti, sono coloro ai quali appartiene l'imposizione delle mani per quelle comunità che si trovano entro la loro giurisdizione.
Parte dottrinale dell'ordinazione dei ministri
Nessuno può prendersi da sé l'ufficio di ministro della Parola senza una chiamata legittima70.
L'ordinazione è un'istituzione permanente della chiesa71.
L'ordinazione è la solenne consacrazione [separazione] di una persona ad un qualche ufficio ecclesiastico pubblico72.
Ogni ministro della Parola deve essere ordinato per imposizione delle mani e la preghiera, insieme al digiuno, da quei presbiteri predicatori ai quali essa appartiene73.
Il potere di regolare tutto ciò che riguarda l'ordinazione sta nelle mani dell'intero presbiterio che, quando presiede su più di una comunità, siano queste comunità fisse o non fisse, al riguardo degli ufficiali e dei membri, per quanto riguarda l'ordinazione la cosa è indifferente74.
E' conforme alla Parola di Dio e molto opportuno che coloro che stanno per essere ordinati ministri, siano designati [alla cura] di una particolare chiesa o ad altro incarico ministeriale75.
La persona che deve essere ordinata ministro deve essere debitamente qualificata, sia per quanto riguarda la sua vita che per le sue capacità ministeriali, secondo le regole poste dall'Apostolo76.
Dovrà essere esaminata ed approvata da coloro dai quali sta per essere ordinata77.
Nessuno dovrà essere ordinato ministro di una particolare comunità se coloro che vi appartengono possono mostrare giusta causa per la sua non idoneità [per farne obiezione]78.
I presbiteri predicanti, associati regolarmente, sia nelle città che nei villaggi circostanti, sono coloro ai quali appartiene l'imposizione delle mani per quelle comunità che si trovano entro la loro giurisdizione79.
In casi straordinari può essere fatto qualcosa di straordinario fintanto che si giunga ad un ordinamento stabile, attenendosi il più strettamente possibile alla regola80.
Vi è in questo tempo (umilmente lo ammettiamo) occasione di applicare prassi straordinarie a causa dell'insufficienza di ministri [della Parola].
Direttive per l'ordinazione dei ministri della Parola
Essendo manifesto che nessuno può prendersi da sé l'ufficio di ministro dell'Evangelo senza essere stato legittimamente chiamato ed ordinato, e che l'opera dell'ordinazione deve essere eseguita con ogni debita cura, sapienza, serietà e solennità, umilmente noi offriamo le seguenti istruzioni, come requisiti che dovranno essere osservati.
1. Colui che deve essere ordinato, essendo stato o nominato dal popolo o altrimenti raccomandato dal presbiterio per un qualsiasi luogo, deve rivolgersi al presbiterio e portare con sé una testimonianza di avere personalmente accolto il "Patto dei Tre Regni"; della sua diligenza e competenza nei suoi studi; quale grado egli abbia ricevuto all'università, e quale sia stato il tempo ivi della sua frequenza; il tutto con [il certificato della sua età, che dev'essere [non meno di] ventiquattro anni; ma soprattutto della sua vita e comportamento.
2. Dopo che il presbiterio ha considerato tutto questo, essi dovranno procedere ad accertare la sua esperienza della grazia, e se la sua vita manifesti quella santità di vita che conviene ad un ministro dell'Evangelo; e ad esaminarlo al riguardo della sufficienza della sua istruzione, come pure a verificare le evidenze della sua vocazione al santo ministero e, in particolare, la sua giusta e diretta chiamata a quel posto.
Regole per l'esame del candidato
- (1). Che il candidato sia esaminato in maniera del tutto fraterna, con mitezza di spirito e con speciale riguardo alla serietà, modestia e qualità di ciascuno.
- (2). Egli sarà esaminato al riguardo della sua competenza nelle lingue originali [della Bibbia] e questo dovrà essere eseguito leggendo sia dal Testamento ebraico che greco, traducendone alcune porzioni in latino. Se si rileverà in questo una conoscenza difettosa, si investigherà più strettamente sulle altre sue competenze, soprattutto di logica e filosofia.
- (3). Ci si accerterà quali autori di teologia egli abbia letto e sia più familiare e si verificherà la sua conoscenza delle basi della religione, della sua abilità a difendere la dottrina ortodossa contenuta in essa contro ogni opinione insana ed erronea, specialmente quelle diffuse al giorno d'oggi; della sua abilità ad esporre il senso e significato di quei testi biblici che gli verranno proposti, in casi di coscienza, e nella cronologia delle Scritture, come pure nella storia della Chiesa.
- (4). Se non ha ancora predicato in pubblico con l'approvazione di coloro che sono in grado di giudicare, egli esporrà di fronte al presbiterio, nel tempo più appropriato concessogli, quei temi della Scrittura che gli verranno assegnati.
- (5). Egli pure imposterà, in uno spazio di tempo adeguato, un discorso in latino sugli argomenti più comuni o di controversia teologica che gli siano assegnati, esibendo al presbiterio tesi che ne esprimano la somma e la capacità di difenderle.
- (6). Predicherà di fronte al popolo, il presbiterio, o presenti alcuni ministri della Parola appositamente designati.
- (7). Sarà considerata la proporzione dei suoi doni in rapporto al luogo al quale è stato chiamato.
- (8). Oltre alla verifica dei suoi doni nella predicazione, egli sarà sottomesso ad un esame sulle premesse della durata di due o più giorni, se il presbiterio lo reputerà necessario.
- (9). Per quanto riguarda chi era già stato ordinato ministro e che ora è stato trasferito ad altro incarico, egli porterà testimonianza della sua ordinazione, delle sue competenze e comportamento, verificando così che sia adatto a quel posto predicandovi e, se reputato necessario, da un'ulteriore suo esame.
Dopo essere stato approvato in tutto questo egli dovrà essere inviato alla chiesa che deve servire, là predicarvi per tre diverse volte e là conversare con il popolo, affinché possano essere verificati i suoi doni per la loro edificazione, e possa avere tempo ed occasione per investigare e meglio conoscere, la sua vita e comportamento.
