Catechismi/Bunyan/4
Capitolo 4 - Perseguire salvezza sin da giovani
D. 69 Dio ha punito anche dei bambini per avere peccato contro di Lui?
R. Sì, quando era giunto il diluvio, con la distruzione del vecchio mondo, anche i bambini erano annegati ed anche i bambini presenti a Sodoma erano morti nelle fiamme di quella città. Notiamo pure quel che era successo a Bethel quando il profeta Eliseo era stato sbeffeggiato da dei ragazzi: “Egli si voltò, li vide, e li maledisse nel nome del SIGNORE. Allora due orse uscirono dal bosco e sbranarono quarantadue di quei ragazzi” (2 Re 2:23-24).
D. 70 Poveri noi! Che faremo noi, allora, che siamo dei bambini o dei giovani?
R. Potremo continuare a camminare sulla via del peccato e dare ascolto a chi ci dice: “Rallègrati pure, o giovane, durante la tua adolescenza, e gioisca pure il tuo cuore durante i giorni della tua giovinezza; cammina pure nelle vie dove ti conduce il cuore e seguendo gli sguardi dei tuoi occhi” (Ecclesiaste 12:1).
D. 71 Perché ci prendi in giro dicendoci di continuare pure nei nostri peccati?
R. Io non vi prendo in giro, ma faccio come il saggio. Inoltre, prego per voi e per la vostra salvezza.
D. 72 In che modo il saggio si prende gioco di noi?
R. Così: “Rallègrati pure, o giovane, durante la tua adolescenza, e gioisca pure il tuo cuore durante i giorni della tua giovinezza; cammina pure nelle vie dove ti conduce il cuore e seguendo gli sguardi dei tuoi occhi; ma sappi che, per tutte queste cose, Dio ti chiamerà in giudizio!”
D. 73 Che sorta di presa in giro è questa?
R. Una che di fatto è mescolata con argomenti di grande serietà. È come se dicesse: “Avanti, peccatori, continuate pure nel vostro stile di vita peccaminoso, se osate; vivete pure nelle vostre vanità; ma un giorno dovrete renderne conto a Dio ed Egli vi giudicherà.
D. 74 Non è questo un po come se mio padre mi dicesse di continuare pure ad essere disubbidiente, ma che poi per quello mi bastonerà?
R. Sì, come quello che ha detto Giosuè: “E se vi sembra sbagliato servire il SIGNORE, scegliete oggi chi volete servire: o gli dèi che i vostri padri servirono di là dal fiume o gli dèi degli Amorei, nel paese dei quali abitate; quanto a me e alla casa mia, serviremo il SIGNORE” (Giosuè 24:15). Servite pure il peccato, ma a vostro rischio e pericolo.
D. 75 Allora non è forse meglio per me servire Dio?
R. Sì, perché chi serve il diavolo dovrà andargli insieme nel luogo preparato per lui e per i suoi angeli, e chi serve Dio e Cristo, un giorno sarà là dov’è Lui (Giovanni 12:26; Matteo 25:41).
D. 76 Quando sarà per me il momento migliore per cominciare a servire Dio?
R. Proprio ora! “Ricòrdati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza”. Ora che davanti a te è posto l’Evangelo, ora che il tuo cuore è malleabile e sarà al più presto trasformato.
D. 77 Se però oggi seguo tutto ciò che mi passa per la testa e il divertimento, non avrei forse tempo abbastanza più tardi per il Creatore?
R. Quello non lo posso promettere. Ricorda che nei cimiteri vi sono anche tombe di bambini e di giovani, e chi potrà dire che la tua giovane vita dovrà essere breve, come quella dell’antico Ismaele? Leggi anche Proverbi 1:24-26.
D. 78 Ma se attendo un po’ di più, potrei avere maggiore saggezza di quella che ho ora. Non è vero?
R. Se vivrai più a lungo potresti bene avere più peccati e forse meno saggezza, perché più grande è il peccatore, più grande è lo stolto (Proverbi 1:22).
