Sovranità di Dio - Alternative

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Quali sono le alternative alla sovranità di Dio?

Non c’è alcuna via di mezzo: o Dio è sovrano oppure pretende di esserlo l’uomo, e questo comporta delle conseguenze (tragiche).

Quali sono le alternative alla sovranità di Dio? L’alternativa ad un Dio sovrano è la sovranità dell’uomo. L’alternativa ad un Dio che determina ogni cosa è l’uomo che pretende di poter determinare ogni cosa. La cosa, però, è accettabile? E soprattutto, è realistica?

L’idea che Dio abbia determinato dall’eternità ogni cosa che debba accadere (Efesini 1:4,5) per molti è un’idea offensiva, inaccettabile. L’alternativa, però, ad un Dio che decreta, è un dio spettatore, un dio che dipenda Egli stesso da ciò che fanno gli uomini nel tempo e nella storia. All’uomo piace credere di essere in controllo delle cose. Spesso anche i cristiani vogliono un Dio che solo reagisca alla “libera” iniziativa umana, un dio fondamentalmente al nostro servizio. La predestinazione che noi sottraiamo a Dio, così, l’arroghiamo all’uomo.

Quando, però, gli uomini credono di poter essere in controllo della storia e sono decisi a farlo, ne risultano gravi mali, perché allora pensano di poter controllare uomini e nazioni. Per avere un tale controllo essi devono prendere il potere con la forza. Nascono allora le dittature e l’imperialismo, la pretesa di pochi di plasmare il mondo secondo le loro ideologie, ideali, potere, convenienza... Fascismo e comunismo, in tutte le loro varianti, sono esempi recenti dei risultati che si ottengono quando uomini cercano di determinare il corso della storia.

Non si tratta, però, solo e sempre di esplicite dittature. Intere società, anche “democratiche” permettono ai loro “esperti” di manipolarle per realizzare il loro ideale di come dovrebbe essere, secondo loro, il mondo “perfetto”. Si parla allora di progetti di “ingegneria sociale”, ispirata ad utopie su quel futuro che essi sperano di creare.

L’uomo che pensa di determinare la realtà, cerca di monopolizzare l’istruzione, per “forgiare” le nuove generazioni secondo i suoi progetti. John Dewey diceva chiaramente che l’obiettivo della pubblica istruzione è quello della socializzazione degli individui, creare i cittadini adatti della società che immaginava. L’uomo che pensa di determinare la realtà, cerca di controllare l’economia globale per servire a determinati interessi. L’uomo che pensa di determinare la realtà, ritiene che sia lo stato, con i suoi vari organi, ad essere lo prioritario per avere il controllo sulla società e rispondere così a determinate esigenze. Tali statisti possono persino fare della democrazia uno strumento dell’imperialismo. Il fine del controllo sugli altri, anche per apparenti buone ragioni, è sempre malvagio. Significa giocare ad essere Dio e presumere di prendere il Suo posto. Questi progetti, però, sono sempre “stranamente” falliti. Negando che Dio predestini e determini e prendendosi egli stesso questa “responsabilità”, non produce altro che disastri. Gli uomini che cercano di controllare nazioni, armate, denaro, ed individui, non hanno paura di dettare la loro “moralità”, le proprie regole etiche e morali.

L’alternativa alla sovranità di Dio è dunque l’autorità umana: è il regno di Dio o quello dell’uomo, è la legge di Dio o quella dell’uomo. Negare la sovranità di Dio sul tempo e sull’eternità, crea un vuoto, un “vuoto di potere” che, naturalmente, l’uomo si affretterà a riempire. Non ci sono vie di mezzo. Se Dio non è sovrano, lo è l’uomo. Questa è la fede dell’umanesimo, che l’uomo è dio, che l’uomo, di sua propria autorità, conosce e determina il bene ed il male (Genesi 3:5).

Senza un Dio sovrano che trascenda il tempo e la storia, è l’uomo che si assume tali prerogative. O Dio governa o governa l’uomo. O è Dio a definire che cosa sia giustizia, o lo farà l’uomo. O Dio giustifica l’uomo con la grazia che liberamente accorda, o l’uomo che si sente libero di giustificare sé stesso.

Dall’eternità Dio ha stabilito la via della nostra giustificazione. E’ dall’eternità che è stabilita la causa di cui la nostra conversione per la grazia di Dio in Gesù Cristo è risultato. La salvezza di una parte dell’umanità è stata decretata dall’eternità e nel tempo essa si realizza senza che l’uomo possa alterarne il più piccolo dettaglio. Potrà negarlo, potrà ribellarsi, ma non potrà in alcun modo modificare ciò che Dio ha deciso.

Dall’eternità venne la causa del risultato, la nostra conversione per grazia attraverso la sola fede. La causa era il decreto di Dio stabilito dall’eternità, il risultato è la nostra salvezza nel tempo e nell’eternità.

La dottrina della sovrana predestinazione dall’eternità stabilisce il significato totale e la rilevanza di ciò che accade nel tempo e nella storia, perché proviene dal decreto del Dio trascendente.

Mark R. Rushdoony, in http://www.chalcedon.edu