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La necessità di essere ben radicati nelle basi della fede

Un discorso preliminare sulla catechesi [di Thomas Watson (1620-1686)]

“...se appunto perseverate nella fede, fondati e saldi” (Colossesi 1:23).

Avendo l'intenzione domenica prossima di iniziare un'opera di catechesi, ritengo che sia molto utile fare un discorso preliminare per mostrarvi quanto sia necessario per i cristiani essere ben istruiti nelle basi della religione. “...se appunto perseverate nella fede, fondati e saldi”

  • 1. E’ dovere dei cristiani essere saldi nella dottrina della fede.
  • 2. Il modo migliore per i cristiani di essere saldi è di essere ben fondati.

1. E’ dovere dei cristiani essere ben saldi nella dottrina della fede

E’ la preghiera dell’Apostolo: “Or il Dio di ogni grazia, che vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo ... vi perfezionerà egli stesso, vi renderà fermi, vi fortificherà stabilmente”. Questo affinché essi non siano delle meteoriti, ma stelle fisse. L’apostolo Giuda parla di “stelle erranti” o cadenti (...)

Ora, coloro che non sono ben fondati nella loro fede, prima o poi si dimostreranno stelle erranti; perderanno la loro saldezza e vagheranno da un’opinione all’altra. Assomigliano alla tribù di Ruben: sono instabili, “impetuosi come acqua” (Genesi 49:4). Come una nave senz’ancora, che si muove qui e là ad ogni vento di dottrina.

Beza scriveva di un certo Belfectius, la cui religione cambiava come la luna (...) Essi non sono colonne nel tempio di Dio, ma canne sbattute dal vento. L’apostolo li descrive come le vittime delle “eresie di perdizione”, introdotte occultamente e credute dalle anime instabili (2 Pietro 2:1). Un uomo può finire all’inferno non solo per adulterio, ma anche per eresia. Essere instabili nella propria fede tradisce mancanza di giudizio, di discernimento. Se le loro menti non fossero incostanti, essi non girerebbero così in fretta da un’opinione all’altra. Essi rivelano la loro leggerezza. Come piume che il vento sospinte qui e là, essi sono “cristiani peso piuma” (...)

Non per nulla essi sono paragonati a bambini: “affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l'astuzia loro nelle arti seduttrici dell'errore” (Efesini 4:14). I bambini sono capricciosi: una volta vogliono una cosa, una volta un’altra. Non c’è nulla che per molto tempo attragga la loro attenzione. E’ così che i cristiani non saldi sono pure infantili: le verità che abbracciano una volta le respingono un’altra. A volte piace loro la fede protestante, ma poi la loro mente ridiventa papista.

E’ il grande fine della Parola predicata portarci alla stabilità nella fede

“È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi in vista dell'opera del ministero e dell'edificazione del corpo di Cristo … affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l'astuzia loro nelle arti seduttrici dell'errore” (Efesini 4:11-12,14).

La Parola è paragonata ad un martello (Geremia 23:29). Ogni colpo del martello è destinato a fissare i chiodi dell’edificio. E’ così che le parole del predicatore devono fissarci maggiormente a Cristo. Esse si indeboliscono per rafforzarvi e fissarvi. Questo è il grande obiettivo della predicazione, non solo illuminare, ma anche stabilire le anime; non solo guidarle lungo il giusto cammino, ma anche per tenerle su quel sentiero. Ora, se voi non siete ben saldi, non risponderete alla responsabilità che Dio vi ha affidato nel vostro ministero.

Essere ben saldi nella fede è per un cristiano sia un’eccellenza che un onore

E’ la sua eccellenza. Quando il latte è saldo si trasforma in panna. Sarà così zelante per la verità e camminerà in stretta comunione con Dio. E il suo onore: “I capelli bianchi sono una corona d'onore; la si trova sulla via della giustizia” (Proverbi 16:31). Che bello vedere un vecchio discepolo, vedere i suoi capelli argentei adornati con virtù dorate!