D. 79 E se servissi al tempo stesso un po’ a Dio e un po’ il mio peccato? Non sarebbe una buona idea?
R. No, non si possono servire a due padroni; non puoi servire a Dio ed al peccato nello stesso tempo. Dio dice: “Figlio mio, dammi il tuo cuore” (Proverbi 23:26). Inoltre Sue sono la tua anima ed il tuo corpo; all’uomo, però, di animo doppio gli è proibito di pensare che mai potrà ricevere alcunché dal Signore (Matteo 6:24; Proverbi 23:26; 1 Corinzi 6:20; Giacomo 1:7-8).
D. 80 Trovi che vi siano molti bambini e giovani che come me servono Dio?
R. No, non molti, eppure alcuni Lo servono. Samuele aveva servito Dio fin da bambino; quando Giosia era giovane aveva cominciato a cercare il Dio di suo padre Davide; e come se ne era rallegrato Gesù nel vedere dei bambini che Gli stavano intorno e una volta lo avevano preceduto gridando: “Osanna al Figlio di Davide”! (1 Samuele 3:1; 2 Cronache 34:3; Matteo 21:15-16).
D. 81 Mi pare che così non avrò molti compagni se io, giovane come sono, comincio a servire Dio. Non è vero?
R. “Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!”. Eppure, tu avrai dei compagni. Davide considerava suoi compagni tutti coloro che amano Dio e le sue testimonianze; tutti i fedeli, per quanto abbiano i capelli bianchi, saranno tuoi compagni; sì, e tu avrai uno o più angeli di Dio in cielo che sono destinati alla tua protezione e servizio, (Matteo 7:13-14; Salmo 119:63; Matteo 18:10).
D. 82 Ma non è forse vero che sarò disprezzato ed evitato da altri bambini e giovani se già inizio a servire Dio?
R. Se già si trovano bambini e giovani così rozzo da deridere i profeti ed i ministri di Dio, non farà meraviglia se vorranno pure prendersi gioco di te; ma è un cielo ben povero quello che non valga la pena di sopportare cose anche peggiori per averlo cercato ed ottenuto (2 Re 2:23-24).
D. 83 Come faccio, però, a servire il Signore? Io non so come rendergli culto e adorarlo.
R. “Quelli che adorano Dio bisogna che l’adorino in Spirito e in verità” (Giovanni 4:24; Filippesi 3:3).
D. 84 Che cosa significa adorarlo nello Spirito?
R. Significa adorarlo nello Spirito di Dio e nel mio proprio spirito; cioè adorarlo secondo che lo Spirito di Dio opera nel mio stesso cuore e conformandomi di tutto cuore alla Sua volontà (Romani 1:9; 6:17; Salmo 101:3).
D. 85 Che cosa vuol dire adorarlo in verità?
R. Vuol dire che tutto ciò che facciamo per rendergli culto deve essere fatto secondo la Sua Parola e senza dissimulazione, ipocrisia (Ebrei 8:5; Giovanni 17:17; Salmo 26:6; 118:19-20).
“Puoi vedere il tutto in questo modo: Rendi culto a Dio nel modo giusto quando, nel cuore e nella tua vita, cammini secondo la Sua Parola”.
D. 86 Che cosa devo fare per rendergli culti con il mio spirito e cuore?
R. Prima di tutto devi acquisire una buona conoscenza di Lui. “E tu, Salomone, figlio mio, riconosci il Dio di tuo padre e servilo con cuore integro e con animo volenteroso; poiché il SIGNORE scruta tutti i cuori e penetra tutti i disegni e tutti i pensieri. Se tu lo cerchi, egli si lascerà trovare da te; ma, se lo abbandoni, egli ti respingerà per sempre” (1 Cronache 28:9).
D. 87 È facile acquisire una vera conoscenza di Dio?
No. Devi desiderare fortemente questa conoscenza ed innalzare a Dio preghiere ferventi per ricevere questa comprensione. “Figlio mio, se ricevi le mie parole e serbi con cura i miei comandamenti, prestando orecchio alla saggezza e inclinando il cuore all'intelligenza; sì, se chiami il discernimento e rivolgi la tua voce all'intelligenza, se la cerchi come l'argento e ti dai a scavarla come un tesoro, allora comprenderai il timore del SIGNORE e troverai la scienza di Dio” (Proverbi 2:1-5).
D. 88 Perché è così difficile acquisire una vera conoscenza di Dio?
R. A causa dell’orgoglio e dell’ignoranza che c’è in noi, e pure a causa della nostra condotta malvagia (Salmo 10:4; Efesini 4:18-19; Tito 1:16).
D. 89 Ma non professano tutti di conoscere Dio?
R. Sì, ma la loro presunta conoscenza di Lui varia tanto quanto sono diverse le loro facce, alcuni pensando che egli sia in un modo, ed altri in un altro.
D. 89 In che modo i loro pensieri su di lui sono diversi l’uno dall’altro?
R. Alcuni ritengono che sia una sorta di Dio senza cuore che non fa né bene né male; alcuni lo ritengono una sorta di Dio ignorante e cieco, che non sa e non può vedere attraverso le nuvole; alcuni lo ritengono un Dio sconsiderato che non vale darsene pena se non con la perdita dei piaceri di questo mondo e le sue concupiscenze. Inoltre, alcuni lo ritengono simile a sé stessi, uno che tolleri il peccato come loro fanno, o che ben poco ami la santità come loro stessi (Sofonia 1:12; Giobbe 22:12-13; “1:9-16; Salmo 1:21),
D. 90 Ci sono altre false opinioni su Dio?
R. Sì, ci sono altre tre false opinioni su Dio. (1) Alcuni pensano che sia tutta misericordia e niente giustizia, e quindi ritengono di poter vivere come più loro piace. (2) Altri pensano che sia tutto giustizia e niente misericordia, e che quindi essi possono continuare nei loro peccati ed essere dannati, tanto non potranno mai essere migliori di quel che sono. (3) Altri pensano che sia e giustizia e misericordia, ma pensano pure che la sua giustizia sia tale da poterla soddisfare con le loro opere buone e salvare sé stessi con le loro mani (Romani 3:8; Geremia 2:25; Giobbe 40:14), contrariamente a queste scritture: Abacuc 1:13; Isaia 45:21.
D. 91 Come faccio a sapere quando avrò una vera conoscenza di Dio?
R. Quando la conoscenza che ho di lui e ciò che le Sacre Scritture insegnano coincidono.
D. 92 Le Scritture! Forse che non fluiscono dalle Scritture pure tutte le opinioni false su di Lui?
R. No, in nessun modo. È vero che sono gli uomini a generare errori dalle Scritture quando indubbiamente fluiscono dall’ignoranza del loro cuore, quando hanno “l'intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di Dio, a motivo dell'ignoranza che è in loro, a motivo dell'indurimento del loro cuore (Efesini 4:18).
D. 93 E se non comprendo la Sacra Bibbia: dovrà forse andare senza la vera conoscenza di Dio?
R. Il Suo nome è manifestato dalla Sua Parola. Le Scritture sono quelle che attestano di Lui ed esse "possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù. Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona (Giovanni 17:6-8; 5:39; 2 Timoteo 3:15-16).
D. 94 Ma in che modo può, uno che non conosce Dio, giungere alla conoscenza di Dio?
R. Deve applicare il suo cuore alle Scritture come una lampada splendente in un luogo oscuro (questo mondo!) fino a quando spunti il giorno e la stella mattutina sorga nel suo cuore (Proverbi 22:17; 23:12; 2 Pietro 1:19-20).
D. 95 Ma come saprò di aver trovato attraverso le Scritture la vera conoscenza di Dio?
R. Quando avrai trovato pure una vera conoscenza di te stesso (Isaia 6:5; Giobbe 42:5-6).
D. 96 Che cosa significa per me conoscere me stesso?
R. Conosci te stesso quando apparirai ai tuoi occhi come un peccatore disgustoso, contaminato, infelice e miserabile, e di non potere da te stesso fare nulla per pacificarti con Dio (Giobbe 42:6; Ezechiele 20:43-44; Romani 7:24).