Predicazioni/Proverbi/Chi confida nel proprio cuore è uno stolto
Chi confida nel proprio cuore è uno stolto
"Chi confida nel proprio cuore è uno stolto, ma chi cammina da saggio scamperà" (Proverbi 28:26).
L'esortazione a non "confidare nel nostro cuore" o, come dice un'altra versione, a non"confidare nel nostro senno" (CEI) è forse il consiglio più saggio che mai potreste ricevere da un amico. Provate a rifletterci attentamente. Se un giovane dovesse venire alla vostra porta per chiedervi sapienza, non potreste dargli miglior consiglio che esortarlo a non fidarsi del proprio cuore, di ciò che sulle prime gli parrebbe sensato. Le vostre non sarebbero parole sprecate.
E' vero: quanti errori abbiamo fatto in passato presumendo che le nostre scelte erano giuste, decidendo affrettatamente senza rifletterci abbastanza sopra, e giustificando le nostre decisioni in vario modo. Solo più tardi spesso ci siamo resi conto, pagandone le conseguenze, che avremmo dovuto essere più accorti, che sarebbe stato meglio seguire le indicazioni della Parola di Dio, che magari, allora, "non ci sembrava il caso" oppure ci pareva "esagerata".... Già, "il cuore", quella "fabbrica di idoli" costantemente all'opera e così pronto a gettarci in avventure per lo meno discutibili... Non è a caso che la Parola del Signore ci esorta dicendoci ancora: "Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita" (Proverbi 4:23).
Grazie a Dio, Egli non ci lascia a noi stessi, ma si è compiaciuto di farci conoscere la Via della Sapienza. Quando Gesù ci chiama a rinnegare noi stessi ed a prendere la nostra croce, Egli non ci lascia là a soffrire da soli. Egli ci ha promesso di rimanere con noi, ci ha chiamati a seguirlo nella sofferenza ... e possiamo essere certi che Egli conosce la via giusta. Ecco perché Egli ci lascia la Sua Parola per dirigerci, ogni passo che facciamo, secondo la Sua sapienza.
Perché mai lo Spirito Santo chiama stolti o stupidi coloro che confidano nel proprio intendimento? Perché noi non siamo che polvere, creature peccatrici e sviate che nelle loro narici non hanno che un soffio di vita. Perché siamo gente dal "collo duro" che non vuole portare il giogo di Dio su di sé, gente che pensa di essere libera, mentre è schiava d'ogni sorta di male. Perché l'autorità in cielo e sulla terra è stata data a Gesù, che dice loro: "E quei miei nemici che non volevano che io regnassi su di loro, conduceteli qui e uccideteli in mia presenza" (Luca 19:27). Così, mentre il mondo stupidamente pensa che Dio "certamente" li perdonerà, Gesù, al contrario, proprio Lui, dice che un giorno tornerà, non più come lo è ora, paziente e misericordioso, ma come un giudice dagli occhi di fuoco. Egli tornerà quando l'iniquità sarà giunta al culmine ed allora giudicherà uomini e donne nella "valle della decisione".
"Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi, ed erano vestiti di lino fino bianco e puro. Dalla bocca gli usciva una spada affilata per colpire le nazioni; ed egli le governerà con una verga di ferro, e pigerà il tino del vino dell'ira ardente del Dio onnipotente. E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo nome: RE DEI RE E SIGNORE DEI SIGNORI" (Apocalisse 19:14-16).
Confidare quindi nel nostro intendimento ingannevole e sviato non è altro che il sentiero che ci porterà alla rovina. Non è altro che sfacciata ribellione contro il Re che ci ha creati e dal quale dipendiamo. E' per Lui, infatti, che eravamo stati creati, non per noi stessi.
E' così proprio perché vede dove andremo a cacciarci se continuiamo sulla nostra strada che Egli compassionevolmente ora ci ammonisce a lasciarla prima che sia troppo tardi. Egli offre oggi a noi di scampare al giudizio che incombe su di noi, oggi a noi il Suo perdono. Egli ci dice che se oggi noi facciamo con Lui un'alleanza, allora, quando Cristo tornerà ci considererà dei Suoi e saremo salvi nel Suo regno. L'alternativa egocentrica a questo è rimanere sottoposti eternamente alla giusta ira di Dio, l'Onnipotente.
Cessare di confidare in noi stessi, però, non porterà frutto solo nel futuro, ma comporta per noi implicazioni anche nel presente. Fare delle decisioni nella nostra vita così come ci sembra meglio, senza tenere conto della Sua volontà rivelata, comporta sempre conseguenze negative. Può sembrarci ovvio, ma dobbiamo rammentarcene ogni giorno.
Ora che, come credenti, siamo parte della Sua famiglia, che siamo legati nella Sua Alleanza, abbiamo costantemente bisogno di ammonirci l'un l'altro di cessare dal riporre fiducia nella "carne" e di gloriarci solo in Cristo Gesù; di non essere portati su una strada sbagliata dal peccato o dalla nostra presunta sapienza, perché ogni sapienza si trova solo in Cristo. Senza di Lui non abbiamo speranza alcuna.
Dio usa la Sua Parola come mezzo di grazia per preservarvi. Non trascurate quindi di prendere molto seriamente la predicazione e lo studio della Parola di Dio, sia nell'ambito della comunità cristiana che in privato. I più miserevoli che ci siano al mondo sono coloro che perdono tempo con le tante e spesso inutili parole che vengono pronunciate e scritte in questo mondo e trascurano la Parola. Dio dice che stolto è colui o colei che non vive in ogni momento della sua vita Coram Deo (di fronte a Dio), rifiutandosi di compiere le opere di Dio nel modo che Dio richiede. Significa voltare le spalle alla Parola di Dio per ascoltare la nostra voce.
Certo, seguire Cristo non è sempre la cosa più comoda da fare, ma non inganniamo noi stessi pensando che quando qualcosa ci sembra facile, questo sia necessariamente la volontà di Dio. Valutiamo bene ogni cosa secondo la Parola di Dio. Invece di confidare nel nostro cuore, nel nostro intendimento, l'autore del libro dei Proverbi dice che scamperà colui o colei che cammina sulla via della sapienza. Che cos'è la Via della Sapienza? E' una vita incentrata su Cristo e che onora Dio. E' ciò che cerchiamo e imploriamo di ottenere più di qualsiasi altra cosa. E' comprendere il timore del Signore, è camminare sempre al Suo cospetto, perché non apparteniamo più a noi stessi: siamo stati comprati a caro prezzo.
"Confida nel SIGNORE con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento" (Proverbi 3:5); "La via dello stolto è diritta ai suoi occhi, ma chi ascolta i consigli è saggio" (Proverbi 12:15).
J.W. Hendryx