- Nell'ultimo di questi tre giorni dedicati alla verifica dei suoi doni di predicazione, il presbiterio invierà alla comunità una dichiarazione scritta pubblica, da leggersi di fronte al popolo e dopodiché affissa alla porta della chiesa, per significare che in quel giorno un numero competente di membri della comunità, auto-nominatisi, compariranno di fronte al presbiterio per dare il loro consenso ed approvazione a tale uomo come loro ministro. In caso contrario, dovranno essere presentate, con discrezione cristiana ed umiltà le obiezioni che si fanno all'effettiva idoneità di tale persona. Se, dopo il giorno prefissato, non saranno state sollevate obiezioni contro di lui, ed il popolo ne dà il consenso, allora il presbiterio procederà all'ordinazione.
- Nel giorno fissato per l'ordinazione, che dovrà essere eseguita nella chiesa in cui l'ordinando dovrà servire, la comunità osserverà un digiuno solenne, affinché in maniera vieppiù seria si uniscano in preghiera per la benedizione delle ordinanze di Cristo e l'impegno del Suo servitore per il loro bene. Il presbiterio giungerà nel luogo prefissato, o almeno tre o quattro ministri della Parola vi saranno inviati dal presbiterio. Uno fra loro, nominato dal presbiterio, predicherà al popolo al riguardo dell'ufficio e del dovere dei ministri di Cristo, e su come il popolo debba riceverli affinché essi svolgano la loro opera nel migliore dei modi.
- Dopo il sermone, il ministro che ha predicato, di fronte alla comunità, rivolgerà all'ordinando domande in merito alla sua fede in Cristo e le sue persuasioni al riguardo della fede riformata, secondo le Scritture; le sue sincere intenzioni e finalità nel desiderare di accedere a questa vocazione; la sua diligenza nella preghiera, lettura, meditazione, predicazione, amministrazione dei sacramenti, disciplina e svolgimento di tutti i doveri che competono a questa carica; il suo zelo e fedeltà nel conservare la verità dell'Evangelo e l'unità della chiesa contro ogni errore e scisma; la cura affinché lui stesso e la sua famiglia siano irreprensibili ed esempio per il gregge; la sua disponibilità e longanimità, in umiltà di spirito, a sottomettersi alle ammonizioni dei suoi fratelli ed alla disciplina della chiesa; come pure la sua risoluzione a perseverare nell'adempimento dei suoi doveri contro ogni situazione difficile e persecuzione.
- Dopo che [l'ordinando] avrà dichiarato sé stesso, professato la sua disponibilità, e promesso di adoperarsi [diligentemente al suo ministero] con l'aiuto di Dio, il ministro, allo stesso modo, si rivolgerà al popolo chiedendo loro quale sia la loro disponibilità a ricevere e riconoscerlo come ministro di Cristo; ad ubbidirgli ed a sottomettersi a lui, in quanto egli li dovrà governare nel Signore; come pure a mantenerlo, incoraggiarlo ed assisterlo in ogni espressione del suo ministero.
- Avendo il popolo così reciprocato le promesse, il presbiterio, o i ministri inviati da esso per l'ordinazione, solennemente lo consacreranno all'ufficio ed all'opera del ministero, imponendogli le mani, cosa che dovrà essere accompagnata da una breve preghiera di questo tenore:
- "Riconoscendo con gratitudine la grande misericordia di Dio nell'inviare Gesù Cristo per la redenzione del Suo popolo, e per la Sua ascensione alla destra di Dio Padre, dal quale ha effuso il Suo Spirito, accordando doni agli uomini, apostoli, evangelisti, profeti, pastori e dottori; per raccogliere ed edificare la Sua chiesa; e per aver reso atto ed incline quest'uomo per questa grande opera [a questo punto essi imporranno le mani sul suo capo], invocando Dio di dotarlo del Suo Santo Spirito, per dargli (noi che nel Suo nome lo consacriamo a questo sacro servizio) ad adempiere l'opera del ministero in ogni cosa, affinché egli possa sia salvare sé stesso che il popolo che gli è affidato".
- Una volta terminata questa o simile forma di preghiera, il ministro che ha pronunciato il sermone esorterà chi è stato così ordinato a considerare la grande importanza del ministero pastorale ed il pericolo di essere negligente verso sé stesso ed il popolo, le benedizioni che in questa vita ed in quella a venire accompagnano la fedeltà. Dopodiché esorterà il popolo a comportarsi verso il loro ministro come conviene verso un servitore del Signore, secondo le promesse che prima hanno fatto. Infine, pregando, affiderà sia lui che il suo gregge alla grazia di Dio e, dopo il canto di un Salmo congederà l'assemblea con una benedizione.
- [omissis].
- [Coloro che già sono stati ordinati presso altra chiesa riformata] dovranno presentare una dichiarazione del presbiterio a cui appartenevano sufficiente testimonianza di tale ordinazione, della loro vita e comportamento quando si trovava fra di loro come pure del motivo del loro trasferimento. Essi dovranno in ogni caso essere esaminati per verificare la loro idoneità e sufficienza.
- E' necessario che i presbiteri conservino diligentemente un registro dei nomi delle persone ordinate, con le testimonianze relative, il luogo ed il tempo dell'ordinazione, il nome dei presbiteri che hanno imposto loro le mani e la carica a cui sono stati designati.
- Che nessuna somma di denaro o dono sia giammai ricevuta dalla persona da ordinare o da chiunque altro in suo nome, ai fini dell'ordinazione o a qualunque cosa la riguardi, né da alcuno del presbiterio, qualunque ne possa essere la giustificazione.
Situazioni straordinarie
[Omissis]
Note
1 "Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace, per dare incremento all'impero e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia, da ora e per sempre: questo farà lo zelo del SIGNORE degli eserciti" (Isaia 9:5-6).
2 "E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente»" (Matteo 28:18-20). "Questa potente efficacia della sua forza egli l'ha mostrata in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla propria destra nel cielo, al di sopra di ogni principato, autorità, potenza, signoria e di ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello futuro. Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi e lo ha dato per capo supremo alla chiesa, che è il corpo di lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti" (Efesini 1:20-23). Confronta con: "Per questo è detto: «Salito in alto, egli ha portato con sé dei prigionieri e ha fatto dei doni agli uomini» ... È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi in vista dell'opera del ministero e dell'edificazione del corpo di Cristo" (Efesini 4:8,11-12); "Tu sei salito in alto, portando prigionieri, hai ricevuto doni dagli uomini, anche dai ribelli, per far qui la tua dimora, o SIGNORE, Dio" (Salmo 68:18).