Coloro che non sono ben saldi nella fede non soffriranno mai a causa di essa

Gli scettici in religione raramente diventeranno dei martiri. Coloro che non sono saldi sono come in sospeso fra una cosa e l’altra: quando pensano alle gioie del Cielo sono disposti a professare la loro fede, quando però pensano alla persecuzione essi sono pronti ad abbandonarla. I cristiani instabili non cercano quel che è meglio, ma quel che è per loro più sicuro. L’apostata (dice Tertulliano) sembra aver messo Dio e Satana su una bilancia. Dopo averne soppesato quel che essi gli possono servire, preferiscono i servizi del diavolo, e proclamano che egli è il padrone migliore. In questo senso essi crocifiggono di nuovo Cristo e lo espongono ad infamia (Ebrei 6:6). Un cristiano siffatto non soffrirà mai per la verità, ma come un disertore, abbandona la sua bandiera e va a combattere per i colori del nemico, combatterà nell’esercito di Satana per riceverne la paga.

Non essere saldi nella fede vuol dire provocare Dio

Professare la verità e poi abbandonarla, solo diffama l’Evangelo. Questa cosa non rimarrà impunita, “Si sviarono e furono sleali come i loro padri; si rivoltarono come un arco fallace … Dio udì, si adirò, ed ebbe per Israele grande avversione” (Salmo 78:57,59). L’apostata va a cadere direttamente nella bocca del diavolo.

Se non siete ben saldi nella fede, non crescerete mai

Ci è comandato: “cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo” (Efesini 4:15). Se non siamo ben radicati non cresceremo mai. La pianta che è continuamente spostata da un posto all’altro non crescerà mai rigogliosamente. Non potrà crescere in pietà chi è scostante e mutevole, non più di quanto un osso possa crescere se è sconnesso dalla giuntura.

E’ molto importante essere ben saldi, perché molti sono quelli che ci vorrebbero destabilizzare

1. I seduttori sono molto attivi: la loro missione è quella di trascinare via le persone dai principi della religione. “Vi ho scritto queste cose riguardo a quelli che cercano di sedurvi” (1 Giovanni 2:26). I seduttori sono i fattori del diavolo: sono i felloni più grandi quelli che vi vorrebbero derubare della verità. I seduttori hanno lingue d’argento … hanno le mani leste ed ingannano. Sono molto abili nelle arti seduttrici dell’errore. (Efesini 4:14). La parola greca usata qui è la stessa usata per coloro che tirano i dadi e li gettano per il loro migliore vantaggio. E’ così che i seduttori sono degli impostori … sono molto bravi a dissimulare i loro errori per ingannare gli altri.

2.I seduttori ingannano con la sapienza delle loro parole: “con dolce e lusinghiero parlare seducono il cuore dei semplici” (Romani 16:18). Usano frasi fini ed eleganti, un linguaggio lusinghiero che fa appello alle persone più deboli. Un altro “manlesta” fa professione di straordinaria pietà, così che molti li ammirino e succhino avidamente dalla loro dottrina. Sembrano uomini zelanti e santi, e pretendono di avere nuove rivelazioni.

3. Un terzo tipo di “manlesta” lavora per vilificare e neutralizzare i sani insegnanti ortodossi. Essi eclisserebbero coloro che portano la verità come neri vapori che oscurano la luce del cielo. Sono disposti a diffamare gli altri affinché loro stessi siano ammirati. Così facevano quei falsi maestri che cercavano di diffamare Paolo, affinché loro stessi fossero accolti e non lui (Galati 4:17).

4. Il quarto tipo di seduttori sono quelli che predicano le dottrine della libertà, “i liberali”; come se fossero privi della legge morale, della regola come della maledizione, e Cristo ha fatto tutto per loro ed essi non devono più fare nulla. E’ così che rendono la dottrina della salvezza per grazia una chiave per giustificare la loro licenziosità.

