Corsi/Essere cristiani/40

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Indice generale

Essere cristiani (J. I. Packer)

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Il Credo, o Simbolo apostolico. Credo in Dio padre onnipotente, creatore del cielo e della terra. E in Gesù Cristo, suo figlio unigenito, Signor nostro, il quale fu concepito di Spirito santo, nacque da Maria vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto. Discese nel soggiorno dei morti, il terzo giorno risuscitò, salì al cielo, siede alla destra di Dio, padre onnipotente.  Di là ha da venire a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito santo, la santa chiesa universale, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione dei corpi e la vita eterna. Amen.

Cuore a cuore

40. Sia fatta la Tua volontà

Ogni parola del Padre nostro riflette la visione del Signore su ciò che dovrebbe essere la nostra vita – una risposta univoca e onnicomprensiva all’amore del Padre nostro celeste che ci porti a perseguire la Sua gloria, ad aver fiducia del fatto che Egli ha cura di noi, ad ubbidire alla Sua Parola in ogni momento, ogni giorno. Se, dunque, noi vogliamo pregare il Padre nostro con intelligenza e sincerità, dobbiamo fare nostra questa visione. Così, quando io dico: “Sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo regno”, io dovrei aggiungere a queste parole, nella mia mente, “in me ed attraverso di me”. Così facendo, infatti, io mi riconsacro a Dio per essere, per quanto possibile, lo strumento stesso attraverso il quale Dio risponderà alla mia preghiera. Allo stesso modo, quando dico “Sia fatta la Tua volontà”, io devo intenderlo così: “Signore, che io impari, insieme al resto del popolo di Dio, ad esserti ubbidiente”.

E’ proprio a questo punto che, più chiaramente che in qualsiasi altra frase, è evidenziato lo scopo di questa preghiera: non far sì che Dio realizzi la mia volontà (questo sarebbe solo una pratica magica), ma allineare la mia volontà con la Sua (il significato stesso della pratica d’ogni autentica religione).

Non la mia volontà

Compresa in questo modo, dire “Sia fatta la Tua volontà” diventa veramente impegnativo! Io non posso, infatti, chiedere a Dio che si realizzi la Sua volontà senza al tempo stesso rinnegare me stesso. Infatti, quando considero concretamente la mia vita d’ogni giorno, trovo come sia piuttostola mia volontà quella che voglio fare e vedere realizzata, non la Sua! Non posso nemmeno dire questa preghiera senza al tempo stesso consacrarmi ad essere fedele a Dio, nonostante tutta l’opposizione che regolarmente trovo in questo mondo quando voglio veramente esserlo. Questo mondo, infatti, ha “un principe” che lo domina, Satana, il cui obiettivo è quello di boicottare sistematicamente la realizzazione della volontà di Dio. Il Signore Gesù, però, diceva: “viene il principe di questo mondo. Egli non può nulla contro di me” (Gv. 14:30). Martin Lutero spiega queste parole in questo modo: “Sia fatta la Tua volontà, o Padre, non la volontà del diavolo, o di quelli che vorrebbero sovvertire la Tua santa Parola ed ostacolare la venuta del Tuo Regno. Concedici che tutto ciò che noi dovremo sopportare per amor Tuo sia portato con pazienza e poi vinto, tanto che la nostra povera carne non venga meno dalla debolezza o dalla pigrizia”. Dovremo, infatti, molto lottare affinché la volontà di Dio sia fatta nella nostra vita sulla terra com’è fatta fra gli angeli del cielo.

Considera ciò che questa richiesta significava quando Gesù l’aveva espressa nel Getsemani (Mt. 26:42). Gesù, il Signore fattosi uomo, infatti, stava considerando con orrore nella sua mente che cosa sarebbe successo di lì a poco quando sarebbe stato crocefisso. Per Lui non era tanto l’angosciosa prospettiva del tremendo dolore fisico e della disgrazia esteriore che sarebbe sopravvenuta alla Sua persona ed opera (gli uomini forti che sanno di soffrire per una buona causa, infatti, possono sopportare queste cose senza protestare). Quello che particolarmente Lo angosciava era, come dice la Scrittura, essere reso Lui stesso peccato ed essere abbandonato sulla croce dal Padre. “Non c’è uomo che ha temuto la morte più di quest’uomo,” disse Lutero, veramente, e questo era il motivo. L’intero suo essere rabbrividiva solo al pensarlo. La Sua preghiera, eppure, rimaneva: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi» (Mt. 26:39). Quello che Gli sarà costato pregare così, forse noi non lo sapremo mai. Che cosa potrebbe a noi costare accettare la volontà di Dio, non lo possiamo neppure dire – il che, forse, è bene che sia così.