3 "Poiché, come il corpo è uno e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, benché siano molte, formano un solo corpo, così è anche di Cristo. Infatti noi tutti siamo stati battezzati in un unico Spirito per formare un unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito" (1 Corinzi 12:12-13,28 da leggersi con il resto del capitolo).
4 "E Dio ha posto nella chiesa in primo luogo degli apostoli, in secondo luogo dei profeti, in terzo luogo dei dottori, poi miracoli, poi doni di guarigioni, assistenze, doni di governo, diversità di lingue"(1 Corinzi 12:28; vedi nota 3); "Vi è un corpo solo e un solo Spirito, come pure siete stati chiamati a una sola speranza, quella della vostra vocazione. V'è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo ... Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa. È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi in vista dell'opera del ministero e dell'edificazione del corpo di Cristo, fino a che tutti giungiamo all'unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all'altezza della statura perfetta di Cristo; affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l'astuzia loro nelle arti seduttrici dell'errore; ma, seguendo la verità nell'amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l'aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell'amore" (Efesini 4:4-5,10-16).
5 "Poi andai nelle regioni della Siria e della Cilicia; ma ero sconosciuto personalmente alle chiese di Giudea, che sono in Cristo" (Galati 1:21-22); "Giovanni, alle sette chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da colui che è, che era e che viene, dai sette spiriti che sono davanti al suo trono ... il mistero delle sette stelle che hai viste nella mia destra, e dei sette candelabri d'oro. Le sette stelle sono gli angeli delle sette chiese, e i sette candelabri sono le sette chiese" (Apocalisse 1:4,20); "«All'angelo della chiesa di Efeso scrivi: Queste cose dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro" (Apocalisse 2:1).
6 "E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo ... Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone ... lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati" (Atti 2:38,41,47). Confronta con "E sempre di più si aggiungevano uomini e donne in gran numero, che credevano nel Signore" (Atti 5:14). "...alla chiesa di Dio che è in Corinto, ai santificati in Cristo Gesù, chiamati santi, con tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore loro e nostro" (1 Corinzi 1:2); confronta con "perché la prova pratica fornita da questa sovvenzione li porta a glorificare Dio per l'ubbidienza con cui professate il vangelo di Cristo e per la generosità della vostra comunione con loro e con tutti" (2 Corinzi 9:13)."Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà" (Atti 2:39); "...perché il marito non credente è santificato nella moglie, e la moglie non credente è santificata nel marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, mentre ora sono santi" (1 Corinzi 7:14); "Se la primizia è santa, anche la massa è santa; se la radice è santa, anche i rami sono santi" (Romani 11:16); "Gesù, veduto ciò, si indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano da me; non glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro" (Marco 10:14); "Allora gli furono presentati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano. Ma Gesù disse: «Lasciate i bambini, non impedite che vengano da me, perché il regno dei cieli è per chi assomiglia a loro" (Matteo 19:13-14), "Portavano a Gesù anche i bambini, perché li toccasse; ma i discepoli, vedendo, li sgridavano. Allora Gesù li chiamò a sé e disse: «Lasciate che i bambini vengano a me, e non glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro" (Luca 18:15-16).
7 "Vi darò dei pastori secondo il mio cuore, che vi pasceranno con conoscenza e intelligenza. Quando sarete moltiplicati e avrete fruttato nel paese, allora», dice il SIGNORE, non si dirà più: "L'arca del patto del SIGNORE!" Non vi si penserà più, non la si menzionerà più, non la si rimpiangerà più, non se ne farà un'altra. Allora Gerusalemme sarà chiamata il trono del SIGNORE; tutte le nazioni si raduneranno a Gerusalemme nel nome del SIGNORE, e non cammineranno più secondo la caparbietà del loro cuore malvagio" (Geremia 3:15-17).
8 "pascete il gregge di Dio che è tra di voi, sorvegliandolo, non per obbligo, ma volenterosamente secondo Dio; non per vile guadagno, ma di buon animo; non come dominatori di quelli che vi sono affidati, ma come esempi del gregge. E quando apparirà il supremo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce" (1 Pietro 5:2-4); "È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi in vista dell'opera del ministero e dell'edificazione del corpo di Cristo, fino a che tutti giungiamo all'unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all'altezza della statura perfetta di Cristo" (Efesini 4:11-13).
9 "I dodici, convocata la moltitudine dei discepoli, dissero: «Non è conveniente che noi lasciamo la Parola di Dio per servire alle mense. 3 Pertanto, fratelli, cercate di trovare fra di voi sette uomini, dei quali si abbia buona testimonianza, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico. Quanto a noi, continueremo a dedicarci alla preghiera e al ministero della Parola»" (Atti 6:2-4); "Quand'ebbe dette queste cose, si pose in ginocchio e pregò con tutti loro" (Atti 20:36).
10 "C'è qualcuno che è malato? Chiami gli anziani della chiesa ed essi preghino per lui, ungendolo d'olio nel nome del Signore: la preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo ristabilirà; se egli ha commesso dei peccati, gli saranno perdonati" (Giacomo 5:14-15).
11 "Mosè scrisse questa legge e la diede ai sacerdoti figli di Levi che portavano l'arca del patto del SIGNORE, e a tutti gli anziani d'Israele. Mosè diede loro quest'ordine: «Alla fine di ogni settennio, al tempo dell'anno del condono, alla festa delle Capanne, quando tutto Israele verrà a presentarsi davanti al SIGNORE Dio tuo, nel luogo che egli avrà scelto, leggerai questa legge davanti a tutto Israele, in modo che egli la oda" (Deuteronomio 31:9-11); "Tutto il popolo si radunò come un sol uomo sulla piazza che è davanti alla porta delle Acque, e disse a Esdra, lo scriba, che portasse il libro della legge di Mosè che il SIGNORE aveva data a Israele. Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all'assemblea, composta di uomini, di donne e di tutti quelli che erano in grado di capire. Egli lesse il libro sulla piazza che è davanti alla porta delle Acque, dalla mattina presto fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne, e di quelli che erano in grado di capire; e tutto il popolo tendeva l'orecchio, per sentire il libro della legge ... Il secondo giorno, i capi famiglia di tutto il popolo, i sacerdoti e i Leviti si radunarono presso Esdra, lo scriba, per esaminare le parole della legge" (Neemia 8:1-3,13).
