Ecclesiologia/Catechismo presbiteriano/4
4. Le corti della chiesa
4.1 Le corti ecclesiastiche in generale
149. Che cosa si intende per corte [19] della chiesa?
Per corte della chiesa si intende l'assemblea di coloro che sono investiti della legittima autorità e potere di eseguire le leggi ed amministrare la giustizia secondo la Costituzione, e, in generale, di ordinare tutto ciò che appartiene al benessere spirituale delle chiese sotto la loro cura [20].
150. È legittimo, per l'esercizio dell'autorità ecclesiastica, che i governanti della chiesa cristiana si riuniscano in corti regolarmente organizzate?
È sia legittimo che necessario.
- Atti 15:6 - “Allora gli apostoli e gli anziani si radunarono per esaminare questo problema”.
- Matteo 18:15-20 - “Ora, se il tuo fratello ha peccato contro di te, va' e riprendilo fra te e lui solo; se ti ascolta, tu hai guadagnato il tuo fratello; ma se non ti ascolta, prendi con te ancora uno o due persone, affinché ogni parola sia confermata per la bocca di due o tre testimoni. Se poi rifiuta di ascoltarli, dillo alla chiesa; e se rifiuta anche di ascoltare la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità vi dico che tutte le cose che voi avrete legate sulla terra saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra saranno sciolte nel cielo. Ancora io vi dico che, se due di voi si accordano sulla terra per domandare qualunque cosa, questa sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli. Poiché dovunque due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”.
- 1 Corinzi 14:33 - “Dio non è un Dio di confusione, ma di pace; e così si fa in tutte le chiese dei santi”.
151. Quanti tipi di corti ecclesiastiche esistono?
Quattro: il consiglio di chiesa (o concistoro), il presbiterio, il sinodo e l'assemblea generale [21].
152. Da chi sono composte queste diverse corti?
Queste diverse corti sono composte dai vescovi e dagli anziani con funzione di governo - rappresentanti dei ministri [22] e del popolo [23].
4.2 Il consiglio di chiesa (o concistoro)
153. Che cos'è il consiglio di chiesa (o concistoro)?
Il consiglio di chiesa (o concistoro) è composto dal pastore (quando ve n'è uno) e dagli anziani con funzione di governo, di ciascuna particolare (locale) comunità cristiana, che si riuniscono come corte ecclesiastica.
154. Quale autorità delle Sacre Scritture può essere addotta per giustificare l'esistenza del consiglio di chiesa, concistoro o, come pure viene denominato, del presbiterio della comunità locale?
Le Sacre Scritture ci insegnano che nelle chiese formate dagli apostoli vi era una pluralità di anziani ai quali era affidato il governo della chiesa e che, per poter agire insieme, dovevano essere riuniti in consiglio.
- Atti 14:23 - “E dopo aver designato per loro degli anziani in ciascuna chiesa, avendo pregato e digiunato, li raccomandarono al Signore nel quale avevano creduto”.
- Tito 1:5 - “Per questa ragione ti ho lasciato a Creta, affinché tu metta ordine alle cose che restano da fare e costituisca degli anziani in ogni città, come ti ho ordinato”.
- Vedi anche Matteo 18:15-20.
155. Quali ulteriori evidenze vi sono nelle Scritture per tali corti ecclesiastiche?
I titoli dati dallo Spirito Santo agli uffici ecclesiastici ed agli ufficiali, sono tali da conferire loro il potere di giudicare cause ed esprimono la stessa autorità che gli anziani in Israele erano soliti esercitare in questioni ecclesiastiche.
156. Quali sono alcuni fra questi titoli?
Gli ufficiali della chiesa sono chiamati guide o conduttori [24], vescovi, comandanti, luogotenenti, sovrintendenti [25], anziani [26], principi del popolo, presidenti [27], capi [28] e governanti.
157. In che modo dev'essere condotta la riunione del consiglio di chiesa (o concistoro)?
L'incontro del consiglio di chiesa (o concistoro) deve iniziare con una preghiera, dopodiché il moderatore (che, per diritto d'ufficio è il pastore o ministro presente) invita tutti i suoi membri a dare la loro opinione sugli argomenti all'ordine del giorno, dopodiché ogni questione è decisa sulla base della maggioranza dei voti.
158. Chi sono coloro che devono essere soggetti all'autorità del consiglio di chiesa (o concistoro)?
Tutti i membri di quella chiesa particolare in cui esiste il consiglio di chiesa (o concistoro).
