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Indice generale

Sommario della Dottrina cristiana (L. Berkhof)

01 - 02 - 03 - 04 - 05 - 06 - 07 - 08 - 09 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30

 

XIII

L'uomo nel patto di grazia

Ai fini della chiarezza, faremo una distinzione fra il patto di redenzione e il patto di grazia. I due sono così strettamente collegati che possono, e talvolta lo sono, essere considerati uno. Il primo è il fondamento eterno dell'altro.

1. Il patto di redenzione. Esso viene talora chiamato "il consiglio di pace", nome derivato da Zaccaria 6:13. Si tratta del patto stipulato fra il Padre, in rappresentanza della Trinità, ed il Figlio, in rappresentanza degli eletti.

a. La sua base scritturale. E' chiaro che il piano della redenzione sia stato incluso nell'eterno decreto di Dio (Ef. 1:4ss; 3:11; 2 Ti. 1:9). Cristo parla di promesse fattegli prima che Egli venisse nel mondo, e ripetutamente si riferisce ad un mandato da Egli stesso ricevuto dal Padre (Gv. 5:30; 43; 6:38-40; 17:4-12). Egli è evidentemente   il capo di un patto (Ro. 5:12-21; 1 Co. 15:22). Nel Salmo 2:7-9 vengono menzionate de parti contraenti del patto come pure una promessa, e nel Salmo 40:7,8 il Messia esprime la Sua prontezza a fare la volontà del Padre diventando un sacrificio per il peccato.

b. Il Figlio nel patto di redenzione. Cristo non solo è il capo, ma pure il Garante del patto di redenzione (Eb. 7:22). Un garante è uno che si assume gli obblighi legali di un altro. Cristo prese il posto del peccatore, per portare su di Sé le sanzioni penali previste in caso di peccato, come pure il compito di assolvere i requisiti della Legge in favore del Suo popolo. Così facendo, Egli divenne l'ultimo Adamo, spirito che dà la vita (1 Co. 15:45). Per Cristo questo patto fu un patto d'opere, ma per noi è il fondamento eterno del patto di grazia. I suoi benefici sono limitati agli eletti. Essi soli ottengono la redenzione ed ereditano la gloria che Cristo meritò per i peccatori.

c. Obblighi e promesse del patto di redenzione. (1) Il Padre esige che il Figlio assuma la natura umana con le attuali sue infermità, sebbene Egli rimanga senza peccato (Ga. 4:4,5; Eb. 2:10,11,14,15; 4:15); che Egli si ponga sotto la Legge per pagare la pena dei trasgressori e meritare la vita eterna per gli eletti (Sl. 40:8; Gv. 10:11; Ga. 1:4; 4:4; 5) e che Egli applichi i Suoi meriti al Suo popolo mediante l'opera di rinnovamento dello Spirito Santo, assicurando così la consacrazione della loro vita a Dio (Gv. 10:28; 17:19-22; Eb. 5:7-9). (2) E il Padre promette al Figlio che Gli avrebbe preparato un corpo (En. 10:5), che Lo avrebbe unto di Spirito Santo (Is. 4:1; 61:1; Gv. 3:34), Lo avrebbe appoggiato nella Sua opera (Is. 42:6,7; Lu. 22:43), Lo avrebbe liberato dal potere della morte e posto alla Sua propria destra (Sl. 16:8-11; Fl. 2:9-11), Lo avrebbe messo in grado di inviare il Suo Spirito per la formazione della Chiesa (Gv. 14:26; 15:26; 16:13,14), avrebbe attirato e preservato gli eletti (Gv. 6:37,39,40,44,45), gli avrebbe accordato una numerosa discendenza (Sl. 22:27; 72:17).

