Catechismi/Bunyan/3
Capitolo 3 - La punizione del peccato
D. 42 Dove Dio punirà i peccatori per i loro peccati?
R. Sia in questo mondo che nel mondo a venire (Genesi 3:24; 4:10-12; Giobbe 21:30).
D. 43 In che modo gli uomini sono puniti per il loro peccato in questo mondo?
R. In molti modi, come malattie, perdite, afflizioni, delusioni, e simili. Talvolta Dio li abbandona alle concupiscenze del loro cuore, alla cecità di mente ed alla durezza di cuore. Egli fa pure sì che essi cadano in abili inganni affinché credano a menzogne e siano dannati (Levitico 26:15,16; Amos 4:7,10; Romani 1:24,28; Esodo 4:21; 9:12-14; Sofonia 1:17; Romani 11:7,8; Tessalonicesi 2:11, 12).
D. 44 In che modo gli uomini sono puniti nel mondo a venire?
R. Nel fuoco inestinguibile, dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne (Marco 9:44).
D. 45 Dov’è che i peccatori riceveranno questo castigo?
R. Gli empi, tutte le genti che dimenticano Dio, scenderanno nell'inferno (Salmo 9:17). D. 46 Che cos’è l’inferno?
R. È un luogo ed una condizione, la più temibile (Luca 16:25,28; Atti 1:25).
D. 47 Perché lo chiami un luogo?
R. Perché nell’inferno i dannati vi saranno confinati come in una prigione, nelle tenebre ed in catene eterne (Luca 12:5,28; Luca 16:26; Giuda 1:6).
D. 48 Che sorta di luogo è l’inferno?
R. La Scrittura lo descrive come un oscuro e profondo lago di fuoco, tanto grande da contenervi tutti coloro che periscono (Matteo 22:13; Isaia 30:33; Proverbi 27:20).
D. 49 Che cosa intendi dire quando affermi che si tratta di una condizione la più temibile?
R. Intendo dire che la sorte di coloro che vi saranno gettati è quella di esservi tormentati nel modo più spaventoso, vale a dire con ira e con ardore di fuoco (Romani 2:9; Ebrei 10:26-27).
D. 50 In quali parti del loro essere daranno così temibilmente tormentati?
R. Nell’anima e nel corpo, perché il fuoco dell’inferno brucerà ben al di là di come noi oggi si possa anche solo immaginare (Matteo 10:28; Luca 16:24; Giacomo 5:3).
D. 51 Quanto a lungo rimarranno in questa condizione?
R. Come afferma la Scrittura, questi se ne andranno ad una punizione eterna e il fumo del loro tormento salirà nei secoli dei secoli; essi non avranno riposo, né giorno né notte e saranno puniti di eterna rovina, respinti dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza (Matteo 25:46; Apocalisse 14:11; 2 Tessalonicesi 1:9).
D. 52 Ma perché non potrebbero gli empi essere puniti con questa punizione in questo mondo affinché, vedendola, noi crediamo?
R. Se gli empi dovessero ricevere il castigo loro meritato in questo mondo, questo avrebbe, con ogni probabilità, sovvertito l’intero ordinamento che Dio ha stabilito qui fra gli uomini. Chi potrebbe qui. infatti, sopportare la vista di quelle fiamme e di quelle grida e vedere le lacrime dei propri parenti dannati, genitori o figli? È per questo che l’antico Tofet era posto fuori dalla città e prigioni e forche erano poste fuori dai centri abitati. Per questo Cristo ha ordinato che coloro che dovranno subire questo tipo di tormenti siano portati via. “Gettatelo nelle tenebre di fuori” (Matteo 22:13), che vi sia punito lì, “lì vi darà il pianto e lo stridore dei denti”. Oltretutto, la fede non viene guardando ciò che accade giù all’inferno, avendo davanti agli occhi il tormento dei dannati, ma dall’ascoltare la parola di Dio, perché se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscita fra le fiamme (Matteo 22:13; Romani 10:17; Luca 16:27-31).
D. 53 Vi sono delle gradazioni nei tormenti dell’inferno?
R. Sì, Dio renderà a ciascuno secondo le sue opere. “Guai all'empio! Il male ricadrà sul suo capo, perché gli sarà reso quanto le sue mani hanno fatto” (Isaia 3:11).
D. 54 Chi vi sarà maggiormente punito? I minori avranno una pena inferiore a quella degli adulti?
R. I castighi dell’inferno non vengono amministrati a seconda dell’età, ma a seconda del peccato. Sia che si tratti di adulti o di minori, più grande è il peccato, più grande sarà il castigo, perchè davanti a Dio non c’è favoritismo (Romani 2:11).