159. Su quali materie ha autorità il consiglio di chiesa o concistoro?
Il consiglio di chiesa (o concistoro) ha la responsabilità di conservare il governo spirituale della comunità. A questo proposito esso ha l'autorità di: (1) esaminare la conoscenza e la condotta cristiana dei membri della chiesa; (2) ammonire, rimproverare, sospendere o escludere dai sacramenti coloro che sono trovati meritare censura; (3) decidere e coordinare le migliori misure atte a promuovere gli interessi spirituali della comunità; e (4) nominare delegati alle più altre corti della chiesa.
- Ebrei 13:17 - “Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano sulle anime vostre, come chi ha da renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando, perché ciò non vi sarebbe di alcun vantaggio”.
160. In che modo devono essere sottoposte varie questioni al consiglio di chiesa (o concistoro) affinché le giudichi?
Un anziano o un qualsiasi altro membro della comunità vi presenta una nota di menzione [29], sottopone una lamentela o fa un'accusa.
161. È possibile che il consiglio di chiesa (o concistoro) raccolga una fondata lamentela da parte di un membro della chiesa da sottoporre ad un'istanza superiore?
Sì, è possibile che il consiglio di chiesa (o concistoro) faccia appello, per risolvere una particolare questione, ad un'istanza ad esso superiore come il presbiterio.
162. Quali sono i doveri dei membri della chiesa verso il consiglio di chiesa (o concistoro)?
I membri della comunità cristiana (1) devono rispetto al proprio consiglio di chiesa come pure sostenerne l'autorità come gli è stata concessa da Cristo; (2) devono di buon grado ubbidire alle sue decisioni come al Signore; (3) devono cooperare con esso nei progetti di utilità che raccomandano; (4) devono rafforzare le sue mani nella preghiera; (5) devono onorare il suo carattere, sebbene sia composto di uomini imperfetti; e (6) devono cercare e ricevere da esso consiglio in tutte le difficoltà spirituali ed afflizioni.
- 1 Tessalonicesi 5:12,13 - “Ora, fratelli, vi preghiamo di aver rispetto per quelli che si affaticano fra di voi, che vi sono preposti nel Signore e che vi ammoniscono, e di averli in somma stima nell'amore per la loro opera. Vivete in pace fra voi”.
4.3 Il presbiterio
163. Qual è la corte successiva della chiesa?
Il presbiterio [30].
164. Che cosa significa il termine “presbiterio”?
Significa semplicemente il collegio (o assemblea) degli anziani.
165. In che modo viene costituito il presbiterio come corte della chiesa?
Un presbiterio consiste di tutti i ministri ed un anziano con funzione di governo per ciascuna comunità locale nell'ambito di un distretto.
166. Qual è l'estensione della sua giurisdizione?
L'autorità del presbiterio si estende a tutti i suoi membri come pure ai diversi consigli di chiesa (concistori) e comunità che appartengono ad esso.
167. Qual è lo scopo e l'uso di un presbiterio?
Il presbiterio è la corte di appello dei concistori. Esso offre l'opportunità di mutua consultazione e consiglio; è un legame d'unione visibile; l'autorità alla quale è dovuta comune sottomissione e attraverso la quale si ordina tutto ciò che appartiene al benessere spirituale delle chiese che sono sotto la sua cura.
168. Qual è la giustificazione biblica del presbiterio come corte della chiesa?
La prima evidenza si trova nell'ordinanza di Dio, istituita da Mosè, mediante la quale comunità particolari erano sollecitate a portare le loro dure e difficili controversie ad un'istanza ecclesiastica superiore. L'ordine fu ristabilito da Giosafat che aveva istituito a Gerusalemme un senato ecclesiastico che potesse accogliere lamentele e giudicare cause che ad esso erano presentate. Questa forma di governo è pure raccomandata da Davide come la lode di Gerusalemme. È così che le assemblee ecclesiastiche e le sinagoghe in Israele non erano indipendenti, ma sottoposte al governo di corti superiori.
169. In che modo questo, però, stabilisce l'autorità di tali corti oggi?
Perché esso non era parte della legge cerimoniale, ma era basato sui principi di equità comune e perpetua [31] e quindi tali corti erano in accordo con la volontà di Dio ed oggi pure di vantaggio alla chiesa.
170. Quali altri argomenti potresti dare per l'istituzione di tali corti nella chiesa cristiana?
Esse sono richieste in forza della regola di disciplina stabilita da nostro Signore per il suo governo: “Dillo alla chiesa” (Matteo 18:17). Dato che Cristo qui non stabilisce alcuna nuova regola, non essendo stata ancora organizzata la chiesa cristiana, ma si faceva appello a qualcosa che era già familiare, Egli deve essersi riferito alla pratica comune della disciplina nelle sinagoghe già descritta. Deve quindi essere considerato l'insegnamento che le chiese particolari non sono indipendenti, ma devono essere soggette a istanze superiori [32].