2. Il patto di grazia. Sulla base del patto di redenzione, Dio stabilì un patto di grazia. Diversi suoi particolari richiamano qui la nostra attenzione:

a. Le parti contraenti. Dio è la prima parte contraente nel patto. Egli stabilisce il patto e determina il rapporto in cui la seconda parte contraente si rapporti a Lui. E' facile determinare chi sia la seconda parte contraente. L'opinione prevalente nei circoli riformati è che essa è il peccatore eletto in Cristo. Dovremmo però rammentarci, che il patto può essere considerato in due modi diversi: (1) come fine a sé stesso, un patto di mutua amicizia o comunione di vita, che si realizzi nel corso della storia mediante l'opera dello Spirito Santo. Esso rappresenta una condizione nella quale i privilegi ad esso inerenti sono finalizzati a scopi spirituali, le promesse di Dio vengono accolte con fede vivente, e le benedizioni promesse sono pienamente realizzate. Così concepito, questo patto può essere concepito come:quell'accordo di grazia fra Dio e il peccatore eletto in Cristo, in cui Dio dona Sé stesso con tutte le benedizioni della salvezza  al peccatore eletto, e quest'ultimo accoglie per fede Dio e tutti i doni della Sua grazia (De. 7:9; 2 Cr. 6:14; Sl. 25:10,14; 103:17,18. (2)Come mezzo per un fine, un accordo puramente legale per la realizzazione di un fine spirituale. E' evidente come la Bibbia talora parli del patto come qualcosa che includa alcuni nei quali le promesse mai vengano realizzate, come Ismaele, Esaù, i malvagi figli di Eli, e i ribelli israeliti che muoiono nel loro peccato. Così il patto può essere considerato come un accordo puramente legale, in cui Dio garantisce le benedizioni della salvezza a tutti coloro che credono. Se pensiamo al patto in questo senso più vasto, possiamo dire che Dio lo stabilì con i credenti e i loro figli (Ge. 17:7; At. 2:39; Ro. 9:1-4).

b. Le promesse e gli obblighi del patto. Ogni patto comporta due parti contraenti: esso impone certi obblighi e stabilisce certi privilegi.

1. Le promesse del patto. La principale promessa del patto, la quale include tutte le altre, è contenuta nelle parole spesso ripetute: "io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo" (Gr. 31:33; 32:38-40; Ez. 34:23-25,30,31; 36:25-28; Eb. 8:10; 2 Co. 6:16-18). Questa promessa include tutte le altre, come la promessa di benedizioni temporali, della giustificazione, dello Spirito di Dio, e della glorificazione finale in una vita che giammai terminerà (Gb. 19:25-27; Sl. 16:11; 73:24-26; Is. 43:25; Gr. 31:33,34; Ez. 36:27; Da. 12:2,3; Ga. 4:4,5,6; Tt. 3:7; Eb. 11:7; Gm. 2:5).

2. Gli obblighi del patto. Il patto di grazia non è un patto d'opere; esso non richiede alcuna opera meritoria. Esso però contiene obblighi e requisiti per l'uomo. Assolvendo agli obblighi del patto l'uomo non guadagna nulla in sé, ma semplicemente si mette sulla strada sulla quale Dio lo incontrerà e gli comunicherà le benedizioni promesse. Inoltre bisogna rammentarsi che anche questi obblighi sono coperti dalla promessa: Dio dà all'uomo tutto ciò che Egli da lui esige. Le due cose che Egli comanda a coloro che si pongono in questo rapporto di patto con Lui sono: (a) che egli accetti per fede il patto e le promesse ad esso inerenti, e che così entri nell'ambito della vita offerta dal patto; e (b) che dal principio della nuova vita che nasce in lui, egli si consacri a Dio in nuova ubbidienza.

