Catechismi/Catechismo di Heidelberg

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Il Catechismo di Heidelberg

Un’esposizione della fede cristiana riformata classica


Indice generale

Catechismo di Heidelberg

Domeniche1 (1-2) - 2 (3-5) - 3 (6-8) - 4 (9-11) - 5 (12-15) - 6 (16-19) - 7 (20-23) - 8 (24-25) - 9 (26) - 10 (27-28) - 11 (29-30) - 12 (31-32) - 13 (33-34) - 14 (35-36) - 15 (37-39) - 16 (40-44) - 17 (45) - 18 (46-49) - 19 (50-52) - 20 (53) - 21 (54-56) - 22 (57-58) - 23 (59-61) - 24 (62-64) - 25 (65-68) - 26-27 (69-74) - 28-30 (75-82) - 31 (83-85) - 32 (86-87) - 33 (88-91) - 34 (92-95) - 35 (96-98) - 36-37 (99-102) - 38 (103) - 39 (104) - 40 (105-107) - 41 (108-109) - 42 (110-111) - 43 (112) - 44 (113-115) - 45 (116-119) - 46 (120-121) - 47 (122) - 48 (123) - 49 (124) - 50 (125) - 51 (126) - 52 (127-129) -

Origine del catechismo di Heidelberg

I catechismi di solito adempiono a tre funzioni: (1) Istruire persone di ogni età nei con­tenuti della fede cristiana; (2) come preparazione per la personale confessione di fede pubblica; (3) Per affermare pubblicamente la fede. Il Catechismo di Heidelberg (1563) adempie a queste tre funzioni.

II Palatinato, a sud e ad ovest di Mainz, divenne luterano net 1546 sotto il principe elet­tore Federico li, ma ben presto idee calviniste si diffusero nell’area e sorse un acceso dibat­tito sulla questione della “presenza reale” di Cristo nel pane e ne! vino delta Cena del Si­gnore. Quando Federico III il Pio (1515 - 76) ereditò la zona, si interessò a queste dispute e volle approfondire egli stesso la tematica. Si convinse cosi che l’articolo Xl della Confessio­ne di Augusta era papista, ed optò per una posizione calvinista. Per promuovere la sua posizione, anche se i principi luterani gli erano avversi, Federico mise come professori alla facoltà teologica di Heidelberg, la sua capitale, persone di persuasione riformata, e comin­ciò a riformare il culto nel Palatinato. Al fine di riconciliare le fazioni teologiche, introdur­re la riforma e difendersi contro i principi luterani, Federico chiese alla facoltà di teologia di redigere un nuovo catechismo che potesse essere usato nelle scuole come manuale di istruzione, guida per la predicazione e confessione di fede. Sebbene fossero molti ad essere coinvolti nel progetto (incluso lo stesso Federico), i due “architetti” più noti del Catechismo furono Gaspare Olivetano e Zaccaria Ursino. Il testo tedesco, con prefazione di Federico III, venne adottato da un sinodo ad Heidelberg il 19 gennaio 1653. Fu tradotto in latino al tempo della sua pubblicazione.

Il Catechismo di Heidelberg è importante per almeno tre ragioni: (1) Fu tradotto in nu­merose lingue ed adottato da molti gruppi, rendendolo l’affermazione di fede riformata più popolare; (2) sebbene fosse nato nel più bel mezzo di una disputa teologica. esso è irenico nello spirito. moderato nel tono, devozionale e pratico nel suo atteggiamento, espone la teologia riformata come dettata da Federico III, ma le idee luterane non furono in esso ignorate. L’assenza delta polemica (ad eccezione delta D&R 80, l’uso di un linguaggio chia­ro, come pure il suo fervore, riuscirono a farlo adottare anche fuori dal Palatinato; (3) L’organizzazione strutturale del catechismo è insolita. Le 129 domande e risposte sono di­vise nelle tre parti in cui può essere suddivisa la lettera ai Romani. Le domande 1-11 trat­tano del peccato e della miseria umana; le domande 12-85 si interessano della redenzione in Cristo e della fede; le ultime domande sottolineano la gratitudine umana per l’amore di Dio espressa in azione ed ubbidienza. Le domande sono ulteriormente strutturate cosicché l’intero catechismo si possa coprire in 52 domeniche. Inoltre il Catechismo presenta la concezione riforma del Credo Apostolico e dei Dieci Comandamenti. L’uso delta prima persona singolare incoraggia l’uso del catechismo come personale confessione di fede.