- Vedi Matteo 18:15-20.
171. In che modo questo è appoggiato dalla Scrittura?
Il nostro Salvatore qui rileva che nel caso insorgessero problemi fra fratelli, vi debbano essere tre gradi di ammonizione, una censura nel caso che essa fosse respinta e, alla fine, la scomunica nel caso di impenitenza ostinata. Sappiamo, però, che questo è esattamente conforme con il sistema israelita e che questa stessa autorità fra di loro era affidata ai loro consigli.
- Vedi Levitico 19:18; Proverbi 11:13; Deuteronomio 17:9-11; 19:15; 2 Cronache 19:10; Esodo 12:19; Numeri 15:30,31, Galati 5:12; Esdra 10:9; Galati 1:9; Matteo 9:11; Luca 15:2; Atti 11:2; 21:28,29. Vedi anche Calvino e Beza su Matteo 18:17.
172. Non potremmo pure stabilire l'autorità di tali corti facendo riferimento alla pratica degli apostoli e dall'ordinamento delle prime chiese?
Sì, le Scritture provano che diverse distinte comunità erano considerate come una sola chiesa ed erano sotto un unico governo.
- 1 Timoteo 4:14 - “Non trascurare il dono che è in te, che ti è stato dato per profezia, con l'imposizione delle mani da parte del collegio degli anziani”.
- Atti 15:2,4,6 - “Essendo perciò sorta una non piccola controversia e discussione da parte di Paolo e Barnaba con costoro fu ordinato che Paolo e Barnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e anziani per tale questione. (...) Giunti a Gerusalemme, furono accolti dalla chiesa, dagli apostoli e dagli anziani e riferirono le grandi cose che Dio aveva operato per mezzo di loro. (...) Allora gli apostoli e gli anziani si radunarono per esaminare questo problema”.
173. Quale illustrazione puoi dare al riguardo?
I diversi casi delle chiese a Gerusalemme, Antiochia, Efeso, Corinto e Samaria.
4.4 Un presbiterio a Gerusalemme
175. Da che cosa si può dedurre che in Gerusalemme vi fosse più di una comunità cristiana?
In primo luogo dal grande numero di convertiti che erano stati aggiunti alla chiesa [33].
- Atti 2:41,42,46 - “Quelli dunque che ricevettero la sua parola lietamente furono battezzati; in quel giorno furono aggiunte circa tremila persone. Essi erano perseveranti nel seguire l'insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane e nelle preghiere. (...) E perseveravano con una sola mente tutti i giorni nel tempio e rompendo il pane di casa in casa, prendevano il cibo insieme con gioia e semplicità di cuore”.
- Atti 4:4 - “Or molti di coloro che avevano udito la parola credettero; e il numero degli uomini raggiunse circa i cinquemila”.
- Atti 5:14 - “Così si aggiungeva al Signore un numero sempre maggiore di credenti, moltitudini di uomini e donne”.
- Atti 6:1 - “Or in quei giorni, moltiplicandosi il numero dei discepoli, sorse un mormorio da parte degli Ellenisti contro gli Ebrei, perché le loro vedove venivano trascurate nel servizio di assistenza quotidiana”.
- Atti 21:20 - “Ed essi, udito ciò, glorificavano Dio, poi dissero a Paolo: «Fratello, tu vedi quante migliaia di Giudei vi sono che hanno creduto; e tutti sono zelanti della legge”.
- Atti 9:31 - “Così le chiese in tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria avevano pace ed erano edificate. E, camminando nel timore del Signore e nella consolazione dello Spirito Santo, moltiplicavano”.
- Atti 12:24 - “Ora la parola di Dio cresceva e si diffondeva”.
In secondo luogo, dal fatto che molti apostoli ed altri predicatori che operavano in quella chiesa.
- Vedi versetti precedenti.
In terzo luogo dalla diversità di lingue che parlavano questi credenti e che quindi esigeva la presenza di assemblee distinte.
- Vedi Atti 2 e 6.
In quarto luogo, dal fatto che la Cena del Signore era celebrata in diverse case al tempo stesso.
- Atti 2:46 - “E perseveravano con una sola mente tutti i giorni nel tempio e rompendo il pane di casa in casa, prendevano il cibo insieme con gioia e semplicità di cuore”.