12 "In mezzo a loro ne sceglierò come sacerdoti e come Leviti», dice il SIGNORE" (Isaia 66:21); "Perciò ecco, io vi mando dei profeti, dei saggi e degli scribi; di questi, alcuni ne ucciderete e metterete in croce; altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città" (Matteo 23:34) [Comm. "non più dei profeti antichi, bensì dei predicatori del Vangelo ai quali egli dà dei nomi familiari ai Giudei"].
13 "Bisogna dunque che il vescovo sia ... capace di insegnare" (1 Timoteo 3:2); "Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona" (2 Timoteo 3:16-17); "...attaccato alla parola sicura, così come è stata insegnata, per essere in grado di esortare secondo la sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono" (Tito 1:9).
14 Infatti, dopo tanto tempo dovreste già essere maestri; invece avete di nuovo bisogno che vi siano insegnati i primi elementi degli oracoli di Dio; siete giunti al punto che avete bisogno di latte e non di cibo solido" (Ebrei 5:12).
15 " Così, ognuno ci consideri servitori di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. Del resto, quel che si richiede agli amministratori è che ciascuno sia trovato fedele" (1 Corinzi 4:1-2).
16 "Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente" (Matteo 28:19-20); "Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura. 16 Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato" (Marco 16:15-16); "Poiché ho ricevuto dal Signore quello che vi ho anche trasmesso; cioè, che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, dopo aver reso grazie, lo ruppe e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me." (1 Corinzi 11:23-25); "Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse la comunione con il sangue di Cristo? Il pane che noi rompiamo, non è forse la comunione con il corpo di Cristo?" (1 Corinzi 10:16).
17 "Parla ad Aaronne e ai suoi figli e di' loro: "Voi benedirete così i figli d'Israele; direte loro: 'Il SIGNORE ti benedica e ti protegga! Il SIGNORE faccia risplendere il suo volto su di te e ti sia propizio! Il SIGNORE rivolga verso di te il suo volto e ti dia la pace!'" (Numeri 6:23-26).
18 "In quel tempo il SIGNORE separò la tribù di Levi per portare l'arca del patto del SIGNORE, per stare davanti al SIGNORE, per servirlo e per dare la benedizione nel nome di lui, come ha fatto fino a questo giorno." (Deuteronomio 10:8); "La grazia del Signore Gesù Cristo e l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi" (2 Corinzi 13:13).
19 "E così fecero, inviandola agli anziani, per mezzo di Barnaba e di Saulo" (Atti 11:30); "Infatti non c'era nessun bisognoso tra di loro; perché tutti quelli che possedevano poderi o case li vendevano, portavano l'importo delle cose vendute, e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi, veniva distribuito a ciascuno, secondo il bisogno. Or Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Barnaba (che tradotto vuol dire: Figlio di consolazione), Levita, cipriota di nascita, avendo un campo, lo vendette, e ne consegnò il ricavato deponendolo ai piedi degli apostoli." (Atti 4:34-37); "I dodici, convocata la moltitudine dei discepoli, dissero: «Non è conveniente che noi lasciamo la Parola di Dio per servire alle mense. Pertanto, fratelli, cercate di trovare fra di voi sette uomini, dei quali si abbia buona testimonianza, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico. Quanto a noi, continueremo a dedicarci alla preghiera e al ministero della Parola»" (Atti 6:2-4); "quanto poi alla colletta per i santi, come ho ordinato alle chiese di Galazia, così fate anche voi. 2 Ogni primo giorno della settimana ciascuno di voi, a casa, metta da parte quello che potrà secondo la prosperità concessagli, affinché, quando verrò, non ci siano più collette da fare. E le persone che avrete scelte, quando sarò giunto, io le manderò con delle lettere a portare la vostra liberalità a Gerusalemme; e se converrà che ci vada anch'io, essi verranno con me" (1 Corinzi 16:1-4); "...riconoscendo la grazia che mi era stata accordata, Giacomo, Cefa e Giovanni, che sono reputati colonne, diedero a me e a Barnaba la mano in segno di comunione perché andassimo noi agli stranieri, ed essi ai circoncisi; soltanto ci raccomandarono di ricordarci dei poveri, come ho sempre cercato di fare" (Galati 2:9-10).
20 "Gli anziani che tengono bene la presidenza siano reputati degni di doppio onore, specialmente quelli che si affaticano nella predicazione e nell'insegnamento" (1 Timoteo 5:17); "Da Mileto mandò a Efeso a chiamare gli anziani della chiesa. ... Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata con il proprio sangue" (Atti 20:17,28); "Fratelli, vi preghiamo di aver riguardo per coloro che faticano in mezzo a voi, che vi sono preposti nel Signore e vi istruiscono" (1 Tessalonicesi 5:12);"Ricordatevi dei vostri conduttori, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio; e considerando quale sia stata la fine della loro vita, imitate la loro fede ... Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano per le vostre anime come chi deve renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando; perché ciò non vi sarebbe di alcuna utilità" (Ebrei 13:7.
21 "Dio ha posto nella chiesa in primo luogo degli apostoli, in secondo luogo dei profeti, in terzo luogo dei dottori, poi miracoli, poi doni di guarigioni, assistenze, doni di governo, diversità di lingue"(1 Corinzi 12:28); "È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori" (Efesini 4:11).
22 "Avendo pertanto doni differenti secondo la grazia che ci è stata concessa, se abbiamo dono di profezia, profetizziamo conformemente alla fede; se di ministero, attendiamo al ministero; se d'insegnamento, all'insegnare; se di esortazione, all'esortare; chi dà, dia con semplicità; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia, le faccia con gioia" (Romani 12:6-8); "Circa i doni spirituali, fratelli, non voglio che siate nell'ignoranza ... Ora vi è diversità di doni, ma vi è un medesimo Spirito. Vi è diversità di ministeri, ma non v'è che un medesimo Signore. Vi è varietà di operazioni, ma non vi è che un medesimo Dio, il quale opera tutte le cose in tutti. Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune" (1 Corinzi 12:1,4-7).
