Teonomia/Fondare chiese – totalmente stravagante

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Fondare chiese – totalmente stravagante

Di Stephen C. Perks

Gesù non ci ha mai detto di “fondare chiese”. Ha detto che Egli edificherà la sua chiesa. Disse però a noi di cercare il regno di Dio e la sua giustizia (vale a dire la giustizia, non “pietà”) e il Grande Mandato che ci ha dato è un comando a “discepolare le nazioni, non “edificare chiese”. 

Le chiese, semmai, sono conseguenza del Grande Mandato, non il suo scopo. L’obiettivo è che tutte le nazioni abbraccino il regno di Dio e vivano secondo la sua alleanza. Per quasi duemila anni i cristiani, per volere di sacerdoti autoproclamatisi, che non si trovano da nessuna parte nella Chiesa del Nuovo Testamento, hanno invertito questo ordine, insistendo sul fatto che noi dovremmo fare il lavoro di Gesù e che lui dovrebbe fare il nostro. C’è da meravigliarsi che la Chiesa in generale sia in uno stato così disfunzionale e paralizzato? Dovremmo fare ciò che Gesù ci ha comandato di fare e lasciargli fare ciò che ha promesso di fare. La nostra prima priorità è il regno di Dio e le nazioni cristiane, non le chiese, e finché non smetteremo di idolatrare la chiesa, che John Owen descrisse così bene come il più grande idolo che sia mai esistito nel mondo [1] e obbediremo al comando del Signore Gesù di discepolare le nazioni, le cose continueranno ad andare storte, come stanno così evidentemente facendo ora.

Naturalmente queste “chiese” non sono ciò che il Nuovo Testamento intende quando parla di ecclesia. Le Chiese istituzionali sono reti di meri culti misterici cristiani, non comunità del popolo di Dio che vivono come un ordine sociale cristiano e che discepolano le nazioni modellando al mondo ciò che dovrebbe essere la vera società. La parola ecclesia è un termine politico, non settario. C’erano parole che avrebbero potuto essere usate nel I secolo per descrivere gli incontri dei cristiani come culti misterici essenzialmente devozionali, come sono oggi le Chiese. Ma la Bibbia evita questi termini come la peste, e usa invece un termine intensamente politico che era garantito per provocare le autorità politiche romane come un panno rosso dabanti a un toro. L’ ecclesia è l’assemblea del demos  (il popolo) a fini politici cioè è il parlamento di un altro ordine politico, il regno di Dio.

La Chiesa è diventata un’alternativa di secondo livello al regno di Dio, e la Chiesa ha piantato un’alternativa di terzo livello al Grande Mandato per creare nazioni cristiane. Gesù non ci ha mai comandato di fare discepoli in tutte le nazioni. Ci ha comandato di fare suoi discepoli tutte le nazioni.

Tutti gli uomini e le nazioni devono e un giorno si inginocchieranno davanti a Gesù Cristo e lo riconosceranno come capo di tutte le nazioni. Il nostro compito, il nostro Grande Mandato, è cercare e lavorare per questo ora sulla terra. Il Signore Gesù Cristo non ritornerà finché tutte le nazioni non si saranno sottomesse a lui e questa visione non sarà diventata la realtà della vita sulla terra.

“Andate dunque e fate miei discepoli tutte le nazioni [cioè discepolate tutte le nazioni], battezzandole [cioè tutte le nazioni] nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo,  ammaestrandole [cioè tutte le nazioni] per osservare tutte le cose che vi ho comandato” (Matteo 28:18-20).

“Poi il settimo angelo suonò la tromba e si fecero grandi voci nel cielo, che dicevano: «I regni del mondo sono divenuti il regno del Signor nostro e del suo Cristo, ed egli regnerà nei secoli dei secoli»” (Apocalisse 11:15).

Questo è l’alfa e l’omega dell’escatologia.

Nota

 [1] Un’inchiesta sull’originale, la natura, l’istituzione, i poteri, l’ordine e la comunione delle chiese evangeliche nelle opere (Edimburgo: The Banner of Truth Trust [Gold Edition, 1850–53], 1965), vol. XV, pag. 224f.