Accettare la volontà di Dio

La parola greca originale corrispondente a “sia fatta” in “sia fatta la Tua volontà”, sia nel Padre nostro che nella preghiera di Gesù nel Getsemani, letteralmente corrisponde a “accada”, “avvenga”. La volontà di Dio, qui, sono due cose: ciò che Egli si propone per ciò che deve accadere e il comando che Egli dà al Suo popolo. Per quanto riguarda la prima, “sia fatta la Tua volontà” esprime uno spirito d’umiltà, lo spirito che accetta senza lamentarsene tutto ciò che Dio manda o non manda. Per quanto riguarda la seconda, chiediamo a Dio di insegnarci tutto ciò che noi dovremo fare come pure di renderci sia volenterosi che capaci per il compito che sta davanti a noi. Potresti pregare così di tutto cuore? Non è così facile come può sembrare.

Scoprire la volontà di Dio

Come facciamo, però, a sapere che cosa Dio vuole da noi? Lo sapremo prestando attenzione alla Sua Parola ed alla nostra coscienza, notando quali circostanze essa permetta, e ricevendone consiglio al fine di verificare la consapevolezza che noi abbiamo della situazione, come pure l’adeguatezza che noi abbiamo della nostra comprensione su che cosa sia giusto. Si potranno chiarire i problemi che regolarmente avremo confrontandoci con altri cristiani. Anche la propria condizione interiore è importante. “Se uno vuol fare la sua volontà (di Dio), conoscerà se questa dottrina (ciò in cui ci imbattiamo)è da Dio” (Gv. 7:17) oppure no, dice la Scrittura. Dice il profeta Isaia: “Quando andrete a destra o quando andrete a sinistra, le tue orecchie udranno dietro a te una voce che dirà: «Questa è la via; camminate per essa!»” (Is. 30:21). Se sei aperto verso Dio, Dio ti raggiungerà e ti darà la guida di cui hai bisogno. E’ una promessa!

Se ancora poi non ti è chiaro quale sia la volontà di Dio, se puoi, attendi, non avere fretta d’avere subito una risposta. Se devi agire, fa’ quella che tu ritieni la decisione migliore e Dio ti farà presto conoscere se non ti trovi sulla giusta via.

Un’alleanza con Dio

Per terminare, vorrei citarti alcuni estratti dal magnifico Culto d’Alleanza della Chiesa metodista, che dice esattamente ciò che tu e io dovremmo ora dire. Dopo aver rammentato che nel Nuovo Patto Iddio ci promette “tutto ciò che Egli ha dichiarato in Cristo Gesù”, mentre, da parte nostra, “noi c’impegniamo a vivere non più per noi stessi”, il conduttore del culto dice: “Signore Iddio, Padre santo, che in Cristo ci hai chiamato a partecipare alla Tua Alleanza di grazia, noi prendiamo con gioia sulle nostre spalle il giogo dell’ubbidienza, e ci impegniamo, per amore verso di Te, a conoscere e a compiere la Tua perfetta volontà”.

Dopo di questo, tutti i partecipanti al culto pronunciano all’unisono le parole che John Wesley prese in prestito da quelle pronunciate, a questo scopo, dal puritano Richard Alleine nel 1755:

“Io non appartengo più a me stesso, ma a Te solo. Mettimi esattamente dove Tu vuoi, associami a quelli che Tu vorrai; mettimi all’opera; mettimi nella sofferenza; che io sia impiegato da Te o messo da parte da Te, esaltato per Te, o umiliato per Te; che io sia pieno, che io sia vuoto; che io possieda ogni cosa, che io non abbia nulla; liberamente e di tutto cuore io affido ogni cosa a Te, che essa sia a Tua completa disposizione per essere usata del tutto come Tu vorrai. Ed ora, o Dio glorioso e benedetto, Padre, Figlio e Spirito Santo, Tu sei mio, e io sono Tuo. Così sia. Il patto che ho stipulato sulla terra, sia così ratificato in cielo. Amen”.

Per lo studio biblico ulteriore

La volontà di Dio: Atti 20:16 – 21:14.

Domande per riflettere e discutere

  • Qual è il vero obiettivo della preghiera?
  • E’ questo il modo in cui tu preghi?
  • Che ha a che fare la preghiera con il rinnegare noi stessi?
  • Quali sono i possibili problemi che incontriamo quando cerchiamo di conoscere la volontà di Dio per la nostra vita, e come li dovremmo affrontare?

(7, continua)