23 "Chi profetizza, invece, parla agli uomini un linguaggio di edificazione, di esortazione e di consolazione." (1 Corinzi 14:3); "...predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza" (2 Timoteo 4:2); ".... attaccato alla parola sicura, così come è stata insegnata, per essere in grado di esortare secondo la sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono" (Tito 1:9).
24 Vedi nota 46. "Come buoni amministratori della svariata grazia di Dio, ciascuno, secondo il dono che ha ricevuto, lo metta a servizio degli altri. Se uno parla, lo faccia come si annunciano gli oracoli di Dio; se uno compie un servizio, lo faccia come si compie un servizio mediante la forza che Dio fornisce, affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, al quale appartengono la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen" (1 Pietro 4:10-11).
25 "...predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza" (2 Timoteo 4:2); "...attaccato alla parola sicura, così come è stata insegnata, per essere in grado di esortare secondo la sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono" (Tito 1:9); "Insegna queste cose e raccomandale" (1 Timoteo 6:2).
26 "Giosafat, tornato che fu a Gerusalemme, stabilì anche qui dei Leviti, dei sacerdoti e dei capi delle case patriarcali d'Israele per amministrare la giustizia del SIGNORE in caso di controversie. E diede loro i suoi ordini, dicendo: «Voi farete così, con timore del SIGNORE, con fedeltà e con cuore integro: in qualunque causa che vi sia portata davanti dai vostri fratelli abitanti nelle loro città, sia che si tratti di omicidio o d'una legge o d'un comandamento o d'uno statuto o d'un precetto, avvisateli, affinché non si rendano colpevoli verso il SIGNORE, e l'ira sua non ricada su di voi e sui vostri fratelli. Così facendo, voi non vi renderete colpevoli" (2 Cronache 19:8-10).
27 "... se di ministero, attendiamo al ministero; se d'insegnamento, all'insegnare; se di esortazione, all'esortare; chi dà, dia con semplicità; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia, le faccia con gioia" (Romani 12:7-8); "Dio ha posto nella chiesa in primo luogo degli apostoli, in secondo luogo dei profeti, in terzo luogo dei dottori, poi miracoli, poi doni di guarigioni, assistenze, doni di governo, diversità di lingue" (1 Corinzi 12:28).
28 "Paolo e Timoteo, servi di Cristo Gesù, a tutti i santi in Cristo Gesù che sono in Filippi, con i vescovi e con i diaconi" (Filippesi 1:1); "Allo stesso modo i diaconi devono essere dignitosi, non doppi nel parlare, non propensi a troppo vino, non avidi di illeciti guadagni" (1 Timoteo 3:8).
29 "Allo stesso modo i diaconi devono essere dignitosi, non doppi nel parlare, non propensi a troppo vino, non avidi di illeciti guadagni" (1 Timoteo 3:8; vedi anche il versetto 15); "In quei giorni, moltiplicandosi il numero dei discepoli, sorse un mormorio da parte degli ellenisti contro gli Ebrei, perché le loro vedove erano trascurate nell'assistenza quotidiana. I dodici, convocata la moltitudine dei discepoli, dissero: «Non è conveniente che noi lasciamo la Parola di Dio per servire alle mense. Pertanto, fratelli, cercate di trovare fra di voi sette uomini, dei quali si abbia buona testimonianza, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico. Quanto a noi, continueremo a dedicarci alla preghiera e al ministero della Parola»" (Atti 6:1-4).
30 Vedi sopra Atti 6:1-4.
31 "Che dunque, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un'interpretazione, si faccia ogni cosa per l'edificazione ... perché Dio non è un Dio di confusione, ma di pace ... ma ogni cosa sia fatta con dignità e con ordine" (1 Corinzi 14:26,33,40).
32 "Se ci sarà in mezzo a voi in una delle città del paese che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà, un fratello bisognoso, non indurirai il tuo cuore e non chiuderai la mano davanti al tuo fratello bisognoso ... Poiché i bisognosi non mancheranno mai nel paese; perciò io ti do questo comandamento e ti dico: apri generosamente la tua mano al fratello povero e bisognoso che è nel tuo paese"(Deuteronomio 15:7,11); "...Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso" (Matteo 22:39); "Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento" (Matteo 5:17).
33 "Che dunque, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un'interpretazione, si faccia ogni cosa per l'edificazione" (1 Corinzi 14:26); "Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all'amore e alle buone opere, non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno" (Ebrei 10:24-25); " Fratelli miei, la vostra fede nel nostro Signore Gesù Cristo, il Signore della gloria, sia immune da favoritismi. Infatti, se nella vostra adunanza entra un uomo con un anello d'oro, vestito splendidamente, e vi entra pure un povero vestito malamente," (Giacomo 2:1-2).
34 "Se il popolo non ha rivelazione è senza freno; ma beato colui che osserva la legge!" (Proverbi 29:18); "Gli anziani che tengono bene la presidenza siano reputati degni di doppio onore, specialmente quelli che si affaticano nella predicazione e nell'insegnamento" (1 Timoteo 5:17); "Ricordatevi dei vostri conduttori, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio; e considerando quale sia stata la fine della loro vita, imitate la loro fede" (Ebrei 13:7).
35 "E Dio ha posto nella chiesa in primo luogo degli apostoli, in secondo luogo dei profeti, in terzo luogo dei dottori, poi miracoli, poi doni di guarigioni, assistenze, doni di governo, diversità di lingue"(1 Corinzi 12:28).
36 "I dodici, convocata la moltitudine dei discepoli, dissero: «Non è conveniente che noi lasciamo la Parola di Dio per servire alle mense. Pertanto, fratelli, cercate di trovare fra di voi sette uomini, dei quali si abbia buona testimonianza, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico." (Atti 6:2-3).
37 "Gli anziani che tengono bene la presidenza siano reputati degni di doppio onore, specialmente quelli che si affaticano nella predicazione e nell'insegnamento" (1 Timoteo 5:17).
