Confessioni di fede/Westminster/Confessione di fede/cfw08/cfw08-2
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8:2 Il Figlio di Dio, la seconda Persona nella Trinità, essendo Dio vero ed eterno, della stessa sostanza del Padre e a Lui uguale [coeguale], quando venne la pienezza del tempo, assunse la natura umana (170), con tutte le sue proprietà essenziali e comuni debolezze [infermità], ad eccezione [immune] del peccato (171); essendo concepito in virtù [per la potenza] dello Spirito Santo in seno [utero] alla Vergine Maria, della sua sostanza (172). Così che due nature intere, perfette e distinte, la divinità [deità] e l'umanità, sono state indissolubilmente [inseparabilmente] congiunte in una sola Persona, senza cambiamento [conversione, trasformazione], mescolanza [composizione] o confusione (172). Questa Persona è vero Dio e vero uomo, e tuttavia un solo Cristo, l'unico Mediatore fra Dio e uomo.
Testo originale
Inglese | Latino |
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II. The Son of God, the second person in the Trinity, being very and eternal God, of one substance, and equal with the Father did, when the fullness of time was come, fake upon him man's nature, with all the essential properties and common infirmities thereof, yet without sin: being conceived by the power of the Holy Ghost in the womb of the Virgin Mary, of her substance. So that two whole, perfect, and distinct natures, the Godhead and the manhood, were inseparably joined together in one person, without conversion, composition, or confusion. Which person is very God and very man, yet one Christ, the only mediator between God and man. | II. Filius Dei persona secunda in Trinitate, verus nempe idem æternusque Deus, substantiæ cum Patre unius ejusdemque, eique coæqualis, cum advenerat temporis plenitudo, assumpsit naturam humanam, una cum omnibus ejus proprietatibus essentialibus, communibusque infirmitatibus, immunem tamen a peccato, conceptus scilicet in utero eque substantia Mariæ Virginis, virtute Spiritus Sancti. Adeo sane ut naturæ duæ, integræ, perfectæ, distinctæque Deitas ac humanitas in una eademque persona indissolubili nexu conjunctæ fuerint, sine conversione, compositione, aut confusione. Quæ quidem persona vere Deus est ac vere homo, unus tamen Christus, unicus inter Deum et hominem Mediator. |
Riferimenti biblici
- (170) "Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio ... E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre" (Giovanni 1:1,14); "Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere colui che è il Vero; e noi siamo in colui che è il Vero, cioè, nel suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna" (1 Giovanni 5:20); "...tenendo alta la parola di vita, in modo che nel giorno di Cristo io possa vantarmi di non aver corso invano, né invano faticato" (Filippesi 2:16); "...ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge" (Galati 4:4).
- (171) "Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato, per distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, cioè il diavolo ... Infatti, egli non viene in aiuto ad angeli, ma viene in aiuto alla discendenza di Abraamo. Perciò, egli doveva diventare simile ai suoi fratelli in ogni cosa, per essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per compiere l'espiazione dei peccati del popolo" (Ebrei 2:14,16-17); "Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato" (Ebrei 4:15).
- (172) "...a una vergine fidanzata a un uomo chiamato Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine era Maria ... Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù ... L'angelo le rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio" (Luca 1:27,31,35); "...ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge" (Galati 4:4).
- (173) "L'angelo le rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio" (Luca 1:35); "...perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità" (Colossesi 2:9); "...ai quali appartengono i padri e dai quali proviene, secondo la carne, il Cristo, che è sopra tutte le cose Dio benedetto in eterno. Amen!" (Romani 9:5); "Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte quanto alla carne, ma reso vivente quanto allo spirito" (1 Pietro 3:18); "Senza dubbio, grande è il mistero della pietà: Colui che è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato fra le nazioni, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria" (1 Timoteo 3:16).
Commento
Il Figlio di Dio, la seconda Persona nella Trinità, è l'eterno Dio, uno in quanto sostanza ed uguaglianza con il Padre. Nel tempo prefissato, Egli prese su di Sé natura umana con tutti i suoi caratteri essenziali e comuni debolezze, rimanendo, ciononostante, privo di peccato. Lo Spirito Santo lo concepì nel ventre di Maria, sessualmente vergine per nascere della sua sostanza. Due nature, completamente intatte, perfette e distinte, quella della divinità e quella dell'umanità, furono così inseparabilmente congiunte in una Persona, senza esserne cambiate, disunite o mescolate confusamente. Di conseguenza, Egli è autenticamente Dio ed autenticamente uomo, ma un solo Cristo, l'unico Mediatore fra Dio e l'umanità.