Confessioni di fede/Confessione di fede di Ginevra del 1536/cfg13
Confessione di fede di Ginevra (1536) |
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Davantaige puis que oaison nest synon hypocrisie et faintise, si elle ne procede de laffection interieure du cueur, nous entendons que toutes oraisons se doibvent faire en certaine intelligence. Et pour ceste cause nous apprenons loraison de nostre Seigneur, pour bien entendre ce que luy debvons demander. Nostre Pere qui es en cieulx: Ton nom soit santifie. Ton royaulme advienne. Ta voulunte soit faicte ainsy en la terre comme au ciel. Donne nous auiourdhuy nostre pain quotidien, et nous pardonne noz offenses, ainsy que nous pardonnons a ceulx qui nous offensent: et ne nous induictz point en tentation, mais delivre nous du maling. Amen. |
Inoltre, poiché la preghiera altro non è che ipocrisia e immaginazione se non procede dall'affezione interiore del cuore, noi crediamo che si debba fare ogni preghiera in modo comprensibile. Perciò impariamo la preghiera di nostro Signore per ben comprendere che cosa dobbiamo chiedergli: Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo anche in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori e non esporci alla tentazione, ma liberaci dal Male. Tuo è il Regno, la potenza e la gloria nei secoli dei secoli. Amen. |