38 "Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini" (1 Timoteo 2:1); "Che dunque? Pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l'intelligenza; salmeggerò con lo spirito, ma salmeggerò anche con l'intelligenza. Altrimenti, se tu benedici Dio soltanto con lo spirito, colui che occupa il posto come semplice uditore come potrà dire: «Amen!» alla tua preghiera di ringraziamento, visto che non sa quello che tu dici?" (1 Corinzi 14:15-16).
39 "«Se tuo fratello ha peccato contro di te, va' e convincilo fra te e lui solo. Se ti ascolta, avrai guadagnato tuo fratello; ma, se non ti ascolta, prendi con te ancora una o due persone, affinché ogni parola sia confermata per bocca di due o tre testimoni. Se rifiuta d'ascoltarli, dillo alla chiesa; e, se rifiuta d'ascoltare anche la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano. Io vi dico in verità che tutte le cose che legherete sulla terra, saranno legate nel cielo; e tutte le cose che scioglierete sulla terra, saranno sciolte nel cielo. E in verità vi dico anche: se due di voi sulla terra si accordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli. Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro»" (Matteo 18:15-20).
40 "Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano per le vostre anime come chi deve renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando; perché ciò non vi sarebbe di alcuna utilità" (Ebrei 13:7); "Fratelli, vi preghiamo di aver riguardo per coloro che faticano in mezzo a voi, che vi sono preposti nel Signore e vi istruiscono, e di tenerli in grande stima e di amarli a motivo della loro opera. Vivete in pace tra di voi." (1 Tessalonicesi 5:12-13); "Voi non avete rafforzato le pecore deboli, non avete guarito la malata, non avete fasciato quella che era ferita, non avete ricondotto la smarrita, non avete cercato la perduta, ma avete dominato su di loro con violenza e con asprezza" (Ezechiele 34:4).
41 "Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le pestino con le zampe e rivolti contro di voi non vi sbranino" (Matteo 7:6); "Fratelli, vi ordiniamo nel nome del nostro Signore Gesù Cristo che vi ritiriate da ogni fratello che si comporta disordinatamente e non secondo l'insegnamento che avete ricevuto da noi ... E se qualcuno non ubbidisce a ciò che diciamo in questa lettera, notatelo, e non abbiate relazione con lui, affinché si vergogni. Però non consideratelo un nemico, ma ammonitelo come un fratello" (2 Tessalonicesi 3:6,14-15); "Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore." (1 Corinzi 11:27; vedi fino alla fine del capitolo). Si confronti "...salvateli, strappandoli dal fuoco; e degli altri abbiate pietà mista a timore, odiando perfino la veste contaminata dalla carne" (Giuda 23); "Non imporre con troppa fretta le mani a nessuno, e non partecipare ai peccati altrui; consèrvati puro." (1 Timoteo 5:22).
42 "Il settimo giorno, il sacerdote lo esaminerà; se gli sembrerà che la piaga si sia fermata e non si sia allargata sulla pelle, lo isolerà per altri sette giorni" (Levitico 13:5); "...e dissero a Mosè: «Noi siamo impuri perché abbiamo toccato un morto; perché ci sarebbe impedito di presentare l'offerta del SIGNORE, al tempo stabilito, insieme con i figli d'Israele?»" (Numeri 9:7); "Collocò i portinai alle porte della casa del SIGNORE, affinché nessuno vi entrasse che fosse impuro per qualsiasi ragione" (2 Cronache 23:19).
43 "Non trascurare il dono che è in te e che ti fu dato mediante la parola profetica insieme all'imposizione delle mani dal collegio degli anziani" (1 Timoteo 4:14); "E siccome Paolo e Barnaba dissentivano e discutevano vivacemente con loro, fu deciso che Paolo, Barnaba e alcuni altri fratelli salissero a Gerusalemme dagli apostoli e anziani per trattare la questione ... Poi, giunti a Gerusalemme, furono accolti dalla chiesa, dagli apostoli e dagli anziani e riferirono le grandi cose che Dio aveva fatte per mezzo di loro ... Allora gli apostoli e gli anziani si riunirono per esaminare la questione" (Atti 15:2,4,6).
44 "...se di ministero, attendiamo al ministero; se d'insegnamento, all'insegnare; se di esortazione, all'esortare; chi dà, dia con semplicità; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia, le faccia con gioia" (Romani 12:7-8); "Dio ha posto nella chiesa in primo luogo degli apostoli, in secondo luogo dei profeti, in terzo luogo dei dottori, poi miracoli, poi doni di guarigioni, assistenze, doni di governo, diversità di lingue" (1 Corinzi 12:28).
45 "Vi fu in quel tempo una grande persecuzione contro la chiesa che era in Gerusalemme. Tutti furono dispersi per le regioni della Giudea e della Samaria, salvo gli apostoli" (Atti 8:1); "In quei giorni, Pietro, alzatosi in mezzo ai fratelli (il numero delle persone riunite era di circa centoventi), disse..." (Atti 1:15); "Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone ... E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati" (Atti 2:41,46-47); "Ma molti di coloro che avevano udito la Parola credettero; e il numero degli uomini salì a circa cinquemila" (Atti 4:4); "E sempre di più si aggiungevano uomini e donne in gran numero, che credevano nel Signore" (Atti 5:14); "In quei giorni, moltiplicandosi il numero dei discepoli, sorse un mormorio da parte degli ellenisti contro gli Ebrei, perché le loro vedove erano trascurate nell'assistenza quotidiana ... La Parola di Dio si diffondeva, e il numero dei discepoli si moltiplicava grandemente in Gerusalemme; e anche un gran numero di sacerdoti ubbidiva alla fede" (Atti 6:1,7).
46 "Così la chiesa, per tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria, aveva pace, ed era edificata; e, camminando nel timore del Signore e nella consolazione dello Spirito Santo, cresceva costantemente di numero" (Atti 9:31); "Intanto la Parola di Dio progrediva e si diffondeva sempre di più" (Atti 12:24); "Ed essi, dopo averlo ascoltato, glorificavano Dio. Poi, dissero a Paolo: «Fratello, tu vedi quante migliaia di Giudei hanno creduto; e tutti sono zelanti per la legge" (Atti 21:20).
47 "I dodici, convocata la moltitudine dei discepoli, dissero: «Non è conveniente che noi lasciamo la Parola di Dio per servire alle mense" (Atti 6:2).