Introduzione originale del 1563

Si chiama Catechismo, nella nostra religione cristiana, una breve e semplice esposizione orale degli elementi principali delta dottrina cristiana, in base alla quale si richiede e si ria­scolta, dai giovani e da coloro che hanno bisogno d’istruzione, ciò ch’essi hanno imparato.

Poiché, fin dalle origini delta Chiesa cristiana, tutti I santi si sono dal cura di educare I loro figlioli nel timore del Signore, a casa, a scuola ed in chiesa; e lo hanno fatto senza dub­bio per i seguenti motivi, che giustamente debbono indurre noi pure a farlo.

In primo luogo essi hanno ben considerato che l’innata malvagità prenderebbe sviluppo e corromperebbe quindi la Chiesa e lo Stato, se non le si ovviasse in tempo con la sana dot­trina. Inoltre li ha indotti a ciò l‘ordine esplicito di Dio (Is. capp. 12 - 13; De. capp. 4, 6, 11) la dove il Signore dice così: “E questi comandamenti (cioè I Dieci Comandamenti) che oggi ti do ti staranno nel cuore; li inculcherai ai tuoi figlioli ne parlerai quando te ne star ai seduto in casa tua. quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai (De. 6, 6-7).

Ed infine, proprio come I figlioli d’Israele. dopo la circoncisione, quando giungevano all’età dell’intelligenza. venivano istruiti nel mistero di quel segno del patto come pure nel patto di Dio cosi anche i nostri figlioli, dopo aver ricevuto il Battesimo, debbono essere educati alla vera fede e disciplina cristiana, affinché, prima di venire ammessi alla Mensa del Signore, confessino la propria fede dinanzi a tutta la Comunità cristiana.

Quest’uso di studiare il Catechismo, che ha origine nel comandamento di Dio. è durato nella Chiesa cristiana fino a che il funesto Satana, per mezzo dell’Anticristo che è il Papa, ha infranto anche questo come ogni altro buon ordinamento, ed in luogo di esso ha stabili­to le sue unture e i suoi schiaffetti ed altri obbrobri, che chiama Cresima.

Perché il Catechismo dev’essere tenuto nella maniera seguente:

Anzitutto, poiché la gente d’un tempo è cresciuta nel papismo senza aver Catechismo, e si dimentica facilmente degli elementi della religione cristiana. si ritiene necessario che ogni Domenica e giorno di festa nei villaggi e nel borghi e parimenti anche nelle città pri­ma che ci si levi a predicare, il Ministro legga al popolo chiaramente ed intelligibilmente una porzione del Catechismo, in modo ch’esso vanga letto interamente in nove Domeniche.

  • La prima Domenica si leggerà lino alla Parte 2°;
  • la seconda fino all’articolo su Dio Figlio; la terza lino alla D. relativa all’ascen­sione di Cristo;
  • la quarta lino alla D. : In che ti aiuta il credere in tutto ciò;
  • La quinta fino alla Santa Cena;
  • la sesta lino alla parte 3° del Catechismo;la settima lino alla D. : Che cosa esige Dio col quinto comandamento
  • l’ottava fino a La Preghiera;
  • la nona fino alla fine della preghiera.
  • Ogni decima Domenica il Pastore deve leggere. prima delta Predica, le Parole con cui ad ognuno viene ricordata la sua vocazione, come sono indicate alla fine del Catechismo.

Inoltre nel pomeriggio di ogni Domenica, nell’ora conveniente per ciascuna località, si deve tenere una predica Catechistica nel modo seguente. Il Ministro anzitutto. dopo il can­to dell’Inno, dirà il Padre nostro ed invocherà da Dio che a sua Parola venga rettamente intesa e quindi leggere intelligibilmente ai popolo i Dieci Comandamenti. Poi deve interrogare i catecumeni che non possono ancora imparare le Domande su cui si predica. e deve ordinatamente introdurli, anzitutto e per qualche tempo al testo, e poi anche gradatamen­te alle Domande.

Dopo di ciò faccia egli ripetere ad alcuni dei giovani un certo numero di Domande del Catechismo (che noi, a questo scopo, abbiamo diviso per Domeniche), che saranno spiega­te nelle Prediche successive e particolarmente nella seguente, e che essi abbiano precedentemente imparate a scuola o a casa. Dopo che queste saranno state cosi recitate da alcuni in presenza della Comunità. il Ministro spiegherà ed esporrà semplicemente e brevemente alcune Domande seguenti, in modo che almeno una volta all’anno si predichi su tutto il Catechismo.