Catechismi/Catechismo di Heidelberg/heid38

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Indice generale

Catechismo di Heidelberg

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Trentottesima domenica

D. 103. Che cosa esige Dio nel quarto comandamento?

R. Dio vuole anzitutto che si conservino il ministero della Pa­rola e le scuole (278), e che io frequenti assiduamente la Chiesa di Dio (279), soprattutto il giorno festivo, per ricevervi la parola di Dio (280) e per partecipare ai santi sacramenti (281), per invocare pubblicamente il Signore (282) e per dare offerte cristiane ai poveri (283). Dio vuole, in secondo luogo, che tutti i giorni della mia vita io cessi di compiere le mie cattive azioni, per lasciare che il Si­gnore operi in me mediante il suo Spirito e io cominci così in questa vita a vivere il sabato eterno (284).

Riferimenti biblici

  • (278) "Ascolta, Israele: Il SIGNORE, il nostro Dio, è l'unico SIGNORE. Tu amerai dunque il SIGNORE, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima tua e con tutte le tue forze.. Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore; li inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, te li metterai sulla fronte in mezzo agli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle porte della tua città (...) Quando in avvenire tuo figlio ti domanderà: «Che significano queste istruzioni, queste leggi e queste prescrizioni che il SIGNORE, il nostro Dio, vi ha date?». Tu risponderai a tuo figlio: «Eravamo schiavi del faraone in Egitto e il SIGNORE ci fece uscire dall'Egitto con mano potente. Il SIGNORE operò sotto i nostri occhi miracoli e prodigi grandi e disastrosi contro l'Egitto, contro il faraone e contro tutta la sua casa, e ci fece uscire di là per condurci nel paese che aveva giurato ai nostri padri di darci. Il SIGNORE ci ordinò di mettere in pratica tutte queste leggi e di temere il SIGNORE, il nostro Dio, affinché venisse a noi del bene sempre ed egli ci conservasse in vita, come ha fatto finora. Questa sarà la nostra giustizia: l'aver cura di mettere in pratica tutti questi comandamenti davanti al SIGNORE nostro Dio, come egli ci ha ordinato»" (De. 6:4-9,20-25); "Non sapete che quelli che fanno il servizio sacro mangiano ciò che è offerto nel tempio? E che coloro che attendono all'altare, hanno parte all'altare? Similmente, il Signore ha ordinato che coloro che annunziano il Vangelo vivano del Vangelo" (1 Co. 9:13,15); "...e le cose che hai udite da me in presenza di molti testimoni, affidale a uomini fedeli, che siano capaci di insegnarle anche ad altri. Ma gli uomini malvagi e gli impostori andranno di male in peggio, ingannando gli altri ed essendo ingannati" (2 Ti. 2:2); "Tu, invece, persevera nelle cose che hai imparate e di cui hai acquistato la certezza, sapendo da chi le hai imparate, e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle Sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù. Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona" (2 Ti. 3:13-17); "Per questa ragione ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine nelle cose che rimangono da fare, e costituisca degli anziani in ogni città, secondo le mie istruzioni" (Tt. 1:5).
  • (279) Deuteronomio 12:5-12; "Ho proclamato la tua giustizia nella grande assemblea; ecco, io non tengo chiuse le mie labbra; o SIGNORE, tu lo sai. Non ho tenuto nascosta la tua giustizia nel mio cuore; ho raccontato la tua fedeltà e la tua salvezza; non ho celato la tua benevolenza né la tua verità alla grande assemblea" (Sl. 40:9,10); "Benedite Dio nelle assemblee, benedite il Signore, voi che siete della stirpe d'Israele!" (Sl. 68:26); "Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli. Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le proprietà e i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati" (At. 2:42-47); "Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse. Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all'amore e alle buone opere, non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno" (Eb. 10:23).
  • (280) Romani 10:14-17; 1 Corinzi 14:26-33; "Àpplicati, finché io venga, alla lettura, all'esortazione, all'insegnamento" (1 Ti. 4:13).
  • (281) "Poiché ho ricevuto dal Signore quello che vi ho anche trasmesso; cioè, che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, e dopo aver reso grazie, lo ruppe e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me»" (1 Co. 11:23,24).
  • (282) "La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente; istruitevi ed esortatevi gli uni gli altri con ogni sapienza; cantate di cuore a Dio, sotto l'impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali" (Cl. 3:16); "Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini" (1 Ti. 2:1).
  • (283) "Come sacrificio offri a Dio il ringraziamento, e mantieni le promesse fatte al SIGNORE" (Sl. 50:14); "Ogni primo giorno della settimana ciascuno di voi, a casa, metta da parte quello che potrà secondo la prosperità concessagli, affinché, quando verrò, non ci siano più collette da fare" (1 Co. 16:2). 2 Corinzi 8:1-9:15.
  • (284) "Avverrà che, di novilunio in novilunio e di sabato in sabato, ogni carne verrà a prostrarsi davanti a me», dice il SIGNORE" (Is. 66:23); "Rimane dunque un riposo sabatico per il popolo di Dio; infatti chi entra nel riposo di Dio si riposa anche lui dalle opere proprie, come Dio si riposò dalle sue. Sforziamoci dunque di entrare in quel riposo, affinché nessuno cada seguendo lo stesso esempio di disubbidienza" (Eb. 4:9-11).