48 "Vi fu in quel tempo una grande persecuzione contro la chiesa che era in Gerusalemme. Tutti furono dispersi per le regioni della Giudea e della Samaria, salvo gli apostoli" (Atti 8:1); "...lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati" (Atti 2:47); Si confronti "Allora un gran timore venne su tutta la chiesa e su tutti quelli che udivano queste cose" (Atti 5:11); "Pietro dunque era custodito nella prigione; ma fervide preghiere a Dio erano fatte per lui dalla chiesa" (Atti 12:5); "oi, giunti a Gerusalemme, furono accolti dalla chiesa, dagli apostoli e dagli anziani e riferirono le grandi cose che Dio aveva fatte per mezzo di loro" (Atti 15:4).
49 "E così fecero, inviandola agli anziani, per mezzo di Barnaba e di Saulo" (Atti 11:30); "Poi, giunti a Gerusalemme, furono accolti dalla chiesa, dagli apostoli e dagli anziani e riferirono le grandi cose che Dio aveva fatte per mezzo di loro ... Allora gli apostoli e gli anziani si riunirono per esaminare la questione ... Allora parve bene agli apostoli e agli anziani con tutta la chiesa, di scegliere tra di loro alcuni uomini da mandare ad Antiochia con Paolo e Barnaba: Giuda, detto Barsabba, e Sila, uomini autorevoli tra i fratelli" (Atti 15:4,6,22); "Arrivati a Gerusalemme, i fratelli ci accolsero festosamente. Il giorno seguente, Paolo si recò con noi da Giacomo; e vi si trovarono tutti gli anziani" (Atti 21:17-18).
50 Vedi nota precedente.
51 "Perciò vegliate, ricordandovi che per tre anni, notte e giorno, non ho cessato di ammonire ciascuno con lacrime" (Atti 20:31).
52 "Molti di quelli che avevano creduto venivano a confessare e a dichiarare le cose che avevano fatte. Fra quanti avevano esercitato le arti magiche molti portarono i loro libri, e li bruciarono in presenza di tutti; e, calcolatone il prezzo, trovarono che era di cinquantamila dramme d'argento. Così la Parola di Dio cresceva e si affermava potentemente" (Atti 19:18-20).
53 "Questo durò due anni. Così tutti coloro che abitavano nell'Asia, Giudei e Greci, udirono la Parola del Signore ... Questo fatto fu risaputo da tutti, Giudei e Greci, che abitavano a Efeso; e tutti furono presi da timore, e il nome del Signore Gesù era esaltato" (Atti 19:10,17).
54 "Rimarrò a Efeso fino alla Pentecoste, perché qui una larga porta mi si è aperta a un lavoro efficace, e vi sono molti avversari" (1 Corinzi 16:8-9).
55 "Le chiese dell'Asia vi salutano. Aquila e Prisca, con la chiesa che è in casa loro, vi salutano molto nel Signore" (1 Corinzi 16:19).
56 "Quando giunsero a Efeso, Paolo li lasciò là; poi, entrato nella sinagoga, si mise a discorrere con i Giudei ... Ora un ebreo di nome Apollo, oriundo di Alessandria, uomo eloquente e versato nelle Scritture, arrivò a Efeso ... Egli cominciò pure a parlare con franchezza nella sinagoga. Ma Priscilla e Aquila, dopo averlo udito, lo presero con loro e gli esposero con più esattezza la via di Dio" (Atti 18:19,24,26).
57 "Da Mileto mandò a Efeso a chiamare gli anziani della chiesa. ... E ora, ecco, io so che voi tutti fra i quali sono passato predicando il regno, non vedrete più la mia faccia. ... Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata con il proprio sangue. ... e anche tra voi stessi sorgeranno uomini che insegneranno cose perverse per trascinarsi dietro i discepoli. ... Quand'ebbe dette queste cose, si pose in ginocchio e pregò con tutti loro. Tutti scoppiarono in un gran pianto; e si gettarono al collo di Paolo, e lo baciarono" (Atti 20:17,25,28,30,36-37).
58 "«All'angelo della chiesa di Efeso scrivi: Queste cose dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro ... Tuttavia hai questo, che detesti le opere dei Nicolaiti, che anch'io detesto ... Ecco, io la getto sopra un letto di dolore, e metto in una grande tribolazione coloro che commettono adulterio con lei, se non si ravvedono delle opere che ella compie. Metterò anche a morte i suoi figli; e tutte le chiese conosceranno che io sono colui che scruta le reni e i cuori, e darò a ciascuno di voi secondo le sue opere" (Apocalisse 2:1,6,22-23).
59''"E siccome Paolo e Barnaba dissentivano e discutevano vivacemente con loro, fu deciso che Paolo, Barnaba e alcuni altri fratelli salissero a Gerusalemme dagli apostoli e anziani per trattare la questione ... "Allora parve bene agli apostoli e agli anziani con tutta la chiesa, di scegliere tra di loro alcuni uomini da mandare ad Antiochia con Paolo e Barnaba: Giuda, detto Barsabba, e Sila, uomini autorevoli tra i fratelli ... E consegnarono loro questa lettera: «I fratelli apostoli e anziani, ai fratelli di Antiochia, di Siria e di Cilicia che provengono dal paganesimo, salute (Atti 15:2,6,22,23).
60 "L'uomo non può ricevere nulla se non gli è dato dal cielo" (Giovanni 3:27); "Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, se non c'è chi lo annunci? E come annunceranno se non sono mandati? Com'è scritto: «Quanto sono belli i piedi di quelli che annunciano buone notizie!»"(Romani 10:14-15); "Il SIGNORE mi disse: «Quei profeti profetizzano menzogne nel mio nome; io non li ho mandati, non ho dato loro nessun ordine, e non ho parlato loro; le profezie che vi fanno sono visioni menzognere, divinazione, vanità, imposture del proprio cuore" (Geremia 14:14); "Nessuno si prende da sé quell'onore; ma lo prende quando sia chiamato da Dio, come nel caso di Aaronne" (Ebrei 5:4).