c. Le caratteristiche del patto.  Il patto di cui parliamo è tutto impostato alla grazia, perché è frutto e manifestazione della grazia di Dio verso i peccatori. E' grazia dal principio alla fine. Esso è pure un patto eterno ed inviolabile, al quale Dio rimarrà sempre fedele, sebbene gli uomini lo possano infrangere. Anche in questo senso più vasto esso include solo una parte del genere umano, e quindi deve dirsiparticolaristico. Se esso, nella dispensazione del Nuovo Testamento viene detto universale, è solo per sottolineare il fatto che non sia limitato solo agli israeliti, come lo era quello della vecchia dispensazione. Questo patto è pure caratterizzato dall'unità. Esso è essenzialmente lo stesso in ogni dispensazione, sebbene cambi la forma in cui esso venga amministrato. La promessa essenziale rimane la stessa (Ge. 17:7; Eb. 8:10), l'Evangelo è lo stesso (Ga. 3:8), l'obbligo della fede è lo stesso (Ga. 3:6,7), e il Mediatore identico (Eb. 13:8). Il patto è al tempo stesso condizionale ed incondizionale. E' condizionale perché esso dipende dai meriti di Cristo e perché godere della vita che esso offre dipende dall'esercizio della fede. E' però incondizionale nel senso che non dipende da meriti umani. Infine, esso è testamentario, perché si tratta di una disposizione libera da parte di Dio. Viene chiamato "testamento" in Eb. 9:16,17. Il nome sottolinea il fatto che (1) è una libera disposizione di Dio; (2) che la sua dispensazione come Nuovo Testamento è stata introdotta dalla morte di Cristo; e (3) che in esso Dio offre ciò che Egli esige. Il patto di grazia differisce dal patto d'opere nel fatto che esso abbia un Mediatore. Cristo, infatti, è rappresentato come Mediatore di questo patto (1 Ti. 2:5; Eb. 8:6; 9:15; 12:24). Egli è Mediatore non semplicemente nel senso che Egli interviene fra Dio e uomo per procurare pace persuadendo ad essa le parti, ma nel senso che Egli è dotato di pieni poteri per compiere tutto ciò che è necessario per stabilire di fatto questa pace. Come nostro Garante (Eb. 7:22), Egli assume su Sé stesso la nostra colpevolezza, paga il prezzo del nostro peccato, adempie la legge, e ristabilisce la pace.

d. I membri del patto. Gli adulti possono subentrare nel patto come disposizione puramente legale, per fede. Quando ne sono entrati, essi al tempo stesso entrano nel patto come una comunione di vita. Essi quindi subentrano nel pieno patto di vita subito. I figli dei credenti, però, entrano nel patto come disposizione legale, per nascita, questo però non significa necessariamente che essi subito entrino in una comunione di vita, né che essi abbiano la certezza di entrarvi automaticamente. Eppure la promessa di Dio dà la certezza ragionevole che in loro verrà realizzata la vita del patto. Fintanto che essi non manifestino evidenza contraria, possiamo procedere con il presupposto che essi possiedano nuova vita. Quando essi crescono, essi dovranno accettare volontariamente le responsabilità inerenti a questo patto mediante una verace confessione di fede. Se essi non lo fanno comproverà come essi abbiano infranto questo patto. Da ciò che abbiamo detto ne consegue che le persone non rigenerate possano temporaneamente essere nel patto nei termini di un semplice rapporto di tipo legale (Ro. 9:4). Essi vengono riconosciuti come figli del patto, sono soggetti ai suoi requisiti e condividono i suoi benefici. Essi ricevono il suggello del battesimo, godono delle comuni benedizioni del patto, e possono persino partecipare ad alcune speciali operazioni dello Spirito Santo. Se essi non accetteranno le responsabilità corrispondenti, essi verranno giudicati come gente che ha infranto il patto.