175. In che modo può essere dimostrato che queste diverse comunità erano sottoposte ad un unico governo presbiterale?
In primo luogo dal fatto che tutte queste diverse comunità erano denominate come un'unica chiesa.
- Atti 8:1 - “Or Saulo approvava la sua uccisione. In quel tempo ci fu grande persecuzione contro la chiesa che era in Gerusalemme; e furono tutti dispersi per le contrade della Giudea e della Samaria, ad eccezione degli apostoli”.
- Atti 2:47 - “...lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. E il Signore aggiungeva alla chiesa ogni giorno coloro che erano salvati”.
- Atti 5:11 - “...Così una grande paura venne su tutta la chiesa e su tutti coloro che udivano queste cose”.
In secondo luogo perché sono espressamente menzionati gli anziani della chiesa.
- Atti 11:33 - “E questo essi fecero, inviandola agli anziani per mezzo di Barnaba e di Saulo”.
- Atti 15:4,6,22 - “Giunti a Gerusalemme, furono accolti dalla chiesa, dagli apostoli e dagli anziani e riferirono le grandi cose che Dio aveva operato per mezzo di loro. (...) Allora gli apostoli e gli anziani si radunarono per esaminare questo problema. (...) Allora parve bene agli apostoli e agli anziani con tutta la chiesa di mandare ad Antiochia, con Paolo e Barnaba, degli uomini scelti da loro: Giuda, soprannominato Barsabba, e Sila, uomini autorevoli tra i fratelli”.
- Atti 27:17,18 - “E, dopo averla tirata a bordo, i marinai usarono tutti i mezzi per fasciare di sotto la nave con gomene e, temendo di finire incagliati nella Sirte, calarono le vele, lasciandosi così portare alla deriva. Ma, essendo violentemente sbattuti dalla tempesta, il giorno seguente incominciarono a gettare il carico”.
In terzo luogo perché gli apostoli fungevano da presbiteri nella chiesa di Gerusalemme.
- Atti 10:44,47 - “Mentre Pietro stava ancora dicendo queste cose, lo Spirito Santo scese su tutti coloro che udivano la parola. (...) «Può alcuno vietare l'acqua, perché siano battezzati costoro che hanno ricevuto lo Spirito Santo proprio come noi?»”.
- Atti 21:17,18 - “Al nostro arrivo a Gerusalemme, i fratelli ci accolsero lietamente. Il giorno seguente Paolo si recò con noi da Giacomo, e tutti gli anziani erano presenti”.
In quarto luogo, perché questi presbiteri ed anziani si riunivano come un solo corpo per atti di governo.
Vedi i versetti precedenti e Atti 15:6,22; 21:17,18.
176. Ammesso che vi fossero diverse comunità cristiane a Gerusalemme unite sotto un unico presbiterio, dobbiamo considerare vincolante il loro esempio sulle altre chiese?
Era stato espressamente predetto che da Sion sarebbe venuta la legge, e la parola del Signore da Gerusalemme; e dato che che apostoli per diversi anni avevano continuato ad operare assieme a Gerusalemme, dobbiamo necessariamente concluderne che il governo di questa chiesa ci sia stato lasciato affinché lo imitassimo, e che nella costituzione di tutte le altre chiese, i loro membri erano uniti insieme allo stesso modo, sotto la direzione dei presbiteri.
Vedi Isaia 2; Filippesi 3.
4.5 Un presbiterio ad Efeso e in altri luoghi
177. Possiamo dedurre le stesse conclusioni che abbiamo tratto per la chiesa di Gerusalemme anche per la chiesa di Efeso?
Certamente. Lo possiamo comprendere da molti fattori, in primo luogo dal lungo tempo che gli apostoli vi avevano operato.
- Atti 20:31 - “Perciò vegliate, ricordandovi che per lo spazio di tre anni, giorno e notte, non ho mai cessato di ammonire ciascuno con lacrime”.
In secondo luogo dal successo da loro ottenuto dalla loro predicazione.
- Atti 19:20 - “Così la parola di Dio cresceva potentemente e si affermava”.
- Atti 17:18 - “Con lui discutevano pure alcuni filosofi epicurei, e stoici. Alcuni dicevano: «Che vuol dire questo cianciatore?». E gli altri: «Egli pare essere un annunziatore di divinità straniere», perché annunziava loro Gesù e la risurrezione”.
In terzo luogo dal numero di credenti che vi erano.