61 "Per questa ragione ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine nelle cose che rimangono da fare, e costituisca degli anziani in ogni città, secondo le mie istruzioni" (Tito 1:5); "Ti scongiuro, davanti a Dio, a Cristo Gesù e agli angeli eletti, di osservare queste cose senza pregiudizi, e di non fare nulla con parzialità. Non imporre con troppa fretta le mani a nessuno, e non partecipare ai peccati altrui; consèrvati puro" (1 Timoteo 5:21-22).
62 "Farai avvicinare i Leviti davanti al SIGNORE e i figli d'Israele imporranno le mani sui Leviti; 11 Aaronne presenterà i Leviti come offerta agitata davanti al SIGNORE da parte dei figli d'Israele ed essi faranno il servizio del SIGNORE ... Così separerai i Leviti in mezzo ai figli d'Israele, e i Leviti saranno miei ... Ho dato in dono ad Aaronne e ai suoi figli i Leviti tra i figli d'Israele, perché facciano il servizio dei figli d'Israele nella tenda di convegno e perché facciano l'espiazione per i figli d'Israele, affinché nessuna calamità scoppi tra i figli d'Israele quando si avvicinano al santuario» ... Dopo questo, i Leviti vennero a fare il servizio nella tenda di convegno in presenza di Aaronne e dei suoi figli. Si fece ai Leviti secondo l'ordine che il SIGNORE aveva dato a Mosè a loro riguardo" (Numeri 8:10-11,14,19,22); "Pertanto, fratelli, cercate di trovare fra di voi sette uomini, dei quali si abbia buona testimonianza, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico ... questa proposta piacque a tutta la moltitudine; ed elessero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Procoro, Nicanore, Timone, Parmena e Nicola, proselito di Antiochia. Li presentarono agli apostoli, i quali, dopo aver pregato, imposero loro le mani" (Atti 6:3,5-6).
63 "Non imporre con troppa fretta le mani a nessuno, e non partecipare ai peccati altrui; consèrvati puro" (1 Timoteo 5:22); "Dopo aver designato per loro degli anziani in ciascuna chiesa, e aver pregato e digiunato, li raccomandarono al Signore, nel quale avevano creduto" (Atti 14:23); "Allora, dopo aver digiunato, pregato e imposto loro le mani, li lasciarono partire" (Atti 13:3).
64 "Dopo aver designato per loro degli anziani in ciascuna chiesa, e aver pregato e digiunato, li raccomandarono al Signore, nel quale avevano creduto" (Atti 14:23); "Per questa ragione ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine nelle cose che rimangono da fare, e costituisca degli anziani in ogni città, secondo le mie istruzioni" (Tito 1:5); "Da Mileto mandò a Efeso a chiamare gli anziani della chiesa. Quando giunsero da lui, disse loro: «Voi sapete in quale maniera, dal primo giorno che giunsi in Asia, mi sono sempre comportato con voi..." (Atti 20:17-18).
65 "Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, non dedito al vino né violento, ma sia mite, non litigioso, non attaccato al denaro, che governi bene la propria famiglia e tenga i figli sottomessi e pienamente rispettosi (perché se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della chiesa di Dio?), che non sia convertito di recente, affinché non diventi presuntuoso e cada nella condanna inflitta al diavolo" (1 Timoteo 3:2-6); "Per questa ragione ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine nelle cose che rimangono da fare, e costituisca degli anziani in ogni città, secondo le mie istruzioni, quando si trovi chi sia irreprensibile, marito di una sola moglie, che abbia figli fedeli, che non siano accusati di dissolutezza né insubordinati. Infatti bisogna che il vescovo sia irreprensibile, come amministratore di Dio; non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagno disonesto, ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, santo, temperante, attaccato alla parola sicura, così come è stata insegnata, per essere in grado di esortare secondo la sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono" (Tito 1:5-9).
66 "Bisogna inoltre che abbia una buona testimonianza da quelli di fuori, perché non cada in discredito e nel laccio del diavolo ... Anche questi siano prima provati; poi svolgano il loro servizio se sono irreprensibili" (1 Timoteo 3:7,10); "Non imporre con troppa fretta le mani a nessuno, e non partecipare ai peccati altrui; consèrvati puro" (1 Timoteo 5:22).
67 "Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare" (1 Timoteo 3:2); "Infatti bisogna che il vescovo sia irreprensibile, come amministratore di Dio; non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagno disonesto" (Tito 1:7).
68 "Non trascurare il dono che è in te e che ti fu dato mediante la parola profetica insieme all'imposizione delle mani dal collegio degli anziani" (1 Timoteo 4:14).
69 Vedi nota precedente.
70 Vedi nota 85.
71 Vedi nota 86.
72 Vedi nota 87.
73 Vedi nota 88.
74 Vedi nota 89.
75 Vedi nota 90.
76 Vedi nota 91.
77 Vedi nota 92.
78 Vedi nota 93.
79 "Non trascurare il dono che è in te e che ti fu dato mediante la parola profetica insieme all'imposizione delle mani dal collegio degli anziani" (1 Timoteo 4:14
80 "Ma i sacerdoti erano troppo pochi, e non potevano scorticare tutti gli olocausti; perciò i loro fratelli, i Leviti, li aiutarono finché l'opera fu compiuta, e finché gli altri sacerdoti si furono santificati; perché i Leviti avevano messo più zelo dei sacerdoti nel santificarsi. C'era pure abbondanza di olocausti, oltre ai grassi dei sacrifici di riconoscenza e alle libazioni degli olocausti. Così fu ristabilito il servizio della casa del SIGNORE. Ezechia e tutto il popolo si rallegrarono che Dio avesse ben disposto il popolo, perché la cosa si era fatta senza titubanza" (2 Cronache 29:34-36); "Il re, i suoi capi e tutta l'assemblea, in un consiglio tenuto a Gerusalemme, avevano deciso di celebrare la Pasqua il secondo mese. 3 Infatti non potevano celebrarla al tempo dovuto, perché i sacerdoti non si erano santificati in numero sufficiente, e il popolo non si era radunato a Gerusalemme. La cosa piacque al re e a tutta l'assemblea; e stabilirono di proclamare un bando per tutto Israele, da Beer-Sceba fino a Dan, perché la gente venisse a Gerusalemme a celebrare la Pasqua in onore del SIGNORE, Dio d'Israele; infatti in passato essa non era stata celebrata in modo generale, secondo come è prescritto" (2 Cronache 30:2-5).