Ecclesiologia/Donne e ministero cristiano/1 Timoteo 3:8-12
Allo stesso modo anche le donne: quali?
"8 Allo stesso modo i diaconi devono essere dignitosi, non doppi nel parlare, non propensi a troppo vino, non avidi di illeciti guadagni; 9 uomini che custodiscano il mistero della fede in una coscienza pura. 10 Anche questi siano prima provati; poi svolgano il loro servizio se sono irreprensibili. 11 Allo stesso modo siano le donne dignitose, non maldicenti, sobrie, fedeli in ogni cosa. 12 I diaconi siano mariti di una sola moglie, e governino bene i loro figli e le loro famiglie. 13 Perché quelli che hanno svolto bene il compito di diaconi, si acquistano un grado onorabile e una grande franchezza nella fede che è in Cristo Gesù" (1 Timoteo 3:8-12).
In questo brano l'Apostolo dà istruzioni sul diaconato. Dopo aver dato istruzioni ai diaconi, dice al v. 11: "Allo stesso modo siano le donne...". A quali donne si riferisce? Alle "mogli dei diaconi"? Poco probabile. Delle donne in generale? Perché mai improvvisamente parlare qui delle donne in generale? Paolo non sta andando "fuori tema". Si tratta verosimilmente delle donne diacono, le donne che svolgono il ministero di diacono, le diaconesse. Esse devono essere: "non maldicenti, sobrie, fedeli in ogni cosa". Servendo la chiesa andando in giro per le case, esse devono essere integerrime e non "andare in giro sparlando", cioè conservando "il segreto professionale".