e. Le diverse dispensazioni del patto. (1) La prima rivelazione del patto si trova in Ge. 3:15, che di solito è chiamato protovangelo o promessa materna. Questo ancora non si riferisce allo stabilimento formale del patto. (2) Il patto con Noè è in senso molto generale un patto stipulato con ogni carne. Esso comporta solo benedizioni materiali, e quindi esso è speso chiamato "patto di natura" o di "grazia comune". Esso è però strettamente connesso, con il patto di grazia. Esso pure è frutto della grazia di Dio e garantisce quelle benedizioni naturali e temporali che sono assolutamente necessarie per la realizzazione del patto di grazia. (3) Il patto con Abramo segna il suo stabilimento formale. E' l'inizio dell'amministrazione particolaristica del patto nell'Antico Testamento, perché è limitato ad Abramo ed ai suoi discendenti. La fede in esso si staglia molto chiaramente perché ne è requisito necessario, e la circoncisione ne diventa suggello. (4) Il patto al Sinai è essenzialmente lo stesso di quello stabilito con Abramo, ma ora abbraccia l'intera nazione di Israele, diventando così un patto nazionale. Sebbene esso sottolinei fortemente la necessità dell'osservanza della legge, esso non dovrebbe essere considerato come un rinnovato patto d'opere. La legge aumenta la consapevolezza del peccato (Ro. 3:20), e diventa un tutore per accompagnarci a Cristo (Ga. 3:24). Come secondo sacramento si aggiunge qui la Pasqua. (5) Il nuovo patto, com'è rivelato dal Nuovo Testamento (Gr. 31:31; Eb. 8:8,13) è essenzialmente lo stesso di quello dell'Antico Testamento (Ro. 4; Ga. 3). Esso infrange ora le barriere del particolarismo e diventa universale nel senso che le sue benedizioni si estendono a gente di tutto il mondo. Le sue benedizioni diventano più piene e spirituali, e ai sacramenti dell'Antico Testamento si sostituiscono il Battesimo e la Cena del Signore.

Da imparare a memoria. Brani che si incentrano su:

a. Le parti contraenti del patto:

Ge. 3:15 "E io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei; esso ti schiaccerà il capo, e tu ferirai il suo calcagno".

Ge. 17:7 "E stabilirò il mio patto fra me e te, e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sarà un patto eterno, impegnandomi ad essere il DIO tuo e della tua discendenza dopo di te".

Es. 19:5,6 "Or dunque, se darete attentamente ascolto alla mia voce e osserverete il mio patto, sarete fra tutti i popoli il mio tesoro particolare, poiché tutta la terra è mia. E sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa. Queste sono le parole che dirai ai figli d'Israele"».

Gr. 31:31 "Ecco, verranno i giorni», dice l'Eterno, «nei quali stabilirò un nuovo patto con la casa d'Israele e con la casa di Giuda, non come il patto che ho stabilito con i loro padri nel giorno in cui li presi per mano per farli uscire dal paese di Egitto, perché essi violarono il mio patto, benché io fossi loro Signore»; dice l'Eterno. «Ma questo è il patto che stabilirò con la casa d'Israele dopo quei giorni» dice l'Eterno: «Metterò la mia legge nella loro mente e la scriverò sul loro cuore, e io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo".

At 2:39 "Poiché la promessa è per voi e per i vostri figli e per tutti coloro che sono lontani, per quanti il Signore Dio nostro ne chiamerà".

b. Le sue promesse e i suoi obblighi

Cfr. Ge. 17:7; Es. 195,6; Gr. 31:33, sotto a, per la promessa essenziale.Ge. 15:6 Ed egli credette all'Eterno, che glielo mise in conto di giustizia.

Es. 19:5 "Or dunque, se darete attentamente ascolto alla mia voce e osserverete il mio patto, sarete fra tutti i popoli il mio tesoro particolare, poiché tutta la terra è mia".

Sl. 25:14 "Il segreto dell'Eterno è rivelato a quelli che lo temono, ed egli fa loro conoscere il suo patto".

Sl. 103:17,18 "Ma la benignità dell'Eterno dura d'eternità in eternità per quelli che lo temono e la sua giustizia per i figli dei figli, per quelli che osservano il suo patto e si ricordano dei suoi comandamenti per metterli in pratica".