Un altro mezzo per sbalestrare i cristiani è attraverso la persecuzione (2 Timoteo 3:12)

L’Evangelo è una rosa che non si può cogliere senza le spine. Il retaggio che Cristo ci ha lasciato è la CROCE. Quand’anche vi fosse al mondo un solo diavolo o un solo uomo malvagio, non aspettatevi di essere esonerati dai guai. Quanti sono caduti nell’ora della persecuzione “la sua coda trascinava la terza parte delle stelle del cielo e le scagliò sulla terra. Il dragone si pose davanti alla donna che stava per partorire, per divorarne il figlio, non appena l'avesse partorito” (Apocalisse 12:4). Il dragone rosso, con la sua potenza e sottiliezza è in grado di spazzar via con la sua coda delle stelle, e l’ha fatto con eminenti confessori della fede che sembravano brillare come stelle nel firmamento della chiesa.

Essere scostanti ed instabili nel bene è il peccato dei diavoli

“...gli angeli che non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora” (Giuda 6). Essi sono chiamati “stelle del mattino” (Giobbe 38:7), ma sono “stelle cadenti” perché erano santi, ma mutevoli. Il ministro di Dio non deve essere un neofita “convertito di recente, affinché non diventi presuntuoso e cada nella condanna inflitta al diavolo” (1 Timoteo 3:6). Con la loro instabilità gli uomini imitano gli angeli decaduti. Il diavolo è stato il primo apostata. I figli di Sion devono essere come il monte Sion, che non può essere smosso.

Il modo migliore per i cristiani di essere saldi è di essere ben fondati

La seconda proposizione è che il modo migliore per i cristiani di essere saldi è di essere ben fondati. “...se appunto perseverate nella fede, fondati e saldi”. Il termine greco per "fondati" è una metafora che allude ad un edificio che abbia solide fondamenta. I cristiani, così, dovrebbero essere ben fondati sui punti essenziali della loro fede ed avere fondamenta solide. Esaminerò due aspetti di questa questione:

Dovremmo essere ben radicati nella conoscenza dei principi fondamentali della nostra fede

L'apostolo parla dei "primi elementi degli oracoli di Dio" (Ebrei 5:12). In ogni arte, scienza, logica, fisica, matematica, vi sono dei "precognita", dei presupposti, regole e principi che devono necessariamente essere conosciuti per la pratica di quelle arti. Allo stesso modo in teologia, è necessario che siano posti "gli elementi primi". La conoscenza delle basi e dei principi della fede è di utilità massima.

1. Senza di esse non potremmo servire Dio rettamente. Non potremo mai rendere culto a Dio in modo accettabile se non Gli rendiamo culto regolarmente. Come possiamo farlo, però, se siamo ignoranti delle regole e degli elementi della fede? Dobbiamo rendere a Dio un "ragionevole servizio" (Romani 12:1 ND) [λογικὴν λατρείαν]. Se non comprendiamo le basi della fede, i suoi "elementi primi", come potremmo rendere a Dio un "culto intelligente"?

2. La conoscenza delle basi della fede arricchisce molto la mente. E' una lampada ai nostri piedi, ci indirizza per l'intero corso della nostra vita cristiana come l'occhio dirige il corpo. La conoscenza dei principi fondamentali è la chiave d'oro che apre i misteri principali della nostra fede. Essa ci fornisce un intero sistema e corpo di teologia disegnato con esattezza in tutti i suoi lineamenti e colori vivi. Ci aiuta a comprendere molte di quelle cose difficili che ricorrono nella lettura della Parola. Ci aiuta a sciogliere molti nodi della Scrittura.

3. Ci fornisce dell'arsenale necessario per combattere contro gli avversari della verità.

4. E' il seme santo dal quale cresce la grazia. E' ""semen fidei", il seme della fede" (Salmo 126:6). E' "radix amoris", la radice dell'amore. "...e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell'amore" (Efesini 3:17). La conoscenza dei principi conduce a rendere un cristiano completo.