- Atti 19:17-20 - “Or questo fu risaputo da tutti i Giudei e Greci che abitavano ad Efeso, e furono tutti presi da paura, e il nome del Signore Gesù era magnificato. E molti di coloro che avevano creduto venivano a confessare, e a dichiarare le cose che avevano fatto. Molti di coloro che avevano esercitato le arti occulte radunarono assieme i libri e li arsero in presenza di tutti, e, calcolatone il prezzo, si trovò che ammontava a cinquantamila pezzi d'argento. Così la parola di Dio cresceva potentemente e si affermava”.
In quarto luogo, dalle ragioni che Paolo adduce per continuare a rimanervi.
- 1 Corinzi 16:8,9 - “Or io resterò in Efeso fino a Pentecoste, perché mi si è aperta una porta grande ed efficace, e vi sono molti avversari”.
In quinto luogo, dalla gran quantità di vescovi o pastori che vi erano.
- Atti 20:17,28 - “Da Mileto mandò ad Efeso a far chiamare gli anziani della chiesa. (...) Badate dunque a voi stessi e a tutto il gregge in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata col proprio sangue”.
In senso luogo, dalla menzione che si fa di una di queste comunità locali in modo tale che la presenza delle altre è presupposta.
- 1 Corinzi 16.19 - “Le chiese dell'Asia vi salutano Aquila e Priscilla, insieme alla chiesa che è in casa loro, vi salutano molto nel Signore”.
- Apocalisse 2:17 - “Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: a chi vince io darò da mangiare della manna nascosta, e gli darò una pietruzza bianca, e sulla pietruzza sta scritto un nuovo nome che nessuno conosce, se non colui che lo riceve”.
In settimo luogo, dall'evidente unione di queste chiese sotto un unico governo [34] presbiterale.
- Apocalisse 21:1,2,6,17 - “«All'angelo della chiesa in Efeso scrivi: queste cose dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra e che cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro. (...) Io conosco le tue opere, la tua fatica e la tua costanza e che non puoi sopportare i malvagi, e hai messo alla prova coloro che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi. (...) Tuttavia hai questo, che odi le opere dei Nicolaiti, che odio anch'io. (...) Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: a chi vince io darò da mangiare della manna nascosta, e gli darò una pietruzza bianca, e sulla pietruzza sta scritto un nuovo nome che nessuno conosce, se non colui che lo riceve»” [35].
178. È possibile fare la stessa deduzione per le chiese di Corinto, di Antiochia, di Cesarea e di Samaria? Per Corinto, vedi: Atti 13:1 e 18:7-10; 1 Corinzi 1:2; 14:20; 13:34; 14:3,4; 5:4,5; 2 Corinzi 2:6. Per Antiochia vedi: Atti 11:19,20, 25,29,30; 13:1,5; 15:35. Per Samaria vedi: Atti 8:5,6,12,14. Per Cesarea vedi: Atti 11:30.
4.6 Il presbiterio (conclusione)
179. Ora che hai stabilito il fondamento biblico dei presbiteri dalla disciplina stessa delle sinagoghe, dalla regola positiva stabilita dal Salvatore e dall'ordinamento delle chiese apostoliche, c'è forse qualche altra fonte di evidenze?
Sì, la pratica degli apostoli come considereremo nel caso dell'assemblea sinodale di Gerusalemme.
180. È necessario che tutte le chiese siano così unite assieme sotto un unico governo presbiterale?
Tutte le chiese di Cristo hanno certamente l'obbligo di conformarsi all'ordinamento primitivo scritturale, stabilito dall'autorità di Dio.
- Filippesi 4:9 - “Quelle cose che avete imparato, ricevuto e udito da me e veduto in me, fatele, e il Dio della pace sarà con voi”.
181. Perché noi abbiamo quest'obbligo?
Perché la chiesa, essendo un'istituzione divina e non una semplice associazione umana volontaria, le chiese particolari non sono libere di ignorare una qualsiasi delle regole del regno di Cristo. Esse sono quindi tenute, quando ne hanno l'opportunità spirituale, di organizzarsi, per il loro governo spirituale, in presbiteri.
182. Trascurando quest'ordine, commettono le chiese un male? Sì, tutto ciò che lo trascura è un'offesa contro la comunione dei santi e non camminano come membra del corpo di Cristo.
Vedi Romani 12:5; 1 Corinzi 12:25; Efesini 4:16.
183. Le comunità cristiane ed i loro membri, devono sottomettersi ai decreti dei loro presbiteri?
Tali decreti sono riconosciuti da Gesù Cristo per quanto si accordano ai Suoi statuti contenuti nella Parola di Dio. Resistere loro, quindi, in quel caso, significa disprezzare l'autorità stessa di Cristo.
