Confessioni di fede/Westminster/Confessione di fede/cfw11/cfw11-1
Indice - Indice sezione - Articolo precedente - Articolo successivo
11:1 Coloro che Dio efficacemente chiama, quelli pure gratuitamente giustifica (233), non infondendo loro giustizia, ma perdonando i loro peccati, e reputando e accettando le loro persone come giuste, non per una qualsiasi cosa prodotta in loro o per le loro prestazioni, ma unicamente per amore di Cristo; né imputando come loro propria giustizia la fede stessa, l'atto di credere, o qualsiasi altra loro ubbidienza evangelica, ma imputando loro l'ubbidienza e la soddisfazione di Cristo, quando essi per fede Lo accolgono [ricevono] e riposano in Lui e nella Sua giustizia (234), fede che non hanno da sé stessi, ma che è dono di Dio (235).
Testo originale
Inglese | Latino |
---|---|
I. Those whom God effectually calleth he also freely justifieth; not by infusing righteousness into them, but by pardoning their sins, and by accounting and accepting their persons as righteous: not for any thing wrought in them, or done by them, but for Christ's sake alone; nor by imputing faith itself, the act of believing, or any other evangelical obedience to them, as their righteousness; but by imputing the obedience and satisfaction of Christ unto them, they receiving and resting on him and his righteousness by faith; which faith they have not of themselves, it is the gift of God. | I. Quos Deus vocat efficaciter, eosdem etiam gratis justificat, non quidem justitiam iis infundendo, sed eorum peccata condonando, personasque pro justis reputando atque acceptando; neque id certe propter quicquam aut in iis productum, aut ab iis præstitum, verum Christi solius ergo; eisque ad justitiam non fidem ipsam, non credendi actum, aut aliam quamcunque obedientiam evangelicam, verum obedientiam ac satisfactionem Christi imputando, eum nempe recipientibus, eique ac justitiæ ejus per fidem innitentibus; quam illi fidem ex dono Dei, non a seipsis, habent. |
Riferimenti biblici
- (233) "...e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati ... ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù" (Romani 8:30; 3:24).
- (234) "...mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede è messa in conto come giustizia. Così pure Davide proclama la beatitudine dell'uomo al quale Dio mette in conto la giustizia senza opere, dicendo: «Beati quelli le cui iniquità sono perdonate e i cui peccati sono coperti. Beato l'uomo al quale il Signore non addebita affatto il peccato»" (Romani 4:5‑8); "Infatti Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione. Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio. Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui" (2 Corinzi 5:19‑28); "...egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo,... affinché, giustificati dalla sua grazia, diventassimo, in speranza, eredi della vita eterna" (Tito 3:5,7); "In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia" (Efesini 1:7); "Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele starà sicuro nella sua dimora; questo sarà il nome con il quale sarà chiamato: SIGNORE-nostra-giustizia" (Geremia 23:6); " Ed è grazie a lui che voi siete in Cristo Gesù, che da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione; affinché, com'è scritto: «Chi si vanta, si vanti nel Signore»" (1 Corinzi 1:30-31); "Infatti, se per la trasgressione di uno solo la morte ha regnato a causa di quell'uno, tanto più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo di quell'uno che è Gesù Cristo. Dunque, come con una sola trasgressione la condanna si è estesa a tutti gli uomini, così pure, con un solo atto di giustizia, la giustificazione che dà la vita si è estesa a tutti gli uomini. Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati resi peccatori, così anche per l'ubbidienza di uno solo, i molti saranno costituiti giusti"' (Romani 5:17‑19).
- (235) "Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo scese su tutti quelli che ascoltavano la Parola" (Atti 10:44); "...sappiamo che l'uomo non è giustificato per le opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, e abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; perché dalle opere della legge nessuno sarà giustificato" (Galati 2:16); "...e di essere trovato in lui non con una giustizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che si ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede" (Filippesi 3:9); "Vi sia dunque noto, fratelli, che per mezzo di lui vi è annunciato il perdono dei peccati; e, per mezzo di lui, chiunque crede è giustificato di tutte le cose, delle quali voi non avete potuto essere giustificati mediante la legge di Mosè" (Atti 13:38-39); "...per mostrare nei tempi futuri l'immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù. Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio" (Efesini 2:7-8).
Commento
Coloro che Iddio efficacemente chiama, quelli pure gratuitamente giustifica. Questo non vuole dire che Egli infonda (riversi) in loro la giustizia, ma che Egli perdona i loro peccati e considera ed accetta le loro persone come se fossero giuste. Questo avviene non perché Egli infonda od operi in loro alcunché (non per qualcosa operato in loro o da loro), ma soltanto a causa di Cristo; non perché la loro fede, l'atto di credere, od ogni altra obbedienza evangelica (la nostra ubbidienza alla buona novella di Cristo) siano loro considerate atti meritori di giustizia, ma unicamente perché viene loro accreditata l'obbedienza di Cristo, il quale solo ha soddisfatto per loro i requisiti della giustizia (attraverso la Sua morte sacrificale). La fede, perciò, significa ricevere la sua giustizia e trovare in essa la nostra pace (riposo). In ogni caso non siamo noi stessi a generare questa fede (essa non viene da noi), ma è essa stessa dono di Dio.