Questo radicamento è il modo migliore per essere saldi

Un albero, affinché sia ben saldo sul terreno dov'è piantato, deve essere ben radicato. Così, se volete essere ben saldi nella fede, dovete essere radicati nel suoi principi. Si racconta di uno che voleva far stare in piedi un uomo morto e non ci riusciva. "Oh," diceva, "ci dovrebbe essere qualcosa dentro di lui...". Così, se noi vogliamo stare saldi in piedi in tempi di grande agitazione vi deve essere dentro di noi un principio di conoscenza. Prima dobbiamo essere ben radicati e poi saremo saldi. Affinché una nave non si capovolga, deve avere la sua ancora ben affrancata. La conoscenza dei principi della fede è per l'anima ciò che l'ancora è per la nave: la sostiene nel mezzo delle onde ruggenti dell'errore, o dei venti violenti della persecuzione. Prima deve essere ben radicata, e poi sarà salda.

Applicazione del principio

1. Vedete così che la ragione per la quale molti sono instabili e disposti ad abbracciare ogni nuova opinione e a vestirsi di tante religioni quante sono le mode, è perché non sono fondati nella fede. Notate come l'apostolo Giovanni unisca questi due concetti: "uomini ignoranti ed instabili" (2 Pietro 3:16). Coloro che sono ignoranti dei punti principali della teologia sono instabili. Così come il corpo non può reggersi senza uno scheletro, così non può reggersi ed essere forte nella fede chi è carente nelle basi della conoscenza, "lo scheletro" necessario per sostenerlo e sul quale crescono i suoi muscoli.

2. Vedete quale grande necessità vi sia di porre le basi principali della fede attraverso la catechesi, affinché coloro che hanno un giudizio più debole possano essere istruiti nella conoscenza della verità e rafforzati nell'amore per essa. Catechizzare è lo strumento migliore per fondare e rendere salde le persone. Temo che una delle ragioni per le quali la predicazione è in crisi e non faccia il bene che ci si dovrebbe aspettare da essa, è perché gli argomenti principali e gli articoli della fede non sono stati spiegato in maniera catechistica.

Catechizzare vuol dire porre le fondamenta. '"Perciò, lasciando l'insegnamento elementare intorno a Cristo, tendiamo a quello superiore e non stiamo a porre di nuovo il fondamento del ravvedimento dalle opere morte e della fede in Dio"' (Ebrei 6:1). Predicare e non catechizzare significa edificare senza fondamenta.

Questo modo di catechizzare non è una novità, è apostolico. La chiesa primitiva aveva le proprie forme di catechismo, come implicano le frasi "modello delle sane parole" (2 Timoteo 1:13) e "i primi elementi degli oracoli di Dio" (Ebrei 5:12). La chiesa aveva i suoi "catecumeni", come osservano Grozio ed Erasmo. Molti degli antichi padri della chiesa hanno scritto a questo riguardo, come Fulgenzio, Agostino, Teodoreto, Lattanzio ed altri. Dio ha benedetto molto quest'opera. Ponendo le basi della fede in modo catechistico, i cristiani sono stati chiaramente istruiti e meravigliosamente edificati nella fede cristiana, tanto che Giuliano l'apostata, vedendo il grande successo della catechesi, aveva fatto chiudere d'autorità le scuole e le biblioteche, come pure l'istruzione della gioventù.

E' mia intenzione, quindi (con la benedizione di Dio), iniziare l'opera della catechesi la prossima domenica, e voglio farlo a domeniche alternate nel pomeriggio, e renderlo il mio impegno principale quello di porre le basi ed i fondamenti della fede in modo catechistico. Se sarò impedito dal farlo da parte di uomini o dalla mia stessa morte, io spero che Dio voglia suscitare fra di voi altri lavoratori per la vigna del Signore, affinché l'opera che ho iniziato a fare possa essere completata.