Ga 3:7-9 "sappiate pure che coloro che sono dalla fede sono figli di Abrahamo. E la Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato le nazioni mediante la fede, diede prima ad Abrahamo una buona notizia: «Tutte le nazioni saranno benedette in te», Perciò coloro che si fondano sulla fede sono benedetti col fedele Abrahamo".

c. Caratteristiche del patto:

Eterno. Ge. 17:19 "Ma DIO rispose: «No, ma Sara tua moglie ti partorirà un figlio, e tu lo chiamerai Isacco; e io stabilirò il mio patto con lui, come un patto eterno con la sua discendenza dopo di lui". Is 54:10 "Anche se i monti si spostassero e i colli fossero rimossi, il mio amore non si allontanerà da te né il mio patto di pace sarà rimosso, dice l'Eterno, che ha compassione di te". Is 24:5 "La terra è profanata sotto i suoi abitanti, perché essi hanno trasgredito le leggi, hanno cambiato lo statuto, hanno infranto il patto eterno".

Unità. Ga 3:7 "sappiate pure che coloro che sono dalla fede sono figli di Abrahamo... Perciò coloro che si fondano sulla fede sono benedetti col fedele Abrahamo"; Ro. 4:11 "Poi ricevette il segno della circoncisione, come sigillo della giustizia della fede che aveva avuto mentre era ancora incirconciso, affinché fosse il padre di tutti quelli che credono anche se incirconcisi, affinché anche a loro sia imputata la giustizia".

Testamentario. 1Ti 2:5 "Vi è infatti un solo Dio, ed anche un solo mediatore tra Dio e gli uomini: Cristo Gesù uomo"; Eb 7:22 "Per questo Gesù è diventato garante di un patto molto migliore"; Eb 8:6 "Ma ora Cristo ha ottenuto un ministero tanto più eccellente in quanto egli è mediatore di un patto migliore, fondato su migliori promesse".

Per lo studio ulteriore:

  1. Puoi menzionare alcuni fra gli speciali patti citati nella Bibbia? Ge. 31:44; De. 29:1; 1 Sa. 18:3: 2 Sa. 23:5.
  2. Puoi menzionare alcuni casi dov'è stato infranto il patto? Ge. 25:32-24; cfr. Eb. 12:6,17; Es. 32:1-14; Nu. 14; 16; Gd. 2:1ss; Is. 24:5; Ez. 16:59; Os. 6:7; 8:1; 10:4.
  3. Il fatto che sia stata promulgata la Legge, cambia forse essenzialmente il Patto? Ro. 4:13-17; Ga. 3:17-24.

Domande di revisione:

  1. Che cos'è il patto di redenzione? Con quale altro nome esso è conosciuto, e in che modo si rapporta con il patto di grazia?
  2. Quali sono le prove scritturali che le cose stanno così?
  3. Qual è la posizione ufficiale di Cristo nel contesto di questo patto?
  4. Per Cristo, si tratta di un patto d'opere oppure di un patto di grazia?
  5. Chi è che rappresenta Cristo in questo patto?
  6. Che cosa esige il Padre da Cristo, e che cosa Egli Gli promette?
  7. Quali sono le distinzioni che applichiamo al patto di grazia?
  8. In che modo questo incide nell'identificare chi sia la seconda parte contraente di questo patto?
  9. Qual è la premessa onnicomprensiva di questo patto?
  10. Che cosa richiede Dio a coloro che si pongono nel contesto di questo patto?
  11. Quali sono le caratteristiche del patto?
  12. In quale senso il patto non si può infrangere, e in quale senso lo si può infrangere?
  13. In che modo potresti provare l'unità di questo patto attraverso i secoli?
  14. In quale senso esso è condizionale, e in quale incondizionale?
  15. Perché può essere chiamato testamento?
  16. Dove troviamo la prima rivelazione del patto?
  17. Qual era la natura del patto stipulato con Noè?
  18. In quale senso sono diversi i patti con Abramo e quello al Sinai?
  19. Che cosa caratterizzò la dispensazione del patto nel Nuovo Testamento?
  20. Qual è la posizione di Cristo nel patto di grazia?
  21. In che modo gli adulti possono diventare membri del patto?
  22. In che modo entrano nel patto i figli dei credenti?
  23. Che cosa ci si aspetta da loro?
  24. Possono persone non rigenerate diventare membri del patto?

(13, Continua)