- Matteo 16:19 - “Ed io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che avrai legato sulla terra, sarà legato nei cieli, e tutto ciò che avrai sciolto sulla terra sarà sciolto nei cieli”.
- Isaia 8:20 - “Attenetevi alla legge e alla testimonianza! Se un popolo non parla in questo modo, è perché in esso non c'è luce”.
184. Di quali peccati si rendono colpevoli quelle chiese che così respingono ciò che determinano scritturalmente le loro corti ecclesiastiche? [36]
Quelle chiese che respingono le sentenze e le decisioni delle loro corti ecclesiastiche, quando sono conformi alla Scrittura, commettono un doppio peccato. In primo luogo, trasgredendo la Parola scritta di Dio e, in secondo luogo, disprezzando le ordinanze di Dio, e gettando discredito all'autorità dei suoi ufficiali. Le chiese, infatti, sono altrettanto tenute ad ubbidire alle loro corti superiori quanto lo sono i loro membri individuali verso le loro chiese particolari, cioè nella misura in cui agiscono secondo la verità e la volontà di Dio.
185. È possibile fare appello ad un'istanza superiore quando non si concorda con le decisioni del presbiterio? Sì, quando si ritiene che una decisione del presbiterio sia ingiusta, è possibile appellarsi al Sinodo. 4.7 Il Sinodo
186. Qual è la terza corte della chiesa?
La terza corte della chiesa è il sinodo.
187. Qual è il significato del termine "sinodo"?
Il termine "sinodo" significa un'assemblea di persone con un'unica fede ed animate da uno stesso proposito.
188. Perché, allora, questa corte della chiesa è chiamata "sinodo"?
Come un presbiterio è un'assemblea di pastori ed anziani nell'ambito di un certo distretto, così un sinodo è un'assemblea di pastori ed anziani nell'ambito di un distretto tanto grande da includere almeno tre presbiteri. Può essere definito un presbiterio allargato.
189. Qual è la giustificazione biblica della convocazione di assemblee sinodali?
Un sinodo, composto dai responsabili di diverse chiese si era incontrato nella città di Gerusalemme per discutere e decidere su questioni allora controverse nelle chiese. Questo è stato registrato nel libro degli Atti degli Apostoli.
Vedi Atti 15; Efesini 4:11-16.
190. Esiste una qualche base sulla quale fondare l'autorità per la convocazione di tali assemblee?
Sì, è quella conforme alla procedura utilizzata nelle sinagoghe ebraiche, le quali erano tutte subordinate al Sinedrio, o corte ecclesiastica, che sedeva a Gerusalemme, al quale Cristo si riferisce con approvazione [37] e che erano il modello secondo il quale era organizzata la chiesa cristiana.
Vedi Matteo 18, confronta con Deuteronomio 17:8-12. Vedi anche Matteo 13:54; Marco 6:2; Luca 4:6 e 7:5; Giacomo 2:2; Apocalisse 2:9.
191. Il potere (autorità) del sinodo può interferire con quello del presbiterio? No, esso è concepito per rafforzare quel potere (autorità), ed estenderlo.
192. Quale tipo di potere possiede il sinodo?
Il sinodo ha il potere (1) di ricevere e di emettere ogni appello, come pure (2) di decidere su tutte le questioni che i singoli presbiteri gli sottopongono; (3) effettuare la revisione delle loro procedure e (4) generalmente ordinare ciò che riguarda presbiteri, consigli di chiesa e il popolo di cui ha cura, ma sempre in conformità con la Parola di Dio e per l'avanzamento del regno di Cristo.
193. Si può fare appello per contestare un giudizio del sinodo?
Sì, si può fare appello all'assemblea generale, la più vasta e più alta corte della chiesa.
4.8 L'assemblea generale
194. In che modo potresti descrivere l'assemblea generale?
L'assemblea generale è la più alta corte di giudizio della chiesa, la quale rappresenta, in un solo corpo o corte, attraverso i loro pastori ed anziani che sono delegati dai presbiteri, tutte le comunità locali che sono sotto la sua giurisdizione. Si tratta, di fatto, di un sinodo più vasto.
195. Esiste una giustificazione scritturale per una tale assemblea della chiesa?
Sì, vi è una giustificazione nel concilio tenutosi a Gerusalemme, come riportato nel quindicesimo capitolo degli Atti.
- 1 Corinzi 14:40 - “Ma ogni cosa sia fatta con decoro e con ordine”.
