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Chi è che gioca a nascondino?
Quante volte si sente dire: "Tal dei tali non è credente, ma è alla ricerca di Dio". E' un'affermazione comune fra i cristiani per definire una persona che, pur non essendo contrario alla fede, non è ancora giunto alla conclusione che Dio esista e che valga la pena di credere in Lui e vivere di conseguenza. E' "alla ricerca", attende... L'idea, quindi, è che esistano persone che stanno cercando Dio e che ancora non siano stati in grado di trovarlo. Sembra che Dio ...giochi a nascondino, che sia inafferrabile, sfuggente.
Nel giardino dell'Eden, dopo aver disubbidito a Dio ed aspirato all'autonomia da Dio, chi cercava di nascondersi: l'uomo o Dio? Gesù non era quello che si nascondeva. Dio non è un fuggitivo. Siamo noi ad essere in fuga. La Scrittura afferma: "L'empio fugge senza che nessuno lo perseguiti" (Proverbi 28:1). Martin Lutero osservava: "Il pagano trema al semplice fruscio delle foglie. L'insegnamento uniforme della Scrittura è che l'uomo sta fuggendo da Dio".
La gente non sta affatto cercando Dio. Cercano magari i benefici che solo Dio potrebbe dare loro, non Lui. Vorrebbero i benefici della salvezza, ma senza Dio. Il peccato dell'uomo decaduto è questo: l'uomo cerca i benefici di Dio e fugge da Lui. Per natura noi siamo dei fuggitivi.
La Bibbia ci esorta ripetutamente a cercare Dio. La conclusione molti traggono da questi testi è che dato che siamo chiamati a cercare Dio, questo deve significare che, anche nella condizione di caduta, noi si abbia la capacità morale di perseguire questa ricerca. In realtà non è così. "Non c'è nessuno che capisca, non c'è nessuno che cerchi Dio" (Romani 3:11). A chi testi si rivolgono? Nel caso dell'Antico Testamento, è il popolo di Israele, il popolo che già appartiene a Dio, che è chiamato a cercare il Signore. Nel Nuovo Testamento, sono i credenti che sono chiamati a cercare il regno di Dio.
Stai cercando i benefici che solo Dio può darti, o cerchi soltanto Dio?