D. 55 In che modo si possono distinguere i peccati più gravi da quelli meno gravi?
R. Possono essere distinti dalla loro natura e dalle circostanze in cui sono stati commessi.
D. 56 Che cosa intendi per natura dei peccati?
R. Mi riferisco alla gravità che hanno agli occhi di Dio (2 Cronache 33:2; Ezechiele 16:52).
D. 57 Quali potrebbero essere considerati i peccati più gravi?
R. La Scrittura li elenca in diversi luoghi. Ad esempio: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose (1 Corinzi 6:9-10; Efesini 5:3-6; Colossesi 3:5-6; Galati 5:19-21; Apocalisse 21:8).D. 58 Che cosa intendi per “circostanze” in cui i peccati sono commessi?
R. Intendo la consapevolezza che si ha che siano peccato, quella che proviene dalla luce [della coscienza], dalla predicazione della Parola, dalla parola di pii conoscenti, dagli avvertimenti che i sono stati fatti ecc.
D. 59 In che modo queste circostanze possono alterare la gravità del peccato?
D. Le circostanze in cui sono commessi possono rendere grandi peccati piccoli, più grandi dei peccati più grandi che sono commessi nella peggiore ignoranza.
D. 60 In che modo lo puoi provare?
R. Sodoma e Gomorra sguazzavano in ogni sorta di peccati o nella maggior parte di quelli che abbiamo menzionato più sopra. È scritto che la gente di queste città fosse peccatrice all’estremo, vivevano commettendo tali peccati che non si potrebbero neanche menzionare senza arrossire. Eppure Dio giura che Israele, la sua chiesa, aveva fatto peggio di quelle città. Il Signore Gesù lo conferma quando dice: “Io vi dico che in quel giorno la sorte di Sodoma sarà più tollerabile della sorte di quella città” (Ezechiele 16:48; Matteo 11:24; Luca 10:12).
D. 61 Qual è la ragione di quest’ultima affermazione di Cristo, vale a dire che coloro ai quali si rivolge si trovavano in circostanze tali da rendere il loro peccato più grande di quello di Sodoma?
R. La cosa appare chiaramente quando si leggono i testi biblici menzionati.
D. 62 Quand'è che si pecca contro luce e conoscenza?
R. Quando si pecca contro ciò di cui la nostra coscienza ci accusa, quando si pecca contro una legge di Dio che si conosce, quando si pecca contro i consigli e gli avvertimenti dei nostri amici, allora si pecca contro luce e conoscenza, secondo ch’è scritto: “pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette” (Romani 1:32).
D. 63 Quand’è che pecco contro la predicazione della Parola?
R. Quando rifiuti di prestare ascolto ai ministri di Dio, oppure, ascoltandoli, ti rifiuti di seguire il loro sano insegnamento (2 Cronache 36:16; Geremia 25:4,7; Geremia 35:15).
D. 64 In quali altri casi pecco contro la predicazione della Parola?
R. Quando ci si prende gioco, si disprezzano e si rimproverano i ministri di Dio; quando li si diffama con menzogne. Si pecca contro la predicazione della Parola pure quando si perseguita chi la predica o siamo segretamente compiaciuti di vederli cadere in disgrazia (1 Cronache 30:1,10; Romani 3:8; Geremia 20:10, 1 Tessalonicesi 2:15-16).
D. 65 In che modo le parole di pii conoscenti possono rendere più grave il mio peccato?
R. Quando pecco contro i loro consigli, ammonimenti e persuasioni del contrario; inoltre, quando tacitamente mi rimproverano con il loro comportamento e condotta, eppure nonostante tutto quello tu persisti a peccare. Così avevano peccato Esaù, i figli di Eli, Absalom e Giuda; essi potevano godere di buone compagnie, buoni consigli, e della testimonianza di buone vite, ma essi avevano peccato contro tutto questo ed il giudizio a cui sono stati sottoposti è stato più grande. Ismaele fu cacciato via, Esaù aveva odiato, i figli di Eli sono improvvisamente morti; Absalom e Giuda si sono suicidati in modo tragico (Genesi 21:10; Galati 4:30; Malachia 1:3; 1 Samuele 2:22,25; 2 Samuele 18:14).
D. 66 Questi peccati così aggravati vengono distinti dagli altri con un nome loro speciale?
R. Sì: sono chiamati ostinata ribellione e sono equiparati al peccato di divinazione; sono chiamati peccati volontari; sono chiamati “rovi e pruni” e coloro che li producono sono prossimi ad essere maledetti; la loro fine sarà il fuoco (1 Samuele 15:23; Ebrei 10:26).
D. 67 Vi sono pure altre cose che possono rendere grandi dei peccati piccoli?
R. Sì, quando pecchi contro i giudizi di Dio. Per esempio: quando vedi che il giudizio di Dio si abbatte su qualcuno a causa delle sue trasgressioni, e tu persisti a commettere quelle stesse iniquità; come pure quando pecchi contro la pazienza, la longanimità e la tolleranza temporanea di Dio, questo potrà rendere grandi dei peccati piccoli (Daniele 5:21-24; Romani 2:4-5).