- Ezechiele 43:12 - “Questa è la legge del tempio. Tutto il territorio che sta attorno alla sommità del monte sarà santissimo. Ecco, questa è la legge del tempio”.
- Vedi anche 2 Cronache 19:8.
196. Su quali argomentazioni fondi la legittimità di questa giustificazione scritturale?
In primo luogo dalla controversia sorta ad Antiochia, che influiva sulla fede e sulla pratica di tutte le chiese di Cristo, la quale era stata portata, per essere debitamente trattata, proprio a questa assemblea.
- Atti 15:2 - “Essendo perciò sorta una non piccola controversia e discussione da parte di Paolo e Barnaba con costoro fu ordinato che Paolo e Barnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e anziani per tale questione”.
In secondo luogo, questa assemblea, benché aperta a tutti, consisteva di tutti i responsabili delle varie chiese.
- Atti 15:6,12 - “Allora gli apostoli e gli anziani si radunarono per esaminare questo problema. (...) Allora tutta la folla tacque, e stavano ad ascoltare Barnaba e Paolo, che raccontavano quali segni e prodigi Dio aveva operato per mezzo loro fra i gentili”.
In terzo luogo, questa assemblea, al riguardo di ciò che le era stato sottoposto, aveva preso delle decisioni al riguardo, non per ispirazione, ma dopo delle discussioni e, come sembra, sotto la guida ordinaria dello Spirito Santo.
- Atti 15:7,22,28 - “Ed essendo sorta una grande disputa, Pietro si alzò in piedi e disse loro: «Fratelli, voi sapete che già dai primi tempi Dio tra noi scelse me, affinché per la mia bocca i gentili udissero la parola dell'evangelo e credessero. (...) Allora parve bene agli apostoli e agli anziani con tutta la chiesa di mandare ad Antiochia, con Paolo e Barnaba, degli uomini scelti da loro: Giuda, soprannominato Barsabba, e Sila, uomini autorevoli tra i fratelli, (...) Infatti è parso bene allo Spirito Santo e a noi di non imporvi alcun altro peso all'infuori di queste cose necessarie”.
In quarto luogo, riscontriamo come, in questa assemblea, uno dei suoi membri aveva proposto una risoluzione che era stata unanimemente adottata come l'opinione dell'intero corpo.
- Atti 15:19,22 - “Perciò io ritengo che non si dia molestia a quelli che tra i gentili si convertono a Dio, (...) Allora parve bene agli apostoli e agli anziani con tutta la chiesa di mandare ad Antiochia, con Paolo e Barnaba, degli uomini scelti da loro: Giuda, soprannominato Barsabba, e Sila, uomini autorevoli tra i fratelli”.
In quinto luogo, la decisione così presa comportava autorità tanto che la sua applicazione doveva estendersi a tutte le chiese. Era stata, infatti, inviata a tutte loro affinché venisse comunicata a tutti i cristiani.
- Atti 15:28 - “Infatti è parso bene allo Spirito Santo e a noi di non imporvi alcun altro peso all'infuori di queste cose necessarie”.
In sesto ed ultimo luogo, i membri del sinodo erano delegati, non da un singolo individuo o prelato, ma dal presbiterio di Antiochia in connessione con le altre chiese.
- Atti 5:2 - “Essendo perciò sorta una non piccola controversia e discussione da parte di Paolo e Barnaba con costoro fu ordinato che Paolo e Barnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e anziani per tale questione”.
197. Non si potrebbe, però, obiettare a tutto questo che i fratelli, cioè tutto il popolo [dei credenti] fosse presente ai concilio, insieme ai presbiteri?
Da quanto abbiamo già osservato, è assolutamente certo che sono una piccola parte dei credenti allora a Gerusalemme avrebbe potuto congregarsi in un unico luogo e quindi che questi fratelli devono essere stati delegati dalle diverse chiese in cui si erano insinuati maestri di menzogna, per trovare così posto in questo concilio per il giusto ordinamento e la corretta gestione delle questioni sottoposte alla loro decisione [38].
4.9 Altri organismi istituiti dalla chiesa
198. Chi ha la facoltà di convocare questi diversi concili, o corti ecclesiastiche?
Il diritto di convocare e di sciogliere tutte le corti ecclesiastiche, secondo le disposizioni dello stesso Capo della chiesa, spetta agli ufficiali (ministri) della chiesa.
- Matteo 16:19 - “Ed io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che avrai legato sulla terra, sarà legato nei cieli, e tutto ciò che avrai sciolto sulla terra sarà sciolto nei cieli”.
199. Sebbene queste siano le regolari corti costituzionali della chiesa, è legittimo ed appropriato per la chiesa istituire altri organismi con lo scopo di eseguire la sua volontà e progetti?
Queste diverse corti della chiesa certamente hanno la facoltà di istituire un qualsiasi altro organismo per porre in esecuzione ogni piano o operazione che sia competenza di queste diverse corti, a condizione che essi non trascendano il potere dato loro dalla costituzione [della chiesa] o sia loro assegnato un potere maggiore di quello che esse hanno di per sé stesse.
200. Quali possono essere questi organismi usati dalle diverse corti della chiesa?
Vi possono essere comitati il cui compito è quello di preparare o terminare particolari compiti loro assegnati; agenti che devono svolgere uno specifico dovere in nome del corpo che li ha nominati; e comitati ai quali è affidata la gestione di varie operazioni benevole in cui è impegnata la chiesa.
Note
- [19] Vedi la nota alla D/R 72. (Ed.)
- [20] Vedi la Confessione di fede di Westminster 31:2. (Ed.)
- [21] Nelle denominazioni presbiteriane più piccole, non sono presenti necessariamente tutti questi livelli. (Ed.)
- [22] Vescovi o pastori. (Ed.)
- [23] Anziani con funzione di governo.
- [24] Ebrei 13:7,17,24; cfr. Giosuè 13:21; Deuteronomio 1:13; Michea 3:9; Atti 7:10,23,24,26,33; 1 Pietro 2:14.
- [25] Atti 20:28; cfr. Numeri 31:14; Giudici 9:28; 2 Re 11:15 (in greco).
- [26] Atti 14:23ss. Cfr. Giudici 8:14; Ruth 4:2,3; 2 Samuele 5:3; 1 Cronache 11:3.
- [27] Atti 23:5; Esodo 22:28; Matteo 9:18; Luca 8:41; Giovanni 3:1; Romani 12:8; 1 Tessalonicesi 5:12; 1 Timoteo 5:17.
- [28] Deuteronomio 1:13; Michea 3:9.
- [29] Un elogio o nota (posta nella minuta) in cui si rilevano punti di particolare onore conseguiti da un membro della comunità affinché sia rammentato. (Ed.)
- [30] Sinonimo di “presbiterio” è “collegio degli anziani”. Etimologicamente il termine “presbiterio” equivale pure a “senato” che, storicamente è il consiglio degli anziani presente in vari stati dell’età classica, medievale e moderna con funzioni che potevano essere, a seconda dell’ordinamento politico vigente, consultive, legislative, deliberative e giudiziarie. (Ed.)
- [31] Vedi la Confessione di Fede di Westminster 19:4 e il Catechismo Maggiore 120.
- [32] Soprattutto in questioni di dottrina e di disciplina. Si considera generalmente fra presbiteriani biblici che possa essere dato un “pio consiglio” in altre aree, ma che sia richiesta sottomissione solo in materia di dottrina e di disciplina e quindi solo quando la cosa è in accordo con la Scrittura. * [Ed.] .
- [33] Non c'era luogo grande abbastanza per riunirli tutti, così essi si riunivano in gruppi nelle case * [Ed.] .
- [34] Un ottavo argomento potrebbe essere questo: la chiesa di Efeso consisteva sia di Giudei che di Gentili, come appare da Atti 18. Paolo desidera stare con i Giudei, ai quali, come appare da 19:8, egli predica per tre mesi. Eppure, la lettera agli Efesini è rivolta soprattutto a coloro che erano d origine pagana, proprio quando vi deve essere stata una o più comunità composte da Giudei convertiti. (Ed.)
- [35] Il punto qui è che la chiesa in Efeso (singolare) è più tardi riferita come composta di chiese (plurale) nel versetto 17 * [Ed.] .
- [36] Si noti qui che non si contemplano questioni di consiglio, preferenza o convenienza. Il peccato che qui si intende è quando si respingono i giudizi delle corti e, in particolare modo quelli di carattere dottrinale. * [Ed.] .
- [37] In molte denominazioni vi possono essere solo presbiteri ed assemblee generali. I sinodi possono essere omessi come nel caso della Orthodox Presbyterian Church, la Presbyterian Church in America, ed alcune altre denominazioni più piccole. In alcuni casi, le assemblee generali sono chiamate sinodi generali, sebbene questa pratica sia più comune fra le chiese riformate del continente europeo che fra altri presbiteriani. (Ed.)
- [38] Vedasi: Bastwick, Utter Routing, Londra, 1641, pp. 439-434. http://www.johnadamslibrary.org/book/?book=ocm